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Consultazioni catastali, da oggi puoi effettuare gratis le visure catastali sia online che agli sportelli: ecco come fare

Consultazioni catastali, da oggi puoi effettuare gratis le visure catastali sia online che agli sportelli: ecco come fare
Dal 1° gennaio 2025, i cittadini potranno accedere gratuitamente online ai dati catastali tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, grazie al d.lgs. n. 139/2024, che elimina anche i contributi annuali per gli utenti Sister
A partire dal 1° gennaio 2025, tutti i cittadini possono accedere gratuitamente alle consultazioni catastali online, grazie alle disposizioni introdotte dal d.lgs. n. 139/2024.
Se fino ad ora solo i professionisti abilitati al sistema Sister (Sistema InterScambio Territorio) potevano usufruire di un accesso facilitato, oggi anche i cittadini comuni hanno la possibilità di consultare gratuitamente i dati catastali, utilizzando l’area riservata disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

In precedenza, la consultazione delle banche dati catastali era accessibile ai privati cittadini, ma solo dietro il pagamento di contributi annuali e di costi legati alle singole richieste. Ora, per accedere ai dati, è sufficiente visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate ed entrare nella propria area personale attraverso le credenziali digitali Spid, Cie o Cns. Dal 2021, solo professionisti e imprese possono utilizzare le credenziali tradizionali, che prevedono l’inserimento di codice fiscale o nome utente, password e pin.
Tra le innovazioni introdotte dal governo, vi è anche l’abolizione del contributo annuale che gravava sugli utenti Sister per l’accesso alle banche dati. Tale decisione si inserisce in un più ampio progetto di trasparenza, considerando che i dati catastali sono sempre stati di natura pubblica. Il governo ha scelto di semplificare l’accesso eliminando l’obbligo di pagamenti.
Anche gli enti pubblici continuano ad accedere ai dati catastali tramite il Sistema Integrato del Territorio (Sit) e i Servizi Massivi di Interscambio Dati-Territorio (Smidt).

Per chi preferisce non avvalersi del canale telematico, rimane disponibile l’opzione di rivolgersi a sportelli catastali decentrati, gestiti in collaborazione con enti locali sulla base di accordi con l’Agenzia delle Entrate. Una comunicazione firmata il 30 dicembre 2024 dall’ex direttore Ernesto Maria Ruffini prevede inoltre che “con successivo provvedimento […] potranno essere definite modalità di consultazione telematica, presso postazioni messe a disposizione da altri enti o soggetti, che prescindono dalla base convenzionale”. Ruffini, dimessosi dopo aver accelerato il processo di digitalizzazione fiscale, ha lasciato un’eredità significativa in termini di innovazione tecnologica.
Le consultazioni ipotecarie restano soggette a pagamento, tranne nel caso in cui riguardino immobili di proprietà del richiedente, inclusi quelli posseduti in quota.

Un’importante novità riguarda i frazionamenti catastali dei terreni: a partire dal 1° luglio 2025, sarà semplificato il procedimento di registrazione grazie al provvedimento n. 460141 del 30 dicembre 2024, emanato in applicazione del co. 5-bis dell’art. 30 del T.U. edilizia (D.P.R. n. 380/2001).
Attualmente, i professionisti devono depositare una copia cartacea della documentazione presso gli uffici comunali prima di procedere alla registrazione al catasto, affrontando così lungaggini burocratiche e richieste aggiuntive di diritti di segreteria. Dal luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate centralizzerà l’intero processo attraverso un’apposita area nel Portale per i Comuni, eliminando l’obbligo di doppia comunicazione e consentendo risparmi significativi in termini di tempo e costi.
In una prima fase, i Comuni riceveranno le comunicazioni dall’Agenzia via Pec; successivamente, sarà implementato un sistema telematico avanzato, attualmente in fase di sviluppo.


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