Il 21 febbraio 2025, fonti governative hanno indicato che il provvedimento sulle bollette potrebbe essere discusso nel Consiglio dei Ministri previsto per la settimana successiva, insieme al disegno di legge delega sul nucleare. Sebbene non ci siano ancora decisioni ufficiali, si ipotizza che la struttura dell'intervento possa seguire lo schema adottato durante il governo Draghi, che in passato aveva introdotto un significativo taglio dell'IVA sul gas per contenere i rincari.
Possibile taglio dell'IVA sul gas
Attualmente, il sistema di tassazione dell'IVA sul gas, in vigore dal 1° gennaio 2024, prevede due aliquote differenziate:
- 10% per i consumi fino a 480 metri cubi annui;
- 22% per i consumi superiori a 480 metri cubi annui.
La Commissione Europea, nel suo "Piano d'azione per un'energia conveniente" che sarà presentato il 26 febbraio 2025, suggerisce agli Stati membri di contrastare l'aumento dei prezzi energetici attraverso misure fiscali, come la riduzione dell'IVA e delle accise. Tuttavia, il governo italiano non ha ancora preso una posizione ufficiale in merito alle raccomandazioni di Bruxelles.
Le principali associazioni dei consumatori, tra cui Altroconsumo e l'Unione Nazionale Consumatori, chiedono una revisione del sistema fiscale sull'energia, proponendo di fissare l'IVA sul gas al 10% per tutti i consumi, eliminando la distinzione tra fasce di consumo. L'attuale sistema a scaglioni, infatti, penalizza chi supera la soglia di 480 metri cubi annui, con un'imposta più elevata. Le associazioni sostengono che un'aliquota unica al 10% garantirebbe maggiore equità e aiuterebbe a contenere le spese energetiche per un numero più ampio di famiglie e imprese.
Estensione del Bonus Sociale
Parallelamente al possibile intervento sull'IVA, il governo sta elaborando un piano di ampliamento del Bonus Sociale, una misura già esistente che prevede sconti in bolletta per i nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico.
Attualmente, per accedere al Bonus Sociale, è necessario avere un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 9.530 euro. Questa soglia sale a 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. Il governo Meloni intende innalzare la soglia ISEE a 15.000 euro, ampliando così la platea dei beneficiari. Con questa modifica, il numero di famiglie aventi diritto al bonus potrebbe passare dagli attuali 5 milioni a oltre 5,8 milioni, con un incremento significativo di nuclei che potrebbero beneficiare di uno sconto sulle bollette.
L'aumento della soglia ISEE risponde alla necessità di includere un maggior numero di famiglie in difficoltà economica, considerando che l'inflazione e il costo della vita hanno reso più oneroso sostenere le spese energetiche. Tuttavia, per rendere operativa questa misura, il governo dovrà trovare le coperture finanziarie adeguate, dato che l'estensione del bonus comporta un costo stimato di circa 1,5 miliardi di euro.
Prossimi passi del governo
Il decreto contenente le misure per il caro bollette dovrebbe essere discusso nel Consiglio dei Ministri previsto per martedì 25 febbraio 2025. Il governo dovrà valutare la sostenibilità economica degli interventi e il loro impatto sul bilancio statale.
Se l'intervento sull'IVA dovesse essere confermato, rappresenterebbe un'importante misura di sostegno per le famiglie e le imprese italiane, alleggerendo il peso delle bollette in un contesto di prezzi dell'energia ancora elevati. Anche l'estensione del Bonus Sociale potrebbe avere un effetto positivo, fornendo un aiuto concreto a milioni di cittadini in difficoltà.
Nei prossimi giorni, sarà fondamentale seguire gli sviluppi delle decisioni governative e le eventuali modifiche che potrebbero essere introdotte nel testo finale del decreto. Il dibattito politico ed economico è destinato a intensificarsi, con pressioni da parte di associazioni di categoria, consumatori e istituzioni europee affinché l'Italia adotti misure incisive per contrastare il caro energia.