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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7889 del 28 settembre 1994
«La deduzione, in sede di esecuzione forzata degli obblighi di fare, relativa all'assenza di un progetto esecutivo di demolizioni e scavi e della relativa autorizzazione-concessione, traducendosi nella negazione della possibilità di eseguire...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9593 del 15 novembre 1994
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale — che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario — è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1115 del 1 febbraio 1995
«Le deliberazioni del Consiglio Nazionale Forense previste dall'art. 1 della Legge 3 agosto 1949 n. 536 integrano un regolamento adottato da un'autorità non statale in forza di un autonomo potere regolamentare che ripete la sua disciplina da leggi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1241 del 2 febbraio 1995
«Anche nelle controversie del lavoro ed in quelle agrarie assoggettate al medesimo rito, il principio dell'immutabilità del collegio riguarda esclusivamente la fase della discussione e della decisione della causa e non già anche la fase...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12720 del 12 dicembre 1995
«In tema di sospensione necessaria del processo civile, anche se nel testo dell'art. 295 c.p.c., modificato dall'art. 35 legge n. 353 del 1990, manca il riferimento ad una pregiudiziale «controversia amministrativa» (presente, invece, nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1506 del 11 febbraio 1995
«Nel rito del lavoro – nel quale, mentre è consentita, sia pure previa autorizzazione del giudice e per gravi motivi, la modificazione della domanda (emendatio libelli), non è invece ammissibile la proposizione di una domanda nuova per mutamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1791 del 18 febbraio 1995
«Poiché i documenti si considerano ritualmente prodotti in giudizio solo con le formalità previste, per una esigenza di garanzia del diritto di difesa della controparte (anche se contumace), dagli artt. 74 e 87 att. c.p.c., il giudice non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1803 del 18 febbraio 1995
«Costituisce un difetto della motivazione su un punto decisivo della controversia, denunciabile in cassazione a norma dell'art. 360 n. 5 c.p.c., e non un'ipotesi di revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395 n. 4, l'omesso esame da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2496 del 3 marzo 1995
«Allorquando una sentenza della Corte di cassazione abbia fissato, ai sensi dell'art. 384, primo comma, c.p.c., i criteri che devono informare la risoluzione della controversia, tutte le questioni in proposito precedentemente dedotte devono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2859 del 11 marzo 1995
«Il mancato esame di una richiesta istruttoria non integra omessa pronuncia e, quindi, violazione dell'art. 112 c.p.c. — perché questa norma riguarda solo le domande attinenti al merito — ma può dar luogo unicamente ad omesso esame di punto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3607 del 27 marzo 1995
«La domanda di rivalutazione automatica di una somma di denaro di cui si chiede il pagamento, risolvendosi nella richiesta di adeguamento automatico dell'importo di tale somma ai sopravvenuti mutamenti del valore reale della moneta correlati al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3791 del 30 marzo 1995
«La perizia contrattuale con la quale le parti deferiscono ad uno o più terzi, scelti per la loro particolare competenza tecnica, il compito di formulare un apprezzamento tecnico che essi si impegnano ad accettare come diretta espressione della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 381 del 13 gennaio 1995
«Il mancato esame da parte del giudice del merito di elementi contrastanti con quelli posti a fondamento della decisione adottata, ovvero la mancata pronuncia su una istanza istruttoria, non integrano di per sé il vizio di omessa o insufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 39 del 3 gennaio 1995
«Il giudizio per querela di falso proposto in via incidentale subisce, sotto l'aspetto sia sostanziale che processuale, l'influenza del processo principale al quale è legato – come un momento della sua fase istruttoria – da un nesso funzionale e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 442 del 13 giugno 1995
«Il conflitto negativo di giurisdizione (art. 362, comma secondo, n. 1 c.p.c.) è ravvisabile soltanto fra organi giurisdizionali che, con statuizioni di tipo giudiziario, neghino il proprio potere giurisdizionale nella soluzione della controversia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4562 del 22 aprile 1995
