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Diritto di famiglia -

L'autodeterminazione del minore

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2023
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Napoli - Federico II
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La potente affermazione “l'umanità deve al bambino il meglio che ha da dare ”, contenuta nel Preambolo della Dichiarazione dei diritti del fanciullo del 1919, è stata l’input del percorso di ricerca che, partendo dall’evoluzione socioculturale del ruolo del minore, si propone di analizzare le coordinate giuridiche e gli approdi giurisprudenziali attraverso cui la generica enunciazione del principio noto come "the best interest of the child" diviene diritto sostanziale, principio giuridico interpretativo fondamentale e regola procedurale, e il diritto di autodeterminazione si trasforma in effettivo diritto del minore, dotato di capacità di discernimento, ad autodeterminarsi nelle scelte che lo coinvolgono direttamente, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità.
La trattazione ruoterà attorno ad un interrogativo: alla luce delle tutele che lo Stato italiano mette a disposizione, il minore è personaggio o interprete protagonista rispetto alla formazione della sua identità personale?
L’obiettivo della ricerca è argomentarne la risposta attraverso l’analisi della legislazione vigente e della communis opinio maturata nella giurisprudenza e nella dottrina in ordine al significato da attribuire al diritto di autodeterminazione del minore.
Il primo capitolo ripercorre l’evoluzione dei diritti del minore, evidenziando le radici nel diritto internazionale. Si analizza poi il concetto di interesse del minore, essenziale per comprendere la tutela costituzionale, specialmente alla luce dell’art. 2 della Costituzione italiana. Il capitolo descrive il lungo percorso per il riconoscimento dei diritti sostanziali e processuali dei minori, sottolineando l’importanza crescente della loro partecipazione nei procedimenti legali, in particolare attraverso la Riforma della giustizia civile (nota come Riforma Cartabia).
Il secondo capitolo discute la capacità di discernimento del minore, affrontando i criteri minimi per valutarla. L'ascolto diventa centrale in tutte le procedure legali, essenziale per l’esercizio dei diritti, in particolare in situazioni di conflitto tra genitori. La Riforma Cartabia ha offerto un contributo significativo, stabilendo che il minore, come titolare di diritti, deve poterli rappresentare in prima persona, secondo la sua capacità di discernimento.
Il terzo capitolo esplora i contributi delle Corti sulla volontà del minore, investigando il diritto del minore di autodeterminarsi nel rispetto della propria identità personale. Si esaminano casi in cui l’autonomia decisionale del minore riflette la sua idea di sé, i valori e il concetto di dignità. Il diritto del minore alla tutela è analizzato in relazione a scelte riguardanti la salute, la riservatezza, l’identità sessuale e il diritto alla libertà informativa nell’era digitale.
La ricerca evidenzia ambiti delicati, come le scelte terapeutiche, dove la condizione giuridica del minore esprime complessità: la giurisprudenza ha risolto la dicotomia tra titolarità ed esercizio dei diritti fondamentali, affrontando il consenso informato come atto necessario per legittimare l'attività medica.
Lo spazio di autodeterminazione del minore è stato approfondito riguardo al diritto di informazione a cui è connesso il diritto di utilizzo delle piattaforme social, il diritto alla riservatezza ed all’identità personale, in un difficile bilanciamento tra tutela dell’identità personale del minore e la responsabilità genitoriale nell’era digitale.
Infine, si è voluto affrontare un aspetto costitutivo e caratterizzante l’identità personale del minore, qual è l’identità sessuale, al fine di individuare quale sia l’autonomia, in un ambito così delicato ed intimo, per anni trattato come un tabù, riconosciuta al minore, allorquando non si riconosca nel genere sessuale assegnato e rispetto al quale vive il disagio della disarmonia biologica e/o psichica. Dall’analisi emerge che l’autodeterminazione terapeutica, informativa e il diritto all’identità sessuale si sviluppano in un processo complesso che richiede non solo la libertà di “decidere” nella sfera privata, ma anche le condizioni per prendere decisioni consapevoli.
In sintesi, la ricerca sottolinea l’importanza di garantire al minore non solo la libertà di scelta, ma anche il supporto necessario per esercitare i propri diritti e prendere decisioni informate, riconoscendo il suo ruolo attivo nella formazione della propria identità personale e sociale. L’obiettivo è rendere il minore non solo un soggetto protetto, ma anche un protagonista attivo nel definire il proprio futuro.

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