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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6768 del 20 luglio 1994
«Il procedimento per la correzione degli errori materiali di cui agli artt. 287 e seguenti c.p.c. è esperibile per ovviare ai vizi meramente formali derivanti da una divergenza evidente e facilmente rettificabile tra l'ideazione o l'intendimento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7262 del 5 agosto 1994
«Il potere del giudice ordinario di adottare provvedimenti di urgenza ai sensi dell'art. 700 c.p.c. sussiste con limitato riguardo alla tutela in via cautelare di posizioni soggettive devolute alla cognizione del medesimo giudice e pertanto non può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7373 del 11 agosto 1994
«Il giudice di appello, che rigetti il gravame nei suoi aspetti di merito, non può, in mancanza di uno specifico motivo in ordine alla statuizione delle spese processuali, modificare tale statuizione compensando fra le parti le spese di primo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7488 del 24 agosto 1994
«Poiché l'assegno di mantenimento in favore di uno dei coniugi in regime di separazione è dovuto fino al passaggio in giudicato della sentenza che pronuncia il divorzio, deve sempre ritenersi ammissibile — proprio per l'opportunità del simultaneus...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7576 del 29 agosto 1994
«Ad integrare la fattispecie del dolo processuale revocatorio (ex art. 395, n. 1, c.p.c.) è necessaria un'attività intenzionalmente fraudolenta che si sia concretata in artefizi o raggiri subiettivamente diretti ed oggettivamente idonei a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7634 del 3 settembre 1994
«La presunzione di coincidenza delle figure del relatore e dell'estensore della sentenza – posta dall'art. 276 c.p.c. e ribadita dall'art. 119, comma 2, att. c.p.c. – può essere vinta solo dalla dimostrazione, in base alla documentale formulazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7889 del 28 settembre 1994
«La deduzione, in sede di esecuzione forzata degli obblighi di fare, relativa all'assenza di un progetto esecutivo di demolizioni e scavi e della relativa autorizzazione-concessione, traducendosi nella negazione della possibilità di eseguire...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 822 del 21 ottobre 1994
«L'ordinanza emessa in sede di procedimento cautelare, sia prima dell'inizio del giudizio di merito, sia nella pendenza di esso, con la quale il giudice dichiara la propria incompetenza, o rigetta il ricorso per motivi di rito o di merito, o lo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8462 del 17 ottobre 1994
«I contratti stipulati dal custode giudiziario, con o senza l'autorizzazione del giudice, non possono mai pregiudicare in nessun modo il diritto del proprietario a ricevere il bene nella condizione giuridica in cui è stato trasmesso dal suo diretto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8581 del 20 ottobre 1994
«... Ne consegue che allorché lo spogliato o chi abbia subito molestie invochi erroneamente, per l'esecuzione dell'ordine di reintegra o di manutenzione, l'art. 612 c.p.c., spetta al giudice l'esatta qualificazione giuridica dell'azione proposta e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8694 del 22 ottobre 1994
«In ipotesi di pignoramento presso terzi e di mancata o contestata dichiarazione di quest'ultimo, il conseguente giudizio di accertamento del credito del debitore esecutato (art. 548 c.p.c.) è devoluto alla competenza per materia del pretore in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9063 del 4 novembre 1994
«L'azione di nullità del lodo arbitrale prevista dall'art. 829, n. 5, c.p.c. è ammessa solo per errori in procedendo mentre la rivalutazione dei fatti e delle prove è rimessa alla competenza istituzionale degli arbitri che non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 911 del 23 novembre 1994
«Le sentenze delle singole sezioni della Corte di cassazione non sono impugnabili – salve le ipotesi in cui è consentita la revocazione delle sentenze del giudice di legittimità – neanche in base all'art. 374 c.p.c., secondo cui «il primo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9352 del 10 novembre 1994
«Il giudicato sulla giurisdizione può formarsi solo a seguito della statuizione emessa dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, in sede di regolamento preventivo di giurisdizione o di ricorso ordinario per motivi attinenti alla giurisdizione,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9593 del 15 novembre 1994
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale — che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario — è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9594 del 15 novembre 1994
