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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18917 del 21 settembre 2004
«In tema di impugnazione del lodo arbitrale dinanzi alla Corte d'appello, la violazione della regola — dettata dall'art. 350 c.p.c. (nel testo sostituito dall'art. 55 della legge 26 novembre 1990, n. 353) — della trattazione collegiale del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8910 del 4 giugno 2003
«In tema di arbitrato, alla luce del principio giurisprudenziale secondo il quale anche lo stabilire se una controversia appartenga alla cognizione del giudice ordinario o sia deferibile agli arbitri, giusta la disciplina dell'arbitrato rituale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1729 del 7 febbraio 2001
«Nel giudizio di impugnazione per nullità di un lodo arbitrale, la competenza a conoscere nel merito, dopo l'esaurimento della fase rescindente, presuppone un lodo emesso da arbitri effettivamente investiti di potestas iudicandi, sicché, ove detto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10955 del 9 dicembre 1996
«Riguardo al giudizio di impugnazione delle pronunce arbitrali, l'unificazione della fase rescindente e della fase rescissoria non costituisce causa di nullità dell'intero procedimento qualora il giudice abbia tenuto distinte sul piano logico,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15086 del 10 settembre 2012
«La decisione della corte d'appello sulla impugnazione del lodo per violazione delle norme di legge in tema d'interpretazione dei contratti può essere censurata con ricorso per cassazione per vizi propri della sentenza medesima e non per vizi del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 874 del 25 gennaio 1995
«Nel caso in cui con il ricorso per cassazione, avverso sentenza che abbia pronunciato su impugnazione, ex artt. 828 e seguenti, c.p.c., di un lodo arbitrale, si metta in discussione la qualificabilità come rituale dell'arbitrato, la Corte Suprema...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1738 del 18 febbraio 1988
«La Corte di cassazione è giudice anche del fatto ogni qualvolta si tratti di risolvere questioni di competenza o di giurisdizione ed in ogni altro caso in cui l'indagine sia diretta ad accertare se il giudice di merito sia incorso in un errore in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 980 del 9 febbraio 1984
«In sede di ricorso per cassazione, avverso la sentenza con la quale la corte d'appello ha respinto l'impugnazione per nullità di un lodo arbitrale, il rilievo che la controversia, così decisa, spetta alla cognizione del giudice amministrativo, e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3229 del 1 marzo 2012
«Anche nel giudizio di impugnazione per nullità del lodo arbitrale è applicabile il principio secondo cui la proposizione dell'impugnazione principale determina, nei riguardi di tutti coloro cui il relativo atto venga notificato, l'onere, a pena di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12462 del 25 agosto 2003
«Con riferimento alle impugnazioni per nullità del lodo arbitrale, il difetto di integrità del contraddittorio per omessa citazione di un litisconsorte necessario, non costituendo un'eccezione in senso proprio, può essere sollevata per la prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12544 del 22 maggio 2013
«Nell'ordinamento processuale vige il principio secondo cui innanzi al giudice adito con un mezzo di impugnazione si osservano le norme stabilite per il procedimento davanti allo stesso, in quanto non derogate dalla specifica disciplina del mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18041 del 19 ottobre 2012
«Il principio della rilevabilità d'ufficio del giudicato (anche) esterno, risultante da atti comunque prodotti nel giudizio di merito, si giustifica nel particolare carattere della sentenza del giudice e nella natura pubblicistica dell'interesse al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6517 del 24 aprile 2003
«Operando nell'ordinamento processuale il principio secondo cui davanti al giudice adito con un mezzo di impugnazione si osservano le norme stabilite per il procedimento davanti allo stesso, in quanto non derogate dalla specifica disciplina del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25268 del 1 dicembre 2009
«Nell'arbitrato irrituale, attesa la sua natura volta ad integrare una manifestazione di volontà negoziale sostitutiva di quella delle parti in conflitto, il lodo è impugnabile soltanto per i vizi che possono vulnerare simile manifestazione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16049 del 17 agosto 2004
«Il lodo arbitrale irrituale è impugnabile, davanti al giudice ordinariamente competente, soltanto per i vizi che possono vulnerare ogni manifestazione di volontà negoziale (errore, violenza, dolo, incapacità delle parti o dell'arbitro), mentre è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13114 del 15 luglio 2004
