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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8734 del 9 aprile 2009
«La decisione giudiziale riguardante la ripartizione della pensione di reversibilità tra l'ex coniuge divorziato e il coniuge superstite al momento del decesso deve essere resa, ai sensi dell'art. 9 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8094 del 4 novembre 1987
«In caso di appello proposto dall'ente erogatore della pensione avverso la sentenza che riconosce al coniuge divorziato il diritto alla pensione di reversibilità, ai sensi dell'art. 13 della L. n. 74 del 1987, riveste carattere di impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2725 del 9 marzo 1995
«È improponibile la domanda di divorzio che, fondata sulla pronuncia di separazione giudiziale (o sulla separazione consensuale) dei coniugi, sia proposta prima del passaggio in giudicato della sentenza di separazione (o della omologazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8088 del 4 novembre 1987
«Al fine della proponibilità della domanda di divorzio, che venga fondata su sentenza di separazione giudiziale ovvero su omologazione di separazione consensuale, e per il caso in cui vi sia stato in precedenza un altro procedimento di separazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6372 del 16 dicembre 1985
«Al fine della proponibilità della domanda di divorzio, a norma dell'art. 3 n. 2 lett. b) della L. 1 dicembre 1970, n. 898, acquistano rilevanza autonoma ed indipendente ciascuna delle situazioni contemplate da detta norma, e cioè la separazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26365 del 7 dicembre 2011
«Nel giudizio di cessazione degli effetti civili del matrimonio, è necessario il ministero di un difensore ai sensi dell'art. 82, terzo comma, c.p.c., trattandosi di procedura camerale che risolve una controversia su diritti soggettivi e di natura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3169 del 28 settembre 1976
«Nel giudizio di divorzio, il tentativo di conciliazione delle parti, mediante audizione separata delle stesse, configura un atto necessario per l'indagine sull'irreversibilità della frattura spirituale e materiale fra i coniugi, e, quindi, sul...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9882 del 28 aprile 2006
«Nel processo di divorzio non trovano applicazione gli artt. 183 e 190 c.p.c., venendo in rilievo la disciplina speciale di cui all'art. 4 della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (come modificato dall'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74) volta ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4930 del 11 agosto 1988
«Anche prima dell'entrata in vigore della L. 6 marzo 1987, n. 74, che all'art. 8 ha esteso l'applicabilità dell'art. 189 disp. att. c.p.c. e, quindi, ha attribuito la natura di titolo esecutivo all'ordinanza con cui il presidente del tribunale, ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10803 del 29 ottobre 1998
«Nel procedimento di divorzio fra coniugi con figli minori o incapaci, a norma degli artt. 4 e 5 L. n. 898 del 1970 (come novellati dalla L. n. 74 del 1987), il pubblico ministero è litisconsorte necessario in concorrenza con le parti private ed è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10055 del 25 giugno 2003
«Il passaggio in giudicato della sentenza dichiarativa della efficacia, nell'ordinamento dello Stato, della pronuncia ecclesiastica di nullità del matrimonio concordatario, determinando il venir meno del vincolo coniugale, travolge ogni ulteriore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11838 del 5 agosto 2003
«L'art. 4, n. 9 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo introdotto dall'art. 8 della L. 6 marzo 1987, n. 74, il quale prevede, al fine di una sollecita definizione dello status dei coniugi, anche senza istanza di parte, la pronuncia di sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1314 del 20 febbraio 1996
«L'art. 4, comma 9, L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo introdotto dall'art. 8 della L. 6 marzo 1987, n. 74 — il quale prevede, anche senza istanza di parte, la pronuncia di sentenza non definitiva di divorzio, nel caso in cui il processo debba...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3596 del 16 aprile 1996
«Nel giudizio diretto allo scioglimento (o alla cessazione degli effetti civili) del matrimonio, il tribunale, ancorché le parti, nell'udienza di comparizione davanti al giudice istruttore, abbiano chiesto fissarsi udienza di spedizione della causa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23567 del 17 dicembre 2004
«L'art. 4, nono comma, della legge 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo introdotto dall'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74, — il quale prevede, anche senza istanza di parte, la pronuncia di sentenza non definitiva di divorzio, nel caso in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15157 del 18 luglio 2005
