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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2862 del 11 marzo 1995
«L'acquisto dei beni (mobili, immobili e crediti) del defunto da parte dello Stato in mancanza di altri successibili, a norma dell'art. 586 c.c., avviene iure successionis e, quindi, a titolo derivativo, mentre l'acquisto dei beni immobili «che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2806 del 21 marzo 1987
«In tema di scioglimento delle comunioni e formazione delle porzioni dei condividenti con riguardo all'indivisibilità di un fondo (ai fini della sua attribuzione unitaria o della vendita ex art. 720 c.c.) non assumono rilievo le esigenze della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 959 del 30 gennaio 1998
«Il principio contenuto nell'art. 46, secondo comma c.c., secondo cui in caso di divergenza tra la sede legale e la sede effettiva i terzi possono considerare come sede della persona giuridica anche quest'ultima, ha valenza generale, nel senso che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2817 del 16 marzo 1991
«In materia di affidamento di figli di genitori separati — nella quale il giudice deve attenersi al criterio fondamentale, posto dall'art. 155, comma primo, c.c., dell'interesse esclusivo della prole, privilegiando quel genitore che appare il più...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4099 del 22 marzo 2001
«In tema di competenza per territorio, la domanda di modifica dell'assegno di mantenimento a favore del coniuge consensualmente separato, proposta a norma degli artt. 710 e 711 c.p.c., la quale investe rapporti obbligatori, non è equiparabile alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 381 del 16 gennaio 1991
«La domanda di modificazione dell'assegno alimentare o di mantenimento, che venga proposta, ai sensi degli artt. 710 e 711 (originario testo) c.p.c., da uno dei coniugi separati in base a sentenza o verbale di separazione consensuale omologato, è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 28875 del 9 dicembre 2008
«In tema di competenza territoriale nei procedimenti di affidamento eterofamiliare di minori, qualora il provvedimento iniziale di affidamento, di regola soggetto a durata non superiore ai ventiquattro mesi, necessiti di essere seguito da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2184 del 15 marzo 1996
«Per l'individuazione del giudice competente per territorio a dichiarare la decadenza dalla potestà parentale deve farsi riferimento al luogo di abituale dimora del minore nel momento della presentazione della relativa domanda, senza che assumano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4143 del 10 aprile 1995
«Nei procedimenti diretti all'emanazione di provvedimenti limitativi della potestà del genitore, secondo la previsione degli artt. 330 e ss. c.c., la competenza per territorio va determinata con riferimento al luogo in cui il minore dimora...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 588 del 14 gennaio 2008
«In tema di nomina dell'amministratore di sostegno, ai sensi dell'art. 404 c.c. la competenza per territorio spetta al giudice tutelare del luogo in cui la persona interessata abbia la residenza o il domicilio; stante l'alternatività di detto...»