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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23815 del 16 novembre 2007
«Nelle controversie soggette al rito di cui agli artt. 409 e segg. c.p.c. l'inosservanza dell'onere, posto dall'art. 418 c.p.c. a carico del convenuto, di chiedere la fissazione di una nuova udienza comporta la decadenza dalla riconvenzionale e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16955 del 1 agosto 2007
«Nel rito del lavoro, l'inosservanza da parte del convenuto, che abbia ritualmente proposto, ai sensi dell'art. 416 c.p.c., domanda riconvenzionale, del disposto di cui al primo comma dell'art. 418 c.p.c. — il quale impone, a pena di decadenza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13025 del 4 dicembre 1991
«Nel rito del lavoro, l'inosservanza del convenuto, il quale formuli domanda riconvenzionale, all'onere di chiedere la fissazione di una nuova udienza, secondo le previsioni dell'art. 418, primo comma, c.p.c., implica decadenza, e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6090 del 18 ottobre 1983
«Nel caso in cui il giudice del lavoro ritenga di non dover dare corso alla domanda riconvenzionale del convenuto (per un qualsiasi motivo di forma o di sostanza) dichiarandola in limine litis inammissibile, e così ometta di provvedere alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4347 del 19 aprile 1995
«Nel rito del lavoro, non determina nullità la mancata comunicazione al convenuto, che abbia proposto domanda riconvenzionale, della data fissata per la nuova udienza ai sensi dell'art. 418 c.p.c., considerato che tale comunicazione non è richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11418 del 19 novembre 1993
«Consegue che una nullità siffatta non è configurabile allorché il rito speciale, senza escludere una determinata facoltà, come quella inerente alla proposizione della domanda riconvenzionale, la assoggetti soltanto ad una disciplina diversa da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6426 del 16 luglio 1996
«Nel caso in cui il giudice di primo grado non abbia provveduto nel merito riguardo a una domanda riconvenzionale condizionata all'accoglimento della domanda principale, avendo rigettato quest'ultima domanda, non è richiesto l'appello incidentale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14554 del 9 novembre 2000
«...frapposti alla realizzazione del suo diritto, ma anche di chiedere la condanna del debitore opponente per un titolo diverso, svolgendo all'uopo una domanda riconvenzionale diretta a costituire un nuovo titolo esecutivo che si aggiunge al primo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14625 del 30 luglio 2004
«In tema di rapporti tra l'azione revocatoria ordinaria e il processo di esecuzione, il creditore pignorante, a fronte di un'opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c., è carente di interesse (con riferimento all'esecuzione in corso) alla proposizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17494 del 28 luglio 2009
«La L. n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l'ammissibilità del procedimento d'ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l'applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11602 del 2 agosto 2002
«La dichiarazione di improcedibilità dell'opposizione a decreto ingiuntivo preclude solo la possibilità di riproporre in diverso giudizio la domanda tendente a contrastare l'accertamento contenuto nel decreto ingiuntivo stesso, ma non la domanda...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10384 del 22 aprile 2008
«Il tema di opposizione a decreto ingiuntivo, il principio relativo all'inderogabilità e all'immodificabilità, anche per ragioni di litispendenza, continenza o connessione, della competenza funzionale per l'opposizione del giudice che ha emesso il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14225 del 17 dicembre 1999
«Sussiste continenza di cause tra l'opposizione a decreto ingiuntivo per mancanza causale del titolo di credito in base al quale detto provvedimento è stato ottenuto, con contrapposta riconvenzionale dell'opposto per la condanna dell'opponente al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9769 del 18 luglio 2001
«Ne consegue che, nel caso in cui, nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo emesso dal giudice di pace, sia proposta dall'opponente domanda riconvenzionale eccedente i limiti di valore della competenza del predetto giudice, questi è tenuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8814 del 28 giugno 2000
«La competenza dell'ufficio giudiziario, al quale appartiene il giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo, a conoscere della relativa opposizione ha carattere funzionale, e, pertanto, inderogabile, con la conseguenza che, qualora nel giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10984 del 8 ottobre 1992
