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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9142 del 28 agosto 1993
«La disposizione dell'art. 485 c.c., secondo cui il chiamato all'eredità che è a qualunque titolo nel possesso dei beni ereditari, è considerato erede puro e semplice, ove non ottemperi alle disposizioni circa la compilazione dell'inventario nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3309 del 30 maggio 1984
«Affinché determini indegnità a succedere, il fatto della soppressione o dell'alterazione del testamento, ovvero del suo celamento (peraltro non
ravvisabile nella violazione dell'obbligo ex art. 620 c.c. del possessore di testamento olografo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18534 del 3 settembre 2007
«Quando, però, detta domanda sia stata proposta nei suoi confronti, egli ha l'onere di resistere sostenendo l'insussistenza della sua qualità di erede, al fine di conseguire il risultato di non essere condannato al pagamento del debito, in quanto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3087 del 31 marzo 1987
«Per la giuridica configurabilità di un'eredità giacente ex art. 528 c.c. e per la connessa possibilità di nomina di un curatore della stessa da parte del pretore del mandamento ove si è aperta la successione, non è necessario che sia certa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1841 del 23 marzo 1982
«La dichiarazione di giacenza dell'eredità, con conseguente nomina del curatore, postula unicamente, ai sensi dell'art. 528 c.c., che il chiamato all'eredità non l'abbia accettata e non sia nel possesso di beni ereditari, mentre a nulla rileva che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3942 del 26 aprile 1994
«È inammissibile il ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. avverso il decreto camerale che conferma, rigettando l'istanza di revoca ex art. 742 c.p.c., il decreto di cessazione dell'eredità giacente e di consegna del compendio ereditario agli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5091 del 3 marzo 2010
«Il principio della presunzione di buona fede di cui all'art. 1147 c.c. ha portata generale e non limitata all'istituto del possesso in relazione al quale è enunciato; pertanto, poiché l'art. 535 c.c. stabilisce che le disposizioni in materia di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 511 del 18 gennaio 1995
«La norma di cui all'art. 500 (recte: 550) c.c. (cosiddetta cautela sociniana) — la quale, nell'ipotesi che il testatore abbia disposto di un usufrutto o di una rendita vitalizia il cui reddito eccede quello della porzione disponibile (comma 1) o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 355 del 10 gennaio 2011
«Lo stato d'indivisione ereditaria, pertanto, non è di ostacolo a che il possesso esercitato dal coniuge legatario "ex lege" su taluni beni sia qualificabile come possesso a titolo di usufrutto per la quota spettante ad esso ai sensi dell'art. 581...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1549 del 26 gennaio 2010
«Nel caso di beni immobili acquistati dallo Stato, ex art. 586 c.c., a titolo di eredità, la mancata conoscenza da parte dell'Amministrazione dell'intervenuto acquisto non impedisce, ai sensi dell'art. 1163 c.c., nel testo (applicabile "ratione...»