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Tribunale Superiore delle acque pubbliche, sentenza n. 21 del 3 aprile 1986
«È inammissibile, in quanto rivolto contro un atto non definitivo, il ricorso proposto avanti al tribunale superiore delle acque pubbliche, quale giudice amministrativo, avverso un provvedimento dell'ufficio del genio civile adottato ai sensi degli...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 425 del 15 aprile 1996
«È ammissibile il ricorso giurisdizionale amministrativo di primo grado, proposto avverso un'ordinanza contingibile e urgente del sindaco, nei riguardi della quale il privato abbia, pendente il termine d'impugnazione, richiesto al prefetto un atto...»
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Consiglio di Stato, Sez. Comm. Spec., sentenza n. 16 del 3 maggio 1991
«Il provvedimento impugnato col ricorso straordinario al capo dello Stato può essere sospeso, oltre che d'ufficio e discrezionalmente dall'autorità emanante, anche dall'autorità decidente, su domanda di parte, a garanzia della legalità complessiva...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 2383 del 17 dicembre 2014
«In tema di indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, il ministro della salute, investito del ricorso gerarchico avverso il...»
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Tribunale Superiore delle acque pubbliche, sentenza n. 35 del 25 maggio 1994
«Il fatto che a norma dell'art. 4 D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199 l'organo decidente il ricorso amministrativo abbia l'obbligo di comunicarlo ai controinteressati, i quali sono abilitati a presentare deduzioni e documenti nei venti giorni...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 79 del 10 febbraio 1983
«Nel procedimento contenzioso avanti le commissioni di vigilanza per l'edilizia popolare ed economica, l'obbligo di comunicare ai ricorrenti le controdeduzioni e l'eventuale documentazione prescritta ex adverso non risulta né dalla normativa in...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4150 del 16 luglio 2012
«Si deve riconoscere che - pur non trovando diretta applicazione per il ricorso gerarchico l'art. 112 c.p.c. (principio di corrispondenza fra chiesto e pronunciato) - siano applicabili regole analoghe, in considerazione della funzione giustiziale,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4231 del 5 settembre 2008
«L'autorità, che decide sul ricorso gerarchico, non ha l'obbligo di confutare in modo analitico le censure sottoposte, potendo limitarsi a rappresentare sinteticamente le ragioni in base alle quali le stesse sono da ritenersi infondate.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2351 del 3 maggio 2002
«Il decorso del termine per la formazione del silenzio rigetto previsto dall'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, ha effetti soltanto processuali, con la conseguenza che il ricorrente in sede gerarchica, anziché l'onere, ha la facoltà di agire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2798 del 28 marzo 1997
«in tema di impugnazione giurisdizionale di un provvedimento amministrativo adottato a seguito di ricorso gerarchico improprio, la soluzione del problema relativo alla competenza territoriale, non può prescindere dall'individuazione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 286 del 5 maggio 1987
«La mancata impugnazione della decisione amministrativa di reiezione del ricorso gerarchico intervenuta dopo la scadenza del termine di novanta giorni, non comporta l'onere di una nuova impugnazione in sede giurisdizionale, in pendenza del ricorso...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 452 del 13 giugno 1984
«Ai ricorsi amministrativi anteriori all'emanazione del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, e pendenti alla data di entrata in vigore della nuova disciplina, si applicano le nuove norme ed in particolare l'art. 6 che prevede la formazione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 349 del 25 gennaio 1978
«Il Preside di un istituto secondario non è legittimato a proporre ricorso contro la decisione di accoglimento di un ricorso, proposto avverso un provvedimento da lui adottato.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16039 del 7 luglio 2010
«In base ai principi generali in materia di ricorsi amministrativi dettati dal D.P.R. n. 1199 del 1971 e dalla legge, n. 1034 del 1971, il ricorso giurisdizionale si propone contro l'atto di decisione del ricorso amministrativo e non contro il...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 960 del 21 dicembre 1984
«In caso di mancata decisione del ricorso gerarchico entro il termine di legge, oggetto dell'impugnativa in sede giurisdizionale è l'atto impugnato in via gerarchica: di conseguenza il ricorso va notificato all'autorità che ha emanato tale atto e...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 598 del 7 luglio 1988
