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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12236 del 20 agosto 2003
«La legittimazione a proporre impugnazione da parte dell'ufficio del pubblico ministero si determina avendo riguardo all'ufficio funzionante presso il giudice che ha pronunciato la sentenza, salvo deroghe espresse; anche se, proposta l'impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14163 del 14 novembre 2001
«Nei casi di intervento obbligatorio del Pubblico Ministero, l'omessa notifica del ricorso per cassazione al Procuratore Generale presso la Corte d'Appello non è causa di inammissibilità allorquando la sentenza impugnata abbia accolto le richieste...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8382 del 20 giugno 2000
«Le azioni di cui agli artt. 148 e 361 c.c. relative al contributo per il mantenimento del figlio, al quale è tenuto il genitore naturale, non rientrano tra quelle nelle quali il pubblico ministero deve intervenire a pena di nullità. Né la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7352 del 27 luglio 1998
«In tema di intervento in causa del P.M. (nella specie, causa matrimoniale), l'obbligo di intervento sancito con riferimento «ad ogni causa presso la Corte di cassazione», di cui al comma 2 dell'art. 70 c.p.c., non postula (attesa la eterogeneità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1197 del 23 novembre 2000
«Il ricorso per cassazione avverso la sentenza pronunciata in sede di reclamo dalla Corte d'appello — sezione speciale usi civici — non va notificato al pubblico ministero presso il giudice a quo, atteso che, nel procedimento in materia di usi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10273 del 10 dicembre 1996
«Nel giudizio per il disconoscimento di paternità, il ricorso per cassazione non deve essere notificato al pubblico ministero presso il giudice a quo, ma è sufficiente che intervenga il procuratore generale presso la Corte di cassazione, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7416 del 5 luglio 1995
«Con riguardo ad una causa avente per oggetto la nullità del brevetto per marchio d'impresa, nella quale è obbligatorio l'intervento del P.M., la nullità derivante dalla mancata notifica dell'atto di appello al procuratore della Repubblica presso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6856 del 17 giugno 1995
«Dal disposto dell'art. 70 dell'ordinamento giudiziario, approvato con R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 — a norma del quale le funzioni del pubblico ministero presso la Corte Suprema di Cassazione e presso le corti d'appello sono esercitate da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6324 del 22 giugno 1990
«Anche dopo l'entrata in vigore della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio) — il cui art. 5 ha abrogato implicitamente il terzo comma dell'art. 72 c.p.c. senza peraltro incidere sul potere del P.M....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3149 del 9 maggio 1983
«Il potere d'impugnazione del pubblico ministero, con riguardo ai procedimenti che avrebbe potuto egli stesso promuovere, quale quello per l'adozione da parte del tribunale per i minorenni di provvedimenti riconducibili nella previsione degli artt....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 605 del 23 marzo 1960
«Se poi al procuratore generale presso la corte d'appello o presso la Cassazione venisse data comunicazione di una sentenza di tribunale o, rispettivamente, di appello, è dalla data di comunicazione che comincia a decorrere il termine breve,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1693 del 7 giugno 1974
«Il provvedimento con cui viene nominato un curatore speciale ai sensi dell'art. 78 c.p.c. ha natura di atto di volontaria giurisdizione, e non è né decisorio né definitivo, potendo la sua legittimità essere controllata nel giudizio al quale esso è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16121 del 9 luglio 2009
«Per effetto del principio della cosiddetta "perpetuatio" dell'ufficio di difensore (di cui è espressione l'art. 85 c.p.c.), nessuna efficacia può dispiegare, nell'ambito del giudizio di cassazione (oltretutto caratterizzato da uno svolgimento per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11978 del 8 agosto 2003
«In caso di inosservanza da parte dei difensori del dovere di comportarsi in giudizio con lealtà e probità, a norma dell'art. 88, secondo comma, c.p.c., il giudice ne riferisce alle autorità che esercitano il potere disciplinare su di esse, atteso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6439 del 17 marzo 2009
«La Corte di cassazione è competente ad ordinare, ai sensi dell'art. 89 cod. proc. civ., la cancellazione delle espressioni sconvenienti ed offensive contenute nei soli scritti ad essa diretti, con la conseguenza che è inammissibile il motivo del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14942 del 18 novembre 2000
