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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2021 del 15 gennaio 2008
«In tema di misure cautelari, la sopravvenienza di provvedimenti giurisdizionali diversi da quelli previsti dall'art. 300 c.p.p. (archiviazione, sentenza di non luogo a procedere o di proscioglimento, sentenza di condanna a pena dichiara estinta,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35113 del 19 settembre 2007
«In tema di cd. contestazione a catena, la questione attinente all'asserita violazione dell'art. 297, comma terzo, c.p.p. non riguarda l'intrinseca legittimità dell'ordinanza cautelare, ma l'efficacia della misura, sicchè non è deducibile in sede...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42271 del 17 dicembre 2002
«In tema di divieto di c.d. «contestazione a catena», i termini di efficacia della nuova ordinanza cautelare emessa per lo stesso fatto oggetto di precedente ordinanza, ovvero per fatti diversi commessi antecedentemente e legati ad esso dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8631 del 1 marzo 2001
«L'ordinanza che dispone una misura cautelare personale, per fatti diversi e anteriori a quelli oggetto di altro provvedimento restrittivo, viola il divieto delle «contestazioni a catena» solo se tra i fatti sia stata accertata in concreto la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4470 del 5 maggio 1999
«Legittimato passivo alla citazione in opposizione a decreto ingiuntivo è esclusivamente il beneficiario dell'ingiunzione e, pertanto, nell'ipotesi in cui la citazione in opposizione a decreto ingiuntivo sia proposta e venga notificata nei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3680 del 15 dicembre 1998
«Le cause che determinano la perdita di efficacia dell'ordinanza impositiva della misura cautelare, tra le quali rientra quella prevista dal terzo comma dell'art. 297 c.p.p. — che disciplina il caso in cui siano emessi più provvedimenti che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4561 del 23 settembre 1998
«La norma di cui all'art. 297 c.p.p., in tema di misura cautelare, prevede espressa deroga alla regola generale in tema di computo dei termini, di cui all'art. 172 c.p.p. Infatti nel caso dell'art. 297 i termini sono correlati al pregiudizio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4042 del 5 novembre 1999
«Lo strumento della revoca della misure cautelari, in quanto diretto a consentire la valutazione della sussistenza ex ante e della persistenza ex post delle condizioni di applicabilità delle misure, non giustifica, in relazione alla sua funzione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1962 del 28 ottobre 1998
«Poiché la disposizione di cui all'art. 299, comma 3 bis, c.p.p., che prevede l'obbligo del giudice di sentire il pubblico ministero qualora debba provvedere sulla revoca o sulla sostituzione di una misura cautelare, ha carattere generale ed è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 671 del 11 marzo 1994
«Il procedimento in camera di consiglio di cui all'art. 127 c.p.p. con le connesse formalità di previo avviso alle parti non è espressamente previsto per la deliberazione di istanze di scarcerazione, essendo delimitato, appunto nella materia dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5825 del 13 gennaio 2000
«In tema di libertà personale, è provvedimento errato, ma non abnorme, quello con il quale il giudice revochi sua precedente ordinanza, con la quale era stata dichiarata la inefficacia della misura cautelare in carcere per decorrenza dei termini....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25956 del 22 giugno 2009
«In caso di condanna non definitiva per reato continuato, per valutare, a norma dell’art. 300 comma 4 c.p.p., l’entità della pena ai fini di un’eventuale dichiarazione di inefficacia della custodia cautelare applicata soltanto per il reato meno...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 18 aprile 1997
«Ai fini sia dell'articolo 303, comma primo, lett. c), c.p.p., sia dell'art. 300, comma quarto, stesso codice, nel caso di condanna per più reati avvinti dalla continuazione, per alcuni dei quali soltanto (nella specie per i reati satelliti)...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6066 del 21 dicembre 1999
«Ai fini di cui all'art. 300, comma 4, c.p.p., secondo cui la custodia cautelare perde efficacia quando, essendo stata pronunciata sentenza di condanna, la sua durata risulti non inferiore all'entità della pena inflitta, non può tenersi conto, nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4267 del 23 ottobre 1997
«Ai fini dell'operatività del disposto di cui all'art. 300, comma quarto, c.p.p., secondo cui, quando venga pronunciata sentenza di condanna non definitiva, la custodia cautelare perde efficacia se la sua durata «non è inferiore all'entità della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1789 del 5 febbraio 1991
