AUTORE:
Corrado Fioretto
ANNO ACCADEMICO: 2021
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Università degli Studi di Salerno
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente lavoro si propone di analizzare alcuni aspetti ritenuti particolarmente rilevanti dell’istituto della class action recentemente tornato in auge in Italia con l’introduzione di una disciplina del tutto nuova. Si dà contezza in particolare alle origini della stessa nel sistema anglosassone, in Inghilterra in particolare, passando poi in rassegna i successivi sviluppi, specie quelli relativi all’evoluzione che l’istituto ha subito negli Stati Uniti d’America. Sono ovviamente da considerare, oltre alle dinamiche storiche, quelle odierne, ponendo in rilevo i caratteri di maggior interesse delle normative vigenti nei richiamati sistemi di Common Law. La trattazione dell’istituto prosegue guardando al continente Europeo ed in particolare alle recenti direttive proposte nel tentativo di uniformazione dell’istituto negli Stati Membri. Si giunge poi finalmente all’Italia e all’introduzione nel nostro sistema dell’articolo 140 bis nel codice del consumo, recentemente abrogato, disciplina che per alcuni anni ha governato le azioni di classe nostrane senza però ottenere grandi risultati. Infine, ampia parte del lavoro è dedicata alla disciplina vigente che trova spazio all’interno del Codice di procedura civile, nel libro quarto, Titolo VIII bis dagli articoli 840 bis a 840 sexiesdecies. La stessa a partire dal 19/05/2021 ha sostituito l’articolo 140 bis del codice del consumo e slegato l’azione di classe dal concetto di utente e consumatore. Dopo aver trattato alcuni profili sicuramente rilevanti, come la legittimazione attiva e passiva, la competenza dell’organo giudicante, l’omogeneità dei diritti in gioco, l’attenzione è posta sul provvedimento di condanna emanato dal giudice, gravido di peculiarità che lo rendono sui generis, ma che sicuramente si ispira ai provvedimenti di condanna generica ex art. 278 c.p.c. Infine è dato spazio a qualche breve cenno sulle vicende successive e sulle impugnazioni dei provvedimenti. Trattandosi di una disciplina del tutto nuova, occorrerà attendere qualche tempo per valutarne l’effettiva funzionalità.