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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1865 del 3 marzo 1997
«Quando la persona danneggiata muoia nel corso del giudizio di liquidazione del danno per causa sopravvenuta e indipendente dal fatto lesivo di cui il convenuto è chiamato a rispondere, la determinazione dei danni futuri che gli eredi del defunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11925 del 2 dicembre 1993
«Nell'ipotesi di incidente che abbia cagionato danni ad una pluralità di persone, l'assicuratore deve provvedere, usando la normale diligenza, all'identificazione di tutti i danneggiati, attivandosi anche con la loro congiunta chiamata in causa,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5313 del 15 maggio 1995
«Qualora in un sinistro derivante dalla circolazione stradale siano rimaste danneggiate più persone, l'assicuratore della R.C.A. (cui va equiparata l'impresa designata o cessionaria) ha l'onere di provvedere, usando la normale diligenza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10810 del 2 novembre 1993
«La disposizione dell'art. 27 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, che prevede la riduzione proporzionale dei diritti dei danneggiati nell'ipotesi in cui il risarcimento dovuto dal responsabile superi le somme assicurate, non è applicabile alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1083 del 18 gennaio 2011
«In tema di risarcimento danni (nella specie, danni non patrimoniali per morte di un prossimo congiunto), la circostanza che l'attore, nel domandare il ristoro del danno patito, dopo aver quantificato nell'atto di citazione la propria pretesa,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11277 del 15 novembre 1993
«Nell'ipotesi in cui non tutto il pregiudizio sofferto dal lavoratore infortunato in occasione di un incidente stradale risulti coperto dall'ente gestore dell'assicurazione sociale (Inail), per essere questi tenuto ad avere in effetti, risarcito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20747 del 26 ottobre 2004
«L'assicuratore sociale il quale abbia indennizzato il danno subito dall'assicurato e causato dall'altrui illecito, non può surrogarsi al diritto del danneggiato per quei danni alla persona che non siano coperti dall'assicurazione sociale come il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19560 del 19 dicembre 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile da circolazione stradale, la disciplina limitativa della surrogazione legale degli enti gestori delle assicurazioni sociali, discendente dalla dichiarazione di illegittimità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2177 del 5 marzo 1994
«In tema di danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, l'assicuratore, il quale, entro sessanta giorni dalla richiesta (che, di per sé, consenta di valutare la fondatezza e l'entità del danno), ometta di adempiere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 605 del 22 gennaio 1998
«La sentenza della Corte costituzionale 6 giugno 1989, n. 319 che ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 28, commi secondo, terzo e quarto della legge 24 dicembre 1969, n. 990, nella parte in cui non esclude che gli enti gestori delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3357 del 7 aprile 1999
«Nell'ipotesi di infortunio sul lavoro determinato dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti per i quali è previsto l'obbligo dell'assicurazione della responsabilità civile, all'Inail competono: a) la speciale azione di rivalsa ex artt....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14599 del 12 luglio 2005
«Il modulo di constatazione amichevole di sinistro stradale, quando è sottoscritto dai conducenti coinvolti e completo in ogni sua parte, compresa la data, genera una presunzione iuris tantum valevole nei confronti dell'assicuratore, e come tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4007 del 27 febbraio 2004
«Il modulo di constatazione amichevole di un sinistro stradale sottoscritto dai conducenti coinvolti e completo in ogni sua parte, compresa la data ha, nei confronti dei conducenti, il valore di confessione stragiudiziale resa alla parte, ed, a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10665 del 11 maggio 2009
«L'art. 153 del D.L.vo 7 settembre 2005, n. 209, che, nell'ambito della nuova disciplina dettata dal codice delle assicurazioni private, riconosce ai danneggiati residenti in Italia che abbiano subito un danno derivante da sinistro stradale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8614 del 5 ottobre 1982
«Salvo ragioni contrarie che però devono essere, sia pure succintamente indicate, una rilevante riduzione in appello della misura dell'apporto causale del comportamento colposo dell'imputato, ritenuto in primo grado responsabile esclusivo del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5390 del 16 maggio 1995
