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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1006 del 13 gennaio 2012
«La questione relativa all'applicazione della regola della retrodatazione dei termini della misura cautelare in caso di cosiddette contestazioni a catena può essere validamente dedotta davanti al tribunale in sede di riesame ove si prospetti che,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49 del 4 gennaio 2012
«In tema di retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, il momento in cui dagli atti possono desumersi i gravi indizi di colpevolezza coincide non con la materiale disponibilità dell'informativa di reato, ove questa riassuma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14535 del 10 aprile 2007
«Nell'ipotesi in cui in diversi procedimenti sono emesse più ordinanze cautelari per fatti diversi, non legati da connessione qualificata, e gli elementi posti a fondamento della seconda ordinanza erano già desumibili dagli atti al momento della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 608 del 22 febbraio 2000
«In tema di perdita di efficacia della custodia cautelare per scadenza dei termini, quando i titoli custodiali, pur se tutti decorrenti, quanto a durata, dalla prima ordinanza applicativa ex art. 297, comma terzo, c.p.p., siano stati emessi in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1072 del 19 maggio 1998
«In tema di durata massima dei termini di custodia cautelare, mentre l'art. 297, comma quarto, c.p.p. introduce l'istituto del cosiddetto «congelamento», in forza del quale, limitatamente ai termini di fase e indipendentemente da un provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 437 del 17 febbraio 1998
«...con due decreti dopo essere stato raggiunto da due misure di custodia cautelare per reato associativo riconosciuto come unico, ed i termini della fase dibattimentale erano stati correttamente computati dal secondo decreto di rinvio a giudizio).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21056 del 4 giugno 2010
«Il periodo di custodia cautelare scontato all'estero in esecuzione di un mandato di arresto europeo deve essere computato nella determinazione dei termini di fase, pur quando il soggetto detenuto all'estero sia al contempo sottoposto ad espiazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4941 del 18 dicembre 1997
«In tema di compatibilità tra custodia cautelare e detenzione, il criterio stabilito dall'art. 297 comma 5 c.p.p., ai fini della decorrenza dei termini di custodia cautelare in costanza di detenzione per altro titolo, è richiamato dall'art. 298...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11186 del 22 marzo 2012
«In tema di durata massima della custodia cautelare, il cd. congelamento automatico dei termini, previsto dall'art. 297, comma quarto, cod. proc. pen., comporta che dalla durata complessiva della custodia debbano essere sottratti tutti i giorni in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27542 del 9 luglio 2001
«In tema di durata massima della custodia cautelare, il c.d. congelamento dei termini di fase previsto dall'art. 297, comma 4, c.p.p. opera automaticamente, senza necessità di una richiesta del pubblico ministero o di un provvedimento del giudice.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5166 del 3 febbraio 1998
«Il congelamento dei termini di custodia cautelare previsto dall'art. 297, comma quarto, c.p.p., e la sospensione dei termini di custodia cautelare prevista dall'art. 304, comma secondo, c.p.p., sono istituti diversi e indipendenti: il primo opera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5864 del 30 ottobre 1997
«Il criterio generale di computo dei termini di custodia cautelare previsto dall'art. 297, comma 4, c.p.p. non trova applicazione qualora i suddetti termini siano stati sospesi ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., applicandosi in tale ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1577 del 27 giugno 1997
«Per il calcolo della durata di custodia cautelare ex art. 304, sesto comma in relazione al quarto comma, c.p.p. rileva il periodo di sospensione aumentato dell'eventuale tempo intercorso tra il dies a quo di cui alle lett. b), c), d) del primo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2206 del 30 maggio 1997
«Il congelamento dei termini della custodia cautelare previsto dall'art. 297 comma 4 c.p.p., non è cumulabile con la sospensione dei termini prevista dall'art. 304 comma 2 c.p.p. poiché la seconda, di più ampia portata, esclude l'operatività del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45246 del 20 novembre 2012
«In tema di contestazione a catena, la questione relativa alla retrodatazione della decorrenza del termine di custodia cautelare può essere dedotta anche nel procedimento di riesame solo se ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni: a)...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10443 del 16 marzo 2010
