-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9809 del 13 ottobre 1992
«Commette il delitto di evasione l'imputato agli arresti domiciliari che si allontani dalla propria abitazione per trattenersi al di fuori di essa, sia pure per breve periodo e in appartamenti contigui o in luoghi condominiali. (Nella specie...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4123 del 9 agosto 1996
«Ai fini di cui all'art. 47, comma terzo, dell'ordinamento penitenziario, secondo il quale «l'affidamento in prova al servizio sociale può essere disposto senza procedere alla osservazione in istituto quando il condannato, dopo un periodo di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1308 del 21 maggio 1996
«...(relativi al reato oggetto della sentenza di condanna) alla data di formazione del giudicato e del titolo esecutivo. Tali provvedimenti comprendono non solo l'applicazione della custodia in carcere, ma anche quella degli arresti domiciliari.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2691 del 6 luglio 1992
«La posizione del condannato che sia stato sottoposto a custodia cautelare nella forma degli arresti domiciliari (equiparata alla custodia in carcere, a norma dell'art. 285, comma quinto, c.p.p.) non può essere discriminata in senso deteriore...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1721 del 13 settembre 1993
«...esigenze probatorie è sempre possibile la rinnovazione. (Nella specie la Cassazione ha ritenuto legittima la sostituzione degli arresti domiciliari con la sospensione dall'esercizio del pubblico servizio di tecnico dell'ufficio tecnico erariale).»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8388 del 24 febbraio 2009
«L'interesse all'impugnazione dell'ordinanza applicativa di una misura coercitiva (nella specie degli arresti domiciliari) persiste, ai fini del giudizio di riparazione per ingiusta detenzione, pur quando le censure contro il provvedimento, che...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 367 del 11 aprile 1996
«In tema di applicazione di misure cautelari personali, la custodia in carcere non può essere disposta sulla base del rilievo che la difficoltà del continuo controllo richiesto dalla misura degli arresti domiciliari rende questi ultimi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1734 del 24 giugno 1997
«Anche nel giudizio di appello contro le ordinanze in materia di misure cautelari personali, disciplinato dall'art. 310 c.p.p., deve trovare applicazione la regola stabilita dall'art. 291, comma 1 bis, stesso codice, che riconosce al giudice, nel...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3354 del 6 novembre 1996
«È nulla l'ordinanza del tribunale del riesame nell'ipotesi in cui, avendo sostituito la misura cautelare della custodia in carcere con gli arresti domiciliari in riferimento all'esigenza cautelare d'impedire l'inquinamento delle prove, manchi...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6017 del 2 marzo 1995
«Il ripristino della custodia cautelare, a seguito della caducazione del D.L. 14 luglio 1994, n. 440, in forza del quale detta misura era stata sostituita con quella degli arresti domiciliari, non comporta la necessità di un nuovo interrogatorio ai...»
-
Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37820 del 4 ottobre 2003
«L'interrogazione di garanzia da parte del giudice che disponga la misura della custodia cautelare in carcere non è dovuto quando detta misura sia applicata, secondo quanto previsto dal comma 1 ter dell'art. 276 c.p.p., in caso di trasgressione...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4941 del 18 dicembre 1997
«La compatibilità è determinata dalla natura della misura cautelare e deve perciò ritenersi che la misura degli arresti domiciliari sia compatibile con l'espiazione della pena, infatti sia l'esecuzione di un ordine di carcerazione che il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 56 del 4 marzo 1993
«...altro procedimento, una misura cautelare personale. Ne consegue che legittimamente può essere disposta la detenzione domiciliare nei confronti del condannato che si trovi sottoposto, per altro fatto, alla misura cautelare degli arresti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 903 del 13 marzo 1998
«La liberazione condizionale può, in linea di principio, essere concessa anche a soggetto che sia sottoposto, per altri fatti, alla misura cautelare degli arresti domiciliari, dovendosi solo verificare (indipendentemente dalle altre condizioni...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 877 del 14 aprile 1993
«...nel rispetto, dalla legge ritenuto preminente, della misura cautelare. (Nella specie, sulla base di tali principi, è stata affermata la compatibilità tra affidamento in prova al servizio sociale e misura cautelare degli arresti domiciliari).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5601 del 4 dicembre 1996