«In tema di arbitrato libero, l'avere le parti assegnato agli arbitri, all'esito di procedimento non formale, il potere di adottare decisioni secondo diritto non impugnabili comporta che il lodo così pronunciato è impugnabile soltanto se la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20755 del 23 novembre 2012
«La correzione degli errori materiali del lodo arbitrale, ai sensi dell'art. 826 c.p.c. nella formulazione introdotta dalla legge n. 25 del 1994 (applicabile "ratione temporis"), spetta agli arbitri e, depositato il lodo, al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1553 del 11 febbraio 1995
«Una volta proposta l'impugnazione della sentenza arbitrale, la competenza a decidere sulla richiesta di correzione del lodo spetta al giudice dell'impugnazione e non al pretore (fattispecie anteriore all'entrata in vigore dell'art. 18 legge n. 25...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21894 del 21 ottobre 2011
«In tema di arbitrato, è inammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto del reclamo nei confronti del decreto di dichiarazione di esecutorietà del lodo, opposta nella specie con decreto di un giudice onorario del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11842 del 6 agosto 2003
«Il lodo arbitrale, dichiarato esecutivo ai sensi dell'art. 825, comma quinto (nel testo vigente prima dell'introduzione della legge n. 25/1994), perdendo la natura e l'efficacia di atto negoziale, assume il valore di sentenza, idonea a produrre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 890 del 22 gennaio 2001
«Il provvedimento con il quale un collegio arbitrale (nella specie, per arbitrato rituale) dichiari «non luogo a provvedere» rilevando la decorrenza del termine prefissato per il deposito del lodo a causa della totale inerzia delle parti non si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1869 del 24 marzo 1982
«Il difetto di deposito ed omologazione del lodo comporta la preclusione della sua impugnazione, esimendo anche il giudice dalla necessità di accertare la natura rituale dell'arbitrato conclusosi con tale atto, senza che ne resti pregiudicata la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 793 del 19 gennaio 2001
«In tema di nullità di un lodo arbitrale, il requisito della «riunione in conferenza personale» degli arbitri è condizione di validità della pronuncia, essendo il relativo precetto testualmente dettato dal primo comma dell'art. 823 c.p.c., ed...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 527 del 3 agosto 2000
«Anche nell'arbitrato rituale, la pronunzia arbitrale ha natura di atto di autonomia privata e correlativamente il compromesso si configura quale deroga alla giurisdizione. Pertanto, il contrasto sulla non deferibilità agli arbitri di una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24562 del 22 novembre 2011
«In tema di arbitrato irrituale, la scadenza del termine per l'adozione del lodo, prevista al fine di evitare che le parti siano indefinitamente vincolate alla conclusione extragiudiziale della controversia, è essenziale ed estingue il mandato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24866 del 8 ottobre 2008
«In tema di arbitrato, la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale, prevista dall'art. 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742, non è applicabile al termine per la pronuncia del lodo previsto dall'art. 820 cod. proc. civ. (centottanta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8243 del 28 luglio 1995
«Nell'arbitrato libero, il contenuto dell'obbligo contratto dagli arbitri, secondo le regole del mandato, è quello di emettere il responso a loro affidato entro un dato termine, non potendo ammettersi che le parti siano vincolate alla definizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 3826 del 15 febbraio 2013
«In tema di arbitrato, il primo periodo dell'art. 819 ter, primo comma, c.p.c., nel prevedere che la competenza degli arbitri non è esclusa dalla connessione tra la controversia ad essi deferita ed una causa pendente davanti al giudice ordinario,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22002 del 6 dicembre 2012
«L'art. 819 ter, comma secondo, c.p.c., laddove afferma che "nei rapporti tra arbitrato e processo" non si applica l'art. 50 c.p.c., riguarda solo il caso in cui siano gli arbitri ad escludere la loro competenza ed a riconoscere quella del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15890 del 20 settembre 2012
«La controversia sulla nullità della delibera assembleare di una società a responsabilità limitata, in relazione all'omessa convocazione del socio, quale soggetta al regime di sanatoria previsto dall'art. 2379 bis c.c., è compromettibile in...»