«Qualora il giudice di appello, a norma dell'art. 353 c.p.c., emetta sentenza con la quale afferma la giurisdizione del giudice ordinario, negata in primo grado, e rimette le parti davanti al primo giudice, deve anche provvedere sulle spese, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9928 del 23 novembre 1994
«La mancata assunzione di un mezzo istruttorio si traduce in un vizio di motivazione della sentenza, denunciabile in cassazione ai sensi dell'art. 360, n. 5, c.p.c., quando il vizio stesso emerga dal ragionamento posto a base della decisione (che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9929 del 23 novembre 1994
«In tema di invalidità pensionabile, il consulente tecnico di ufficio non ha l'obbligo di procedere a riscontri strumentali quando l'esame clinico abbia chiaramente escluso l'attuale persistenza della patologia attestata da pregressi accertamenti,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10216 del 27 settembre 1995
«L'art. 9 della L. 14 febbraio 1990, n. 29 – che ha previsto la competenza della sezione specializzata agraria presso il tribunale per tutte le controversie in materia di contratti agrari (ad eccezione di quelle relative al diritto di enfiteusi ed...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10388 del 3 ottobre 1995
«In ipotesi di nullità del giudizio di primo grado, proseguito da quel giudice, che malgrado la costituzione tardiva dell'attore e nella contumacia del convenuto, non abbia ordinato la cancellazione della causa dal ruolo, il giudice d'appello,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10406 del 4 ottobre 1995
«Nel rito del lavoro, il potere del giudice d'appello in tema di ammissione di nuove prove (art. 437 c.p.c.) –che non può sostituire l'onere probatorio incombente sulle parti – può essere esercitato ai fini della decisione della causa; l'omessa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1075 del 28 gennaio 1995
«Il ricorso per cassazione con il quale la parte, senza dolersi della mancanza di un'esauriente e pertinente risposta, ad opera del giudice di secondo grado, alle deduzioni proposte con l'atto di appello, censuri la motivazione della sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1089 del 30 gennaio 1995
«I provvedimenti di urgenza, essendo volti ad impedire che la futura pronuncia del giudice possa risultare pregiudicata dal tempo necessario ad ottenerla, esauriscono la loro funzione con la decisione emessa nel successivo giudizio di merito,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1099 del 30 gennaio 1995
«In tema di opposizione all'esecuzione ed agli atti esecutivi, la qualificazione attribuita alla domanda dell'opponente da parte giudice a quo è determinante ai fini dell'individuazione del mezzo di impugnazione esperibile, senza però precludere al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1115 del 1 febbraio 1995
«Le deliberazioni del Consiglio Nazionale Forense previste dall'art. 1 della Legge 3 agosto 1949 n. 536 integrano un regolamento adottato da un'autorità non statale in forza di un autonomo potere regolamentare che ripete la sua disciplina da leggi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11152 del 27 ottobre 1995
«Anche nel rito del lavoro ed anche per la revocazione cosiddetta ordinaria (art. 395 nn. 4 e 5 c.p.c.) opera il principio secondo cui, al di fuori di tassative ipotesi previste dalla legge, l'impugnazione con unico atto di più sentenze emesse tra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 115 del 4 gennaio 1995
«La questione relativa alla tempestività dell'impugnazione e, quindi, all'accertamento del rispetto dei termini all'uopo stabiliti a pena di decadenza attiene al controllo circa la sussistenza di un presupposto processuale dell'azione. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11736 del 11 novembre 1995
«Nel rito del lavoro, la contestazione in fatto di una circostanza dedotta dal ricorrente in primo grado non costituisce eccezione in senso stretto – che deve essere proposta nel termine di cui all'art. 416 c.p.c. e che si riferisce soltanto alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12009 del 20 novembre 1995
«Il principio per cui, con riguardo alle prestazioni di un socio di società cooperativa di produzione e lavoro rese conformemente alle previsioni del patto sociale ed in correlazione con le finalità istituzionali della società, non è configurabile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12061 del 22 novembre 1995
«Nel rito del lavoro, la lettura in udienza del dispositivo della sentenza, costituente un adempimento distinto e successivo rispetto alla deliberazione della decisione, deve essere compiuta, se il giudice è collegiale, alla contestuale presenza di...»