«La disposizione di cui all'art. 4, nono comma, della legge 1 dicembre 1970, n. 898, nella formulazione introdotta dall'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74, in tema di procedimento di divorzio, secondo la quale, a fini acceleratori della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6343 del 21 marzo 2011
«La parte che impugni, al fine di ottenerne la declaratoria di nullità, la sentenza non definitiva di divorzio per la mancata concessione dei termini di cui all'art. 183, sesto comma, cod. proc. civ. - applicabili anche a tale procedimento, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10763 del 14 ottobre 1995
«Al fine dell'accoglimento della domanda congiunta di divorzio, ai sensi dell'art. 4 tredicesimo comma della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (nel testo fissato dall'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74), la «verifica» dei presupposti del divorzio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18973 del 8 agosto 2013
«Nel giudizio di appello avverso la sentenza di divorzio, cui si applica il rito camerale, tra la data di notificazione del ricorso e del decreto e quella dell'udienza di comparizione non devono necessariamente intercorrere i termini di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1916 del 19 febbraio 2000
«Nel giudizio di appello avverso la sentenza dichiarativa dello scioglimento degli effetti civili del matrimonio (che va deciso, ex art. 8, L. n. 74/1987, «in camera di consiglio»), tra la data di notificazione del ricorso e del decreto e quella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21161 del 13 ottobre 2011
«Nel procedimento d'impugnazione delle sentenze di cessazione degli effetti civili del matrimonio, il giudizio di appello è soggetto al rito camerale, onde l'impugnazione va proposta con ricorso e non con atto di citazione, che resta peraltro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8287 del 21 agosto 1998
«In tema di impugnazione della sentenza di scioglimento del matrimonio, l'art. 4 dodicesimo comma L. n. 898 del 1970 (come modificato dall'art. 8 L. n. 74 del 1987), secondo il quale l'appello è deciso in camera di consiglio, va interpretato nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10942 del 7 novembre 1997
«Il gravame contro la sentenza di divorzio, dopo l'entrata in vigore delle modifiche all'art. 4 L. 1 dicembre 1970, n. 898, apportate dalla L. 6 marzo 1987, n. 74, è soggetto al rito camerale e si propone mediante ricorso da depositarsi presso la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23907 del 11 novembre 2009
«L'inammissibilità dell'appello avverso la sentenza di scioglimento degli effetti civili del matrimonio, conseguente al mancato deposito del ricorso in cancelleria nel termine di trenta giorni dalla notifica della sentenza, è correlata alla tutela...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5259 del 7 maggio 1993
«Con riguardo a sentenza di divorzio, resa dal tribunale anteriormente all'entrata in vigore della L. 6 marzo 1987, n. 74, l'appello, ai sensi della disposizione transitoria dell'art. 23, terzo comma di detta legge, è regolato dalla disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4395 del 19 aprile 1995
«L'appello contro la sentenza che abbia pronunciato congiuntamente su cause di cui all'art. 4, comma dodicesimo, L. 1 dicembre 1970, n. 898 (come modificato dall'art. 3 della L. 6 marzo 1987, n. 74), soggette al rito camerale, e su altre domande...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11319 del 27 maggio 2005
«Nel giudizio di divorzio in appello — che si svolge secondo il rito camerale, ai sensi dell'art. 4, dodicesimo comma, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (nel testo sostituito ad opera dell'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74) — l'acquisizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16801 del 17 luglio 2009
«Avverso la sentenza dichiarativa della cessazione degli effetti civili del matrimonio, intervenuta successivamente alla morte di una delle parti, è ammissibile l'appello della parte superstite, al fine di ottenere una pronuncia di cessazione della...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 8874 del 11 aprile 2013
«La pronuncia sulla cessazione degli effetti civili del matrimonio religioso integra un capo autonomo della sentenza che, in difetto d'impugnazione, passa in giudicato anche in pendenza di gravame contro le statuizioni sull'attribuzione e sulla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5664 del 19 giugno 1996
«Quando oggetto della controversia sia lo scioglimento del matrimonio per divorzio, la morte di uno dei coniugi, sopravvenuta dopo la notificazione della sentenza di primo grado e durante la decorrenza del termine di cui all'art. 325 c.p.c., non dà...»