-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5116 del 29 aprile 1998
«...da entrambe le parti, che il pubblico ufficiale fa valere e che il privato subisce, nel contesto di una «comunicazione» resa più semplice nella sostanza e più sfumata nelle forme per il fatto di richiamarsi a condotte già «codificate».»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39896 del 4 dicembre 2006
«In tema di reati societari, l'integrazione della fattispecie delittuosa di cui all'art. 2622 c.c. (false comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori) e la sua improcedibilità per remissione di querela non comporta l'inapplicabilità...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38967 del 24 ottobre 2005
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, in riferimento all'art. 3 Cost., dell'art. 1, comma secondo, D.L.vo n. 61 del 2002, nella parte in cui prevede la procedibilità a querela per i reati di false comunicazioni...»
-
Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 34558 del 20 agosto 2003
«Al fine di individuare se l'attività svolta da un soggetto possa essere qualificata come pubblica, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 357 e 358 c.p., è necessario verificare se essa sia o meno disciplinata da norme di diritto pubblico o...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38110 del 7 ottobre 2003
«...risultano anche tutti gli elementi costituenti la nuova categoria dell'illecito. (Fattispecie relativa a sentenza in tema di reato di false comunicazioni sociali passata in giudicato prima dell'entrata in vigore della riforma societaria).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2634 del 21 giugno 1994
«...(Nella specie è stata ritenuta irrilevante la circostanza che l'interessato, condannato dal giudice ordinario per reati comuni, aveva chiesto e ottenuto, ai sensi dell'art. 79, L. 1° aprile 1981, n. 121, di espiare la pena in carcere militare).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33435 del 4 maggio 2006
«Ai fini della determinazione della competenza per territorio, l'adempimento dell'iscrizione della notizia di reato richiamato dalla regola suppletiva di cui all'art. 9, comma terzo, c.p.p. deve intendersi in senso rigorosamente formale, e deve...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1245 del 31 gennaio 1998
«In tema di false comunicazioni sociali, qualora la redazione di falsa contabilità serva di supporto alla falsa rappresentazione della realtà sociale offerta dal bilancio, chiunque, benché estraneo, contribuisca a tali artifici contabili, nella...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4125 del 16 luglio 1997
«Ai fini dell'adozione di una misura cautelare, i «gravi indizi di colpevolezza» possono essere legittimamente desunti anche dalle trascrizioni sommarie o dagli appunti raccolti durante le operazioni di intercettazione di comunicazione (c.d....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4527 del 8 febbraio 2005
«... Per escludere l'operatività dell'art. 13 è sufficiente osservare che la disposizione ha come indispensabile presupposto una pluralità di reati, comuni e militari, e che, invece, l'art. 110 c.p. configura una fattispecie plurisoggettiva...»