«Nelle disposizioni dell'art. 89 c.p.c. l'offensività e la sconvenienza delle espressioni usate in scritti o discorsi difensivi costituiscono nozioni distinte e la seconda non riguarda la lesività del valore e dei meriti di qualcuno — aspetti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5991 del 17 novembre 1979
«La violazione delle norme di comportamento dà al giudice il potere di disporre, anche di ufficio, la cancellazione delle espressioni sconvenienti e ingiuriose, e tale potere può essere esercitato pure nel giudizio di legittimità per quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1732 del 7 febbraio 2001
«Nel giudizio avente ad oggetto il riconoscimento dell'efficacia del lodo straniero, l'accertamento della portata della clausola compromissoria, istituzionalmente devoluto alla cognizione del giudice dell'opposizione, compete anche alla Corte di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18460 del 14 settembre 2004
«In tema di arbitrato, l'art. 832 c.p.c., nell'indicare, per la qualificazione dell'arbitrato come internazionale, il criterio oggettivo della esecuzione all'estero di «una parte rilevante delle prestazioni nascenti dal rapporto al quale la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8919 del 4 giugno 2012
«Anche nel giudizio di impugnazione per nullità del lodo arbitrale trova applicazione il principio, desumibile dall'art. 336, primo comma, c.p.c., secondo cui la riforma, anche parziale, della sentenza di primo grado ha effetto sulle parti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9394 del 27 aprile 2011
«Il giudizio di impugnazione di lodo arbitrale è strutturato come giudizio di unico grado davanti alla corte d'appello, salvo il successivo ricorso per cassazione, e non già come giudizio di appello; pertanto, l'art. 291 c.p.c. si applica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15086 del 10 settembre 2012
«La decisione della corte d'appello sulla impugnazione del lodo per violazione delle norme di legge in tema d'interpretazione dei contratti può essere censurata con ricorso per cassazione per vizi propri della sentenza medesima e non per vizi del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10264 del 21 novembre 1996
«In sede di ricorso per cassazione avverso la sentenza che ha deciso sull'impugnazione per nullità del lodo arbitrale, la Corte di cassazione non può prendere in esame direttamente il lodo, ma solo la sentenza emessa nel giudizio d'impugnazione....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 874 del 25 gennaio 1995
«Nel caso in cui con il ricorso per cassazione, avverso sentenza che abbia pronunciato su impugnazione, ex artt. 828 e seguenti, c.p.c., di un lodo arbitrale, si metta in discussione la qualificabilità come rituale dell'arbitrato, la Corte Suprema...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1738 del 18 febbraio 1988
«La Corte di cassazione è giudice anche del fatto ogni qualvolta si tratti di risolvere questioni di competenza o di giurisdizione ed in ogni altro caso in cui l'indagine sia diretta ad accertare se il giudice di merito sia incorso in un errore in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 980 del 9 febbraio 1984
«In sede di ricorso per cassazione, avverso la sentenza con la quale la corte d'appello ha respinto l'impugnazione per nullità di un lodo arbitrale, il rilievo che la controversia, così decisa, spetta alla cognizione del giudice amministrativo, e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4251 del 20 luglio 1982
«A seguito di ricorso per cassazione avverso la sentenza che abbia pronunziato sull'impugnazione per nullità del lodo arbitrale, qualora si deduca il vizio in procedendo costituito dalla violazione dell'art. 829 comma secondo c.p.c. (sui limiti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11842 del 6 agosto 2003
«Ne consegue che, ove la Corte di cassazione cassando con rinvio la pronuncia della Corte di appello dichiarativa della nullità del lodo, l'eventuale estinzione del procedimento, ex art. 393 c.p.c., per mancata riassunzione, dinanzi al giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22002 del 6 dicembre 2012
«Allorquando, invece, sia il giudice togato a dichiarare la propria incompetenza a beneficio di quella degli arbitri, oppure sia la Corte di cassazione, adita con riferimento ad una pronuncia affermativa della competenza del giudice ordinario, a...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 17019 del 4 agosto 2011
«...e. Ove avverso la decisione del giudice di merito, affermativa o negativa della competenza arbitrale, venga proposto regolamento di competenza, detto giudizio compete alla Corte di cassazione, nell'ambito dei poteri di statuizione sulla...»