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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12242 del 6 giugno 2011
«Le norme mediante le quali la legge 20 dicembre 1995, n. 534 (di conversione del decreto-legge 18 ottobre 1995, n. 432) ha regolato la sequenza delle udienze di cui agli artt. 180 e 183 cod. proc. civ. sono poste a tutela del diritto di difesa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 313 del 14 gennaio 1999
«Le deliberazioni di un'assemblea condominiale aventi contenuto negativo sono legittimamente impugnabili dinanzi all'autorità giudiziaria al pari di tutte le altre, limitandosi l'art. 1137 c.c. a stabilire la possibilità del ricorso all'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4361 del 29 aprile 1998
«Infatti, la manifestazione di volontà diretta alla risoluzione del contratto è dalla legge valutata come mancanza in chi la emette di un interesse a conseguire la prestazione tardiva, e, per l'affidamento che essa determina, non può vincolare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1077 del 19 gennaio 2005
«Il principio dell'inammissibilità della domanda di adempimento proposta successivamente a quella di risoluzione (art. 1453 c.c.) deve ritenersi applicabile alla duplice condizione: 1) che la domanda di risoluzione sia stata proposta senza riserve,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2269 del 26 luglio 1974
«Siffatte indicazioni, aventi un oggetto diverso dalle condizioni, non sono prescritte dalla legge, e neppure possono ritenersi richieste dalle finalità del patto di prelazione, a raggiungere le quali è sufficiente che al titolare della preferenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19678 del 17 luglio 2008
«Qualora, invece, trattasi di eccezioni che soddisfano solo esigenze individuali e che possono essere fatte valere se tempestivamente indicate nel giudizio, il giudice può provvedere sulle stesse soltanto se proposte dalle parte e non oltre i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2637 del 21 febbraio 2003
«Le domande volte a far valere la nullità di una deliberazione assembleare per illiceità o impossibilità dell'oggetto ( ex art. 2379 c.c.), a differenza di quelle con cui se ne chieda l'annullamento per contrarietà alla legge o all'atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5152 del 27 luglio 1983
«Un negozio traslativo dell'azienda investe, salvo deroghe previste dalla legge o dalle parti, tutti, unitariamente, i suoi componenti, nonché i rapporti costituiti per l'esercizio dell'impresa, ed anche le azioni, sebbene non ancora proposte, atte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1222 del 2 febbraio 1994
«La nullità del decreto di citazione a giudizio davanti al pretore prevista dall'art. 555, secondo comma, c.p.p. per la mancata indicazione delle norme di legge che si assumono violate, non può integrare un'ipotesi di nullità assoluta, ex art. 179...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11837 del 11 dicembre 1992
«L'art. 197 c.p.p., che disciplina l'incompatibilità con l'ufficio di testimone ha natura di norma eccezionale finché il suo contenuto pone specifiche eccezioni al dovere generale di rendere testimonianza, fissato dalla legge, e reso, vieppiù,...»