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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6190 del 28 novembre 1984
«Nel diritto vigente, la successione testamentaria può coesistere con quella legittima nel senso che se attraverso le disposizioni testamentarie non è esaurita l'intera massa dei beni di cui il testatore può disporre, la parte restante — salva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10525 del 30 aprile 2010
«In tema di successioni "mortis causa", la delazione che segue l'apertura della successione, pur rappresentandone un presupposto, non è di per sé sola sufficiente all'acquisto della qualità di erede, essendo a tale effetto necessaria anche, da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26258 del 30 ottobre 2008
«La dichiarazione d'indegnità a succedere, ai sensi dell'art. 463, n. 4), c.c., per captazione della volontà testamentaria, richiede la dimostrazione dell'uso, da parte sua, di mezzi fraudolenti tali da trarre in inganno il testatore, suscitando in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22840 del 28 ottobre 2009
«L'ambito di applicazione dell'istituto della rappresentazione, sia nella successione legittima che in quella testamentaria, è circoscritto dall'art. 468 c.c., nel senso che essa ha luogo a favore dei discendenti del chiamato che, nella linea...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3894 del 7 settembre 1977
«Laddove vi sia successione per rappresentazione, la divisione ereditaria deve essere fatta per stirpi. A questo principio non può derogarsi se non col consenso di tutti i condividenti, che non possono esser tenuti a subire le remore e le spese di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5067 del 29 aprile 1993
«La disposizione dell'art. 490 comma secondo n. 2) c.c. che limiti la responsabilità dell'erede accettante con il beneficio d'inventario per il pagamento dei debiti ereditari e dei legati intra vires e cum viribus hereditatis, va intesa nel senso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4704 del 30 marzo 2001
«In pendenza della procedura concorsuale di liquidazione dell'eredità beneficiata il divieto di promuovere procedure individuali, posto dall'art. 506 c.c., si riferisce alle sole procedure esecutive e, pertanto, non esclude che i creditori, potendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2394 del 10 agosto 1974
«Per l'esercizio dell'impugnazione della rinunzia ad un'eredità da parte dei creditori è richiesto un unico presupposto di carattere oggettivo, ossia che la rinunzia all'eredità da parte del debitore importi un danno per i suoi creditori, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2549 del 19 ottobre 1966
«L'irrevocabilità della rinuncia alla eredità, una volta intervenuta l'accettazione degli altri chiamati — accettazione che, peraltro, nel caso di concorso di eredi che abbiano già accettato, non ha bisogno di una specifica manifestazione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13310 del 12 settembre 2002
«Il principio dell'intangibilità della quota di legittima deve intendersi soltanto in senso quantitativo e non anche in senso qualitativo, potendo il testatore soddisfare le ragioni dei legittimari con beni — di qualunque natura — purché compresi...»