«In tema di cosiddetta "contestazione a catena", la disciplina prevista dall'art. 297, comma terzo, c.p.p. per il computo dei termini di durata della custodia cautelare è applicabile nell'ipotesi in cui, al momento dell'emissione della seconda...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9946 del 11 marzo 2010
«La questione della retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare per effetto della cosiddetta "contestazione a catena" è rilevabile d'ufficio nel corso del procedimento di riesame nel quale sia stata invocata l'insussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 50000 del 30 dicembre 2009
«...di custodia cautelare coincide con il giorno di applicazione della misura, mentre per la fase dibattimentale il termine decorre dal decreto di citazione a giudizio e per la fase successiva decorre dalla pronuncia della sentenza di primo grado.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44902 del 20 novembre 2009
«In presenza di una connessione qualificata tra i fatti per i quali venga emessa una prima ordinanza di custodia cautelare e quelli per i quali venga emessa una ordinanza successiva, la retrodatazione della decorrenza del termine di durata massima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40321 del 29 ottobre 2008
«Quando nei confronti dello stesso imputato sono emesse in distinti procedimenti pendenti dinanzi alla medesima autorità giudiziaria ordinanze di custodia cautelare per fatti diversi tra i quali non sussiste la connessione qualificata prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38852 del 15 ottobre 2008
«In tema di cosiddetta «contestazione a catena » la retrodatazione dei termini di durata della custodia cautelare relativi a misura disposta con ordinanza successiva opera anche quando la precedente ordinanza sia stata emessa nell'ambito di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2021 del 15 gennaio 2008
«...sospesa ovvero inferiore alla custodia cautelare subita) non esplica alcuna rilevanza sulla misura cautelare applicata, in quanto la stessa mantiene la propria efficacia fino alla scadenza dei termini di durata massima di cui all'art. 303 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46835 del 17 dicembre 2007
«In tema di termini di durata della custodia cautelare, l'assoluzione nel giudizio di primo grado dal reato più grave — nell'ipotesi di pluralità di ordinanze cautelari concernenti fatti diversi ma desumibili al momento della emissione della prima...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16492 del 24 aprile 2007
«Ai fini dell'applicazione dell'articolo 297, comma 3, del c.p.p., la nozione di anteriore «desumibilità» delle fonti indiziarie, poste a fondamento dell'ordinanza cautelare successiva, dagli atti inerenti la prima ordinanza cautelare, non va...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18003 del 23 maggio 2006
«La regola della retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, nel caso di emissione di più ordinanze che dispongono la medesima misura nei confronti dello stesso imputato per fatti diversi, trova applicazione pur quando, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1077 del 12 gennaio 2006
«La retrodatazione, ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p., della decorrenza dei termini di custodia cautelare alla data della esecuzione o notificazione di una prima ordinanza cautelare, cui ne siano seguite altre relative a fatti diversi, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42271 del 17 dicembre 2002
«In tema di divieto di c.d. «contestazione a catena», i termini di efficacia della nuova ordinanza cautelare emessa per lo stesso fatto oggetto di precedente ordinanza, ovvero per fatti diversi commessi antecedentemente e legati ad esso dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18895 del 26 aprile 2001
«Qualora nei confronti dello stesso soggetto siano state emesse ed eseguite più ordinanze di custodia cautelare per reati diversi, l'intervenuta assoluzione dell'imputato del reato cui si riferisce taluna di dette ordinanze non incide sulla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6237 del 11 febbraio 2000
«...il reato associativo. Ne consegue che la contestazione del reato associativo, anche se effettuata successivamente rispetto ai singoli reati, non determina, ai fini della custodia cautelare, l'effetto indicato dall'articolo 297, terzo comma, c.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3040 del 2 novembre 1999
«Pertanto, se dopo la scarcerazione risulti provata l'ulteriore adesione al sodalizio, deve ravvisarsi un nuovo e autonomo reato per il quale può essere emesso un nuovo provvedimento cautelare, dalla notifica del quale decorre un nuovo termine di...»