«Nel rito del lavoro, l'interrogatorio non formale, reso a norma dell'art. 420, comma 1, c.p.c., non essendo preordinato a provocare la confessione della parte, ma, essendo diretto a chiarire i termini della controversia, non costituisce mezzo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5216 del 12 maggio 1995
«La clausola compromissoria contenuta nello statuto di una società cooperativa che deferisce ogni controversia tra quest'ultima ed i soci alla cognizione di un collegio di «probiviri» eletto dall'assemblea, senza esigere l'unanimità od almeno il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5748 del 25 maggio 1995
«Al fine di far valere, ex art. 360, n. 5, c.p.c., il vizio di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia prospettati dalle parti o rilevabili d'ufficio, è necessario che il ricorrente indichi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 693 del 21 gennaio 1995
«La controversia relativa ad un rapporto di agenzia nel quale la qualità di agente è rivestita da una società, di capitali o di persone ed ancorché irregolare o di fatto, esula, per il difetto del carattere prevalentemente personale della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8382 del 1 agosto 1995
«L'impugnazione di uno dei soggetti condannati in solido al risarcimento dei danni autorizza gli altri al gravame incidentale tardivo se tra i debitori siavi controversia sulla individuazione dell'autore della illecita condotta produttiva dei danni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9105 del 29 agosto 1995
«L'appello, essendo volto, quale mezzo di gravame, non alla mera eliminazione di un atto illegittimo, bensì alla rinnovazione del giudizio di merito, non realizza la sua funzione tipica se non è articolato in modo da riproporre al secondo giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9550 del 9 settembre 1995
«Ai fini della sussistenza di un rapporto di collaborazione ai sensi dell'art. 409 n. 3 c.p.c. (cosiddetta parasubordinazione) con conseguente devoluzione della relativa controversia alla competenza del pretore in funzione di giudice del lavoro,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10441 del 25 novembre 1996
«Il giuramento suppletorio ai sensi dell'art. 2736, n. 2 c.c. è deferibile d'ufficio ed è quindi oggetto di un potere pienamente discrezionale del giudice, il cui esercizio la parte può solo sollecitare. Pertanto in controversia soggetta al rito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10756 del 2 dicembre 1996
«Il provvedimento emesso ante causam in sede di procedura d'urgenza di cui all'art. 700 c.p.c., sia che accolga sia che respinga l'istanza, è del tutto inidoneo ad assumere valenza di giudicato tra le parti, anche nel caso in cui il giudice adito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10938 del 9 dicembre 1996
«La mancata nomina di un consulente tecnico di ufficio, regolarmente sollecitata dalla parte, è censurabile in cassazione sotto il profilo della omessa od insufficiente motivazione su un punto decisivo della controversia quando la consulenza sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 219 del 12 marzo 1996
«La norma dell'art. 369, secondo comma, n. 2, c.p.c., che prevede, a pena d'improcedibilità del ricorso, l'onere (per il ricorrente) del deposito di copia autentica — integrale e non già del solo dispositivo — della decisione impugnata, è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2462 del 21 marzo 1996
«La circostanza che il prestatore d'opera continuativa e coordinata si avvalga dell'apporto di due lavoratori subordinati non consente di per sé l'esclusione del carattere prevalentemente personale (dell'opera anzidetta) richiesto per la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2629 del 25 marzo 1996
«Ai sensi dell'art. 384 c.p.c., nel testo novellato dall'art. 66 della legge 26 novembre 1990, n. 353, la cassazione sostitutiva, con giudizio nel merito, è consentita nei soli casi in cui, dopo l'enunciazione del principio di diritto, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2710 del 27 marzo 1996
«La controversia relativa ad un rapporto di agenzia appartiene, ai sensi dell'art. 409 n. 3 c.p.c., alla competenza per materia del pretore in funzione di giudice del lavoro, solo quando detto rapporto si concreti in una prestazione d'opera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2740 del 27 marzo 1996
«Quando l'attore lamenta la violazione di un suo diritto previa allegazione di uno specifico fatto relativo ad un determinato rapporto giuridico, competente a decidere la controversia è il giudice indicato dalla legge in relazione a tale rapporto,...»