Era l'editto emanato dai governatori aventi giurisdizione sulle provinciae: proconsules, propraetores, praesides. Esso enunciava i criteri generali cui questi magistrati si sarebbero attenuti per la risoluzione delle controversie fra cittadini romani in territorio provinciale: in linea di principio, i non Romani avevano diritto di essere giudicati secondo le loro leggi.