«Ne consegue che tale competenza non può subire eccezione per ragioni di connessione, e che, quindi, il giudice dell'opposizione, ove l'opponente formuli domanda riconvenzionale eccedente la propria competenza per valore, deve separare le due...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8541 del 28 maggio 2003
«In tema di opposizione a decreto ingiuntivo e nell'ipotesi in cui il giudice abbia dichiarato la propria incompetenza per valore a conoscere la domanda riconvenzionale e, previa separazione della causa di opposizione da quella riconvenzionale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3779 del 2 maggio 1997
«La pronunzia con la quale il giudice dell'opposizione a decreto ingiuntivo dichiari la propria incompetenza per valore in conseguenza di una domanda riconvenzionale dell'opponente, e rimetta l'intera causa al giudice superiore, non si ricollega ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16155 del 8 luglio 2010
«Nel giudizio di opposizione a ingiunzione, mentre integra una consentita "emendatio libelli" la richiesta degli interessi (legali o convenzionali) dovuti per l'inadempimento dell'obbligazione o il maggior danno di cui all'art. 1224, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19290 del 14 settembre 2007
«Con riguardo all'opposizione a decreto ingiuntivo, il fallimento del creditore opposto, nei cui confronti sia stata proposta dall'opponente domanda riconvenzionale, non comporta l'improcedibilità del giudizio di opposizione e la rimessione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4837 del 18 maggio 1994
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo spettano all'opposto tutti i poteri che il codice di rito ricollega alla posizione processuale di convenuto, compreso quello di proporre domanda riconvenzionale, a fondamento della quale può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25393 del 3 dicembre 2009
«In tema di locazione, qualora il conduttore, convenuto in giudizio per la convalida di sfratto per morosità, contesti il fondamento dell'intimazione e proponga a sua volta domanda riconvenzionale, pur chiedendo e ottenendo termine di grazia e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3696 del 9 marzo 2012
«Nel procedimento per convalida di sfratto o finita locazione l'intimato, che non ha l'onere di costituirsi in cancelleria potendosi presentare all'udienza fissata per la convalida anche personalmente, con la memoria integrativa depositata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4241 del 29 giugno 1981
«Nel procedimento sommario di sfratto, la domanda riconvenzionale deve essere spiegata nell'atto di opposizione alla convalida, che costituisce il primo atto difensivo che introduce il giudizio di cognizione e pone fine a quello sommario di sfratto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2658 del 1 giugno 1989
«Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, di cui agli artt. 706 e ss. c.p.c., la domanda riconvenzionale (nella specie, domanda di addebitabilità all'attore della separazione stessa, avanzata dal convenuto nei cui confronti era stata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26173 del 18 giugno 2003
«...di chi, convenuto in un giudizio civile per l'esecuzione specifica di un preliminare di vendita contraffatto, si difenda nel merito, proponendo anche domanda riconvenzionale per chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento dell'attore).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19535 del 17 settembre 2014
«...riconvenzionale di addebito formulata dal ricorrente in primo grado - ostativi al ripristino, tanto più che la dedotta coabitazione era rimasta sfornita di allegazione di fatti probanti e di deduzione di mezzi istruttori idonei a corroborarla).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24150 del 26 novembre 2015
«In tema di collazione ereditaria d'immobili, la pretesa del donatario di dedurre migliorie e spese a norma dell'art. 748 c.c. non integra domanda riconvenzionale, ma semplice eccezione, non ampliando il contenuto del giudizio divisorio, atteso che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11448 del 3 giugno 2015
«In tema di distanze nelle costruzioni, il principio che la soluzione costruttiva - a distanza legale, in aderenza o in appoggio - può essere mutata ove la situazione lo consenta opera incondizionatamente quando la soluzione originaria sia...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 19833 del 19 settembre 2014
«In applicazione del principio della "perpetuatio iurisdictionis" di cui all'art. 5 cod. proc. civ., la proposizione, in via riconvenzionale, da parte del convenuto dinanzi alla sezione specializzata agraria, di una domanda di accertamento della...»