«Ai sensi degli art. 6, D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 e 20, l. 6 dicembre 1971, n. 1034, decorso inutilmente il termine di novanta giorni dalla presentazione del ricorso gerarchico senza che sia stata notificata all'interessato la decisione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 230 del 4 marzo 1998
«Sono da ritenere inammissibili in sede di ricorso giurisdizionale, avverso una decisione adottata a seguito di ricorso gerarchico, motivi nuovi di ricorso che non risultino proposti nella predetta sede contenziosa amministrativa, a meno che il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 346 del 9 maggio 1983
«E' inammissibile il ricorso giurisdizionale diretto all'annullamento del provvedimento tardivo di rigetto del ricorso gerarchico originariamente proposto contro l'atto dell'autorità periferica, trattandosi di provvedimento meramente confermativo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 382 del 22 gennaio 2018
«Il decorso del termine per decidere sul ricorso gerarchico non ha effetti sostanziali poiché non determina una decisione tacita di rigetto, ma ha solo effetti processuali, concedendo all'interessato la facoltà a proporre ricorso giurisdizionale....»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1920 del 16 aprile 2014
«Il decorso dello spatium deliberandi di 90 giorni previsto dall'art. 6 del D.P.R. n. 1199 del 1971 per l'adozione e la comunicazione della decisione del ricorso gerarchico non genera un atto di contenuto negativo, presunto ex lege, ma costituisce...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4276 del 27 agosto 2013
«Non è proponibile l'azione avverso il silenzio della p.a., ex art. 117 del codice del processo amministrativo (D.Lgs. 104 del 2010), nel caso in cui sia stato presentato ricorso gerarchico e sia inutilmente decorso del termine di 90 giorni...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16360 del 28 giugno 2013
«In materia di repressione delle violazioni delle leggi finanziarie, dopo la notifica al trasgressore dell'ordinanza-ingiunzione che determina l'ammontare della pena pecuniaria (notifica che ha effetto interruttivo della prescrizione ai sensi...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 347 del 21 gennaio 2013
«L'annullamento, in sede giurisdizionale, di una decisione di ricorso gerarchico di inammissibilità non comporta il rinvio della controversia all'Amministrazione, con assorbimento delle altre doglianze, giacché, quando sia possibile e salvo il caso...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6712 del 29 dicembre 2012
«In materia di appalti pubblici, il silenzio serbato dall'Amministrazione a seguito di informativa ex art. 243 - bis del d.lgs. 163/2006 non corrisponde propriamente alla figura del silenzio-rigetto, giacché il testo dell'art. 243-bis lascia...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 2154 del 11 dicembre 2009
«Il decorso del termine di novanta giorni previsto dall'art. 6 dei D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, entro il quale il ricorso gerarchico deve essere deciso dall'Autorità amministrativa non ha effetti sostanziali ma processuali, giacché abilita il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 700 del 23 gennaio 1997
«In tema di cancellazione dall'albo delle imprese artigiane, la competenza del tribunale della sede della commissione regionale per l'artigianato sussiste - in base alla regola generale del foro del convenuto (inderogabile, nell'ipotesi, per il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 450 del 9 aprile 1990
«Il decorso del termine di 90 giorni per la formazione del silenzio rigetto ai sensi dell'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 non ha effetti sostanziali, non concretando alcun provvedimento amministrativo, ma produce soltanto effetti...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 325 del 2 novembre 1992
«Il mancato riscontro del ricorso gerarchico nel termine di novanta giorni previsto dall'art. 6 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, pur dando luogo alla formazione del silenzio-rigetto, esplica effetti di natura meramente processuale, nel senso...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 8 del 9 gennaio 1986
«Dopo la scadenza del termine di novanta giorni, stabilito dall'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, l'amministrazione non ha più il potere di decidere, nè in senso favorevole nè sfavorevole, il ricorso gerarchico; pertanto, il provvedimento...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 585 del 15 novembre 1982
«L'art. 14 l. reg. Trentino-Alto Adige 29 novembre 1978, n. 25, relativo alla classificazione degli immobili da parte dei comuni, ai fini dell'applicazione della tassa di soggiorno, nel disciplinare il ricorso gerarchico improprio in materia,...»