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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2119 del 13 luglio 1974
«Il negozio unilaterale di rinunzia all'eredità, posto in essere verso un corrispettivo a favore di un coerede, determinando l'attribuzione a favore di quest'ultimo della quota che sarebbe spettata al rinunziante (effetto ulteriore) e non la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3942 del 26 aprile 1994
«È inammissibile il ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. avverso il decreto camerale che conferma, rigettando l'istanza di revoca ex art. 742 c.p.c., il decreto di cessazione dell'eredità giacente e di consegna del compendio ereditario agli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2632 del 26 aprile 1984
«Per l'esistenza di un legato non basta l'espressione della volontà del testatore che quel determinato bene sia di proprietà del beneficiario, ma occorre la volontà di attribuire il bene per causa di morte, secondo l'espresso disposto dell'art. 587...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6110 del 18 novembre 1981
«In ipotesi di divisione fatta dal testatore ai sensi dell'art. 734 c.c., lo stabilire se il testatore abbia inteso chiamare i coeredi in quote uguali o diverse è questione da risolvere attraverso la ricerca della volontà effettiva del de cuius ,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23297 del 3 novembre 2009
«Nel "negotium mixtum cum donatione", la causa del contratto ha natura onerosa ma il negozio commutativo stipulato tra contraenti ha lo scopo di raggiungere per via indiretta, attraverso la voluta sproporzione tra le prestazioni corrispettive, una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1214 del 10 febbraio 1997
«Il negotium mixtum cum donatione non è un contratto innominato, formato da elementi di due schemi negoziali tipici (cosiddetto contratto misto), bensì costituisce una donazione indiretta, attuata attraverso l'utilizzazione della compravendita al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1931 del 23 febbraio 1991
«Nel negotium mixtum cum donatione , che deve rivestire la forma non della donazione, ma dello schema negoziale effettivamente adottato dalle parti, la causa del contratto è onerosa, ma il negozio commutativo adottato viene dai contraenti posto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17907 del 4 settembre 2004
«La norma dettata dall'art. 24 c.c., nel condizionare l'esclusione dell'associato all'esistenza di gravi motivi, e nel prevedere, in caso di contestazione, il controllo dell'autorità giudiziaria, implica per il giudice, davanti al quale sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22909 del 11 novembre 2010
«Il provvedimento del Tribunale per i minorenni di sospensione dalla potestà non esonera i genitori adottivi dagli oneri economici, derivanti dall'obbligo di mantenimento del minore su di esso gravante, cui sono tenuti in forza del combinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15481 del 16 ottobre 2003
«L'obbligo dei genitori di mantenere la prole sussiste per il solo fatto di averla generata e prescinde da ogni situazione del giudice al riguardo. Pertanto, qualora il genitore affidatario del figlio minore consenta che il medesimo vada a vivere...»