Di regola, per la validità del matrimonio il consenso dev'essere prestato dagli sposi personalmente. È tuttavia ammesso eccezionalmente il matrimonio per procura per i militari e le persone che per ragioni di servizio si trovano al seguito delle forze armate (in tempo di guerra), nonché nel caso in cui uno degli sposi risieda all'estero e concorrano gravi motivi da valutarsi dal tribunale nella cui circoscrizione risiede l'altro sposo. Il terzo che interviene in qualità di procuratore ha unicamente il compito di trasmettere la volontà del nubente, già interamente predeterminata: per questo egli è più un nuncio che un vero e proprio rappresentante.