«In virtù del quarto comma dell'art. 300 del nuovo c.p.p., quando è pronunciata sentenza di condanna (qualifica che indubbiamente deve riconoscersi alla sentenza di cui al secondo comma dell'art. 444 di detto codice), ancorché sottoposta ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3311 del 13 dicembre 1991
«In presenza della perdita di efficacia di una misura cautelare per effetto di un fenomeno estintivo della privazione della libertà, quale la revoca di cui all'art. 299, comma primo, c.p.p. (che implica una nuova valutazione delle condizioni di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11361 del 11 marzo 2003
«La misura patrimoniale dell'ingiunzione del pagamento periodico di un assegno a favore delle persone conviventi, le quali per effetto della misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare, rimangano prive di mezzi adeguati, eventualmente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5399 del 20 gennaio 1998
«Alla disposizione dell'art. 300, comma 3, c.p.p. — secondo la quale quando per un determinato fatto è pronunciata sentenza di condanna a pena condizionalmente sospesa, le misure cautelari applicate perdono efficacia — consegue che in relazione al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2761 del 7 novembre 1997
«L'efficacia delle misure cautelari viene meno, secondo l'art. 300, comma 3, c.p.p., soltanto se la pena irrogata è dichiarata estinta ovvero condizionalmente sospesa e non quando, a seguito di sentenza di condanna, deve essere ancora eseguita....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27425 del 6 luglio 2001
«Non ricorrono i presupposti del ripristino della custodia cautelare per ritenuta sussistenza del pericolo di fuga, ex art. 307, comma 2, lett. b), c.p.p., nei confronti dell'imputato che, scarcerato per decorrenza dei termini ed assolto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 921 del 28 marzo 1996
«I commi 2 bis e 2 ter dell'art. 301 c.p.p., introdotti dall'art. 14 della L. 8 agosto 1995, n. 332, in ragione della loro collocazione sistematica e del tenore letterale, hanno identico ambito oggettivo. Conseguentemente, il termine di novanta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2255 del 22 luglio 1997
«L'obbligo di sentire previamente il difensore, che l'art. 301, comma 2, c.p.p. — nel testo risultante dalla parziale illegittimità costituzionale di cui alla sentenza della Corte costituzionale n. 219 del 29 maggio - 8 giugno 1994, nella parte in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4310 del 4 gennaio 1996
«L'obbligo di sentire previamente il difensore, che l'art. 301, comma 2, c.p.p. — nel testo risultante a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 219 del 1994 con la quale è stata dichiarata la parziale illegittimità della norma — pone...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4722 del 24 ottobre 1995
«Ai sensi dell'art. 302 c.p.p. la nullità dell'interrogatorio non comporta la nullità dell'ordinanza applicativa della misura cautelare, ma solo la perdita di efficacia della stessa. Ne consegue che tale nullità non può essere fatta valere con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4305 del 22 agosto 1995
«L'eventuale nullità dell'interrogatorio avvenuto in occasione della convalida dell'arresto per difetto di notifica al difensore non comporta la nullità dell'ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere la quale perde...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36897 del 8 ottobre 2007
«Il pubblico ministero può adottare un provvedimento di fermo per gli stessi fatti presi in considerazione in occasione di un precedente fermo che sia venuto meno in conseguenza di vizi puramente formali. (Fattispecie in tema di rinnovazione del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1864 del 15 ottobre 1993
«Nel caso di inefficacia dell'ordinanza di custodia cautelare per omesso interrogatorio dell'indagato nei termini, il giudice, nell'emettere un successivo provvedimento, ha l'obbligo sia di riconsiderare la sussistenza degli indizi e delle esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1138 del 8 maggio 2000
«Dopo che la misura cautelare personale sia divenuta inefficace per motivi di forma, se il giudice intende reiterare il provvedimento sulla base degli stessi presupposti, deve, preventivamente, procedere a nuovo interrogatorio dell'imputato, stante...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1213 del 4 giugno 1999
«In materia di misure cautelari, nel caso della seconda fattispecie prevista dall'art. 302 c.p.p., cioè di rinnovazione del provvedimento cautelare per caducazione della precedente ordinanza, la violazione dell'obbligo processuale del giudice di...»