«La sentenza con la quale il conciliatore, nel condannare una compagnia di assicurazione al risarcimento dei danni nei confronti del danneggiato da un sinistro stradale, infligga alla compagnia medesima una sanzione pecuniaria d'importo pari alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8519 del 19 ottobre 1994
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione automobilistica e con riguardo alla sentenza che accogliendo la domanda del danneggiato contro l'assicuratore ravvisi un comportamento doloso o colposo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 13549 del 15 settembre 2003
«Nella nozione di danneggiato dalla circolazione di veicolo o natante soggetti all'obbligo assicurativo, in relazione al quale l'art. 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 prevede l'azione diretta contro l'assicuratore, vanno incluse non soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11100 del 21 ottobre 1991
«Al datore di lavoro, che abbia risentito pregiudizio a causa della invalidità temporanea del dipendente coinvolto in incidente stradale, spetta l'azione diretta contro l'assicuratore, ai sensi dell'art. 18 della L. 24 dicembre 1969, n. 990,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 255 del 12 gennaio 1991
«Per il combinato disposto degli artt. 10 e 18 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, l'azione diretta che il danneggiato dalla circolazione di un veicolo o di un natante, per il quale è obbligatoria la assicurazione, può esercitare nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6824 del 18 maggio 2001
«In tema di risarcimento dei danni derivanti da circolazione di veicoli, qualora il danneggiato agisca cumulativamente tanto nei confronti del danneggiante, ex art. 2054 c.c., quanto del suo assicuratore, ex art. 18 della legge n. 990/1969, questi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 268 del 10 gennaio 2003
«Tenuto conto che la litispendenza, prevista dall'art. 39 c.p.c. per evitare l'eventuale conflitto di giudicati, presuppone che la medesima causa sia pendente dinanzi a giudici diversi, non sussiste la litispendenza, in considerazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13514 del 8 giugno 2007
«In tema di scontro fra veicoli, la relazione fra le controversie che due soggetti, rimasti danneggiati nella qualità di proprietari dei veicoli coinvolti e, quindi, di responsabili ai sensi dell'art. 2054, terzo comma, c.c. (come nella specie: ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6023 del 24 aprile 2001
«Nel caso in cui l'assicuratore della responsabilità civile automobilistica ritardi colposamente il pagamento dell'indennizzo al danneggiato, il danno causato all'assicurato dal ritardo nell'adempimento va commisurato distinguendo tra incapienza e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 477 del 15 gennaio 2003
«In materia di r.c.a., la domanda dell'assicurato di essere tenuto indenne anche oltre il limite massimale di polizza, per mala gestio dell'assicuratore, deve essere espressamente formulata, non potendo ritenersi implicita nella chiamata in causa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8547 del 23 giugno 2000
«Ai fini della competenza per territorio ex art. 20 c.p.c., non incide sul forum destinatae solutionis la pattuita modalità di pagamento del prezzo mediante cambiale tratta, se tale modalità non sia prevista come esclusiva, ma come semplice facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13353 del 8 giugno 2006
«Per aversi causa relativa a diritti reali su beni immobili — nei cui confronti l'art. 21 c.p.c. prevede la competenza del giudice del luogo ove si trova il bene (forum rei sitae) — è necessario che la controversia abbia ad oggetto l'accertamento,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2315 del 4 aprile 1985
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale in ordine alle azioni possessorie ai sensi dell'art. 21 c.p.c., occorre tenere conto del luogo in cui si è verificata l'azione, cioè l'attività idonea a produrre gli effetti dannosi e non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1143 del 7 marzo 1978
«L'azione di mero accertamento della concreta porzione di un immobile gravata dall'usufrutto uxorio, prescindendo dallo scioglimento della comunione ereditaria, non può essere considerata, ai fini dell'individuazione del giudice competente, come...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22306 del 26 ottobre 2011
«In tema di competenza territoriale, per cause "tra coeredi" ai sensi dell'art. 22, primo comma, n. 1, c.p.c. devono intendersi non soltanto le controversie che riguardano diritti caduti in successione, ma ogni causa avente un oggetto attinente...»