«...sulla libertà assunta prima della sentenza di secondo grado. (Fattispecie in tema di istanza di revoca degli arresti domiciliari, il cui esame era stato erroneamente ritenuto precluso dal giudice di merito per effetto del giudicato cautelare).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23424 del 8 giugno 2001
«In tema di esigenze cautelari, il tempo decorso dall'applicazione della misura non può essere posto da solo a base di un giudizio di attenuazione delle stesse, tale da giustificare la sostituzione della custodia in carcere con gli arresti...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1160 del 18 giugno 1999
«...del pericolo che l'imputato torni a commettere gravi delitti della stessa specie di quello per cui si procede, sì da rendere non più adeguata la custodia in carcere e ad imporne la sostituzione con la misura attenuata degli arresti domiciliari.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3592 del 6 agosto 1996
«Qualora in grado di appello venga affermata, nei confronti di un soggetto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, la sussistenza, esclusa nel primo giudizio, di uno dei reati per i quali l'art. 275, comma 3, c.p.p., impone la custodia...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2271 del 28 giugno 1997
«Ne deriva che la sostituzione della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari non è incompatibile con la proroga della medesima, poiché la gravità delle esigenze, indicate nell'art. 274 c.p.p., può permanere pur in presenza di una...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2106 del 12 luglio 1999
«...l'ordinanza che aggravava una misura coercitiva in quanto emessa su «parere» favorevole del P.M. sollecitato a esprimersi dal giudice in quanto l'imputato, già agli arresti domiciliari, era stato attinto da altra ordinanza di custodia cautelare).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40917 del 31 ottobre 2008
«È inammissibile, per carenza di interesse, il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso ordinanza del tribunale che, su appello del P.M., aveva disposto il ripristino della custodia cautelare in carcere in luogo degli arresti...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41150 del 21 ottobre 2004
«Qualora, in pendenza di ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso ordinanza del Tribunale che, su appello del P.M., aveva disposto il ripristino della custodia cautelare in carcere in luogo degli arresti domiciliari, precedentemente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 54 del 1 marzo 1995
«Qualora in grado di appello venga affermata, nei confronti di un soggetto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, la sussistenza, esclusa nel primo giudizio, di uno dei reati per i quali l'art. 275, comma 3, c.p.p., impone la custodia...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 2087 del 6 febbraio 1995
«Nell'ipotesi di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari, disposta in applicazione di un decreto legge poi convertito e, quindi, divenuto inefficace ex tunc , il successivo ripristino...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4184 del 2 febbraio 1995
«Il disposto di cui all'art. 299, comma 4, c.p.p., il quale riconnette la sostituzione di una misura cautelare in precedenza disposta con una più grave all'aggravamento delle esigenze cautelari, non trova applicazione per l'ipotesi in cui la misura...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 235 del 23 febbraio 1993
«...già applicata, che un'imputata dovesse rimanere agli arresti domiciliari in un reparto ospedaliero, aveva invece «chiarito» che la stessa restava in regime di custodia cautelare in carcere presso l'apposito reparto del medesimo ospedale).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37565 del 23 settembre 2004
«Qualora il giudice, a fronte di richiesta del pubblico ministero volta all'applicazione della custodia cautelare in carcere, disponga invece gli arresti domiciliari sotto condizione che venga accertata l'esistenza di un luogo idoneo all'esecuzione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3852 del 27 gennaio 1999
«...carcere. Resta, quindi, al di fuori della previsione normativa l'ipotesi degli arresti domiciliari, essendo sempre in facoltà dell'interessato di richiedere che gli arresti abbiano esecuzione presso una struttura pubblica di cura o di assistenza.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1204 del 23 agosto 1993
«...domiciliari, oltre a respingere l'appello, aveva revocato anche il provvedimento applicativo degli arresti domiciliari, ritenendo che fossero del tutto venute meno le esigenze cautelari, e aveva disposto la immediata liberazione dell'indagato).*»