AUTORE:
Valter Filippi
ANNO ACCADEMICO: 2021
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą Telematica Pegaso
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La tesi si propone di esaminare la disciplina pro tempore vigente in materia di “Espropriazione per pubblica utilità” ed i conseguenti riflessi solitamente determinati sui destinatari dei relativi provvedimenti emessi dalle “Autorità esproprianti” e non di rado caratterizzati, tra l’altro, da talune irregolarità formali e/o sostanziali tendenzialmente lesive dei diritti e delle legittime aspettative dei soli soggetti espropriandi.
Obiettivo essenziale dell’esposizione è stato, pertanto, quello di analizzare, previa una doverosa ricapitolazione storica dell’evoluzione normativa di interesse, quanto in ultimo disposto dal D.P.R. 08.06.2001, n. 327: “Testo unico sulle espropriazioni per pubblica utilità”, con cui il legislatore ha evidentemente inteso regolamentare - rectius arginare - il discutibile fenomeno delle occupazioni frequentemente disposte dalla Pubblica Amministrazione in spregio a taluni principi fondamentali in materia di procedimento amministrativo (L. 07.08.1990, n. 241 e s.m.i.), così diffuso nel nostro ordinamento da divenire, negli anni, una conclamata patologia nel rapporto tra potere pubblico e proprietà privata.
Nel corso dell’esposizione si è cercato, quindi, di approfondire gli aspetti più significativi di un modus operandi spesso arbitrariamente adottato dalle “Autorità esproprianti” - in particolar modo dagli Enti locali - all’evidente fine di ridurre e/o comunque ostacolare ogni pur prevedibile contenzioso attraverso un’interpretazione strategicamente restrittiva delle pertinenti disposizioni di legge poste a garanzia di un’adeguata pubblicità dei procedimenti d’esproprio, oltre che del relativo diritto di partecipazione dei soggetti espropriandi.
Obiettivo essenziale dell’esposizione è stato, pertanto, quello di analizzare, previa una doverosa ricapitolazione storica dell’evoluzione normativa di interesse, quanto in ultimo disposto dal D.P.R. 08.06.2001, n. 327: “Testo unico sulle espropriazioni per pubblica utilità”, con cui il legislatore ha evidentemente inteso regolamentare - rectius arginare - il discutibile fenomeno delle occupazioni frequentemente disposte dalla Pubblica Amministrazione in spregio a taluni principi fondamentali in materia di procedimento amministrativo (L. 07.08.1990, n. 241 e s.m.i.), così diffuso nel nostro ordinamento da divenire, negli anni, una conclamata patologia nel rapporto tra potere pubblico e proprietà privata.
Nel corso dell’esposizione si è cercato, quindi, di approfondire gli aspetti più significativi di un modus operandi spesso arbitrariamente adottato dalle “Autorità esproprianti” - in particolar modo dagli Enti locali - all’evidente fine di ridurre e/o comunque ostacolare ogni pur prevedibile contenzioso attraverso un’interpretazione strategicamente restrittiva delle pertinenti disposizioni di legge poste a garanzia di un’adeguata pubblicità dei procedimenti d’esproprio, oltre che del relativo diritto di partecipazione dei soggetti espropriandi.