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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21685 del 9 ottobre 2006
«Pertanto, egli è legittimato a proporre l'azione di nullità della donazione del bene legato effettuata dal de cuius per difetto di requisiti di cui all'art. 782 c.c., non trovando applicazione l'art. 686 c.c. che prevede la revoca del legato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5175 del 10 giugno 1997
«Il diritto del fotografo di esporre, riprodurre o cedere a terzi un ritratto di una persona, dipende dal consenso di questa (art. 96 legge 22 aprile 1941 n. 633, salva l'ipotesi prevista dal successivo art. 97, primo comma, se sussistono i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3456 del 26 novembre 1971
«La celebrazione del matrimonio non esige per la sua esistenza che i nubendi siano esattamente identificati, onde il vizio, causale, colposo, o doloso (cioè a seguito di dichiarazione di nome falso) nell'identificazione non incide sull'elemento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1017 del 31 marzo 1972
«La violenza che l'art. 122 c.c. contempla come vizio del consenso matrimoniale non è diversa dalla violenza che nella materia delle obbligazioni viene prevista quale causa di annullamento del contratto. Deve, quindi, anche nel caso di violenza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22755 del 28 ottobre 2009
«L'azione prevista dall'art. 184 c.c. per l'annullamento degli atti compiuti dal coniuge in comunione legale senza il necessario consenso dell'altro coniuge, in quanto avente ad oggetto l'invalidazione dell'atto di acquisto del terzo per un vizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15177 del 24 novembre 2000
«Nella comunione legale dei beni, ciascun coniuge ha il potere di disporre dei beni stessi, ed il consenso dell'altro (richiesto dal modulo dell'amministrazione congiuntiva adottato dall'art. 180, comma secondo, c.c. per gli atti di straordinaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4890 del 7 marzo 2006
«Ne consegue che nei rapporti con i terzi ciascun coniuge, mentre non ha diritto di disporre della propria quota, può tuttavia disporre dell'intero bene comune, ponendosi il consenso dell'altro coniuge (richiesto dal secondo comma dell'art. 180...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11263 del 29 dicembre 1994
«...essere espressamente dedotto dalle parti, non trattandosi di nullità rilevabile d'ufficio, ma di prescrizione rivolta a soddisfare unicamente l'esigenza istruttoria di accertare se il rifiuto del consenso risponda o meno all'interesse del figlio.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2235 del 17 marzo 1990
«L'elemento distintivo tra la domanda riconvenzionale, che rientra nel divieto dello jus novorum sancito dall'art. 345 c.p.c., e l'eccezione riconvenzionale, la quale può, invece, essere proposta per la prima volta nel giudizio di appello, consiste...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10992 del 5 maggio 2008
«I consorzi di bonifica hanno natura di enti pubblici economici e, pertanto, le controversie inerenti al rapporto di lavoro dei dipendenti, anche se coinvolgano profili attinenti al piano dell'organizzazione, hanno natura privatistica; ne consegue...»