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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11545 del 23 marzo 2012
«Integra il reato di esercizio abusivo di una professione (art. 348 c.p.), il compimento senza titolo di atti che, pur non attribuiti singolarmente in via esclusiva a una determinata professione, siano univocamente individuati come di competenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43328 del 24 novembre 2011
«L'esercizio abusivo della professione è un reato solo eventualmente abituale, in quanto lo stesso può essere integrato dal compimento anche di un solo atto tipico o proprio della professione. Ne consegue che per tale tipo di reati - i quali, per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17893 del 29 aprile 2009
«Risponde, a titolo di concorso,del delitto di esercizio abusivo di una professione, chiunque consenta o agevoli lo svolgimento da parte di persona non autorizzata di un'attività professionale, per la quale sia richiesta una speciale abilitazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42790 del 20 novembre 2007
«Per integrare il reato di esercizio abusivo della professione, è sufficiente il compimento anche di un solo atto tipico o proprio della professione. (In applicazione di tale principio, la Corte ha annullato con rinvio la sentenza con la quale — in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3627 del 31 gennaio 2007
«Il reato di esercizio abusivo della professione è posto a tutela dell'esercizio delle cosiddette professioni protette, per le quali è necessaria una speciale abilitazione dello Stato e l'iscrizione in uno specifico albo, sicché non integra la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26829 del 29 luglio 2006
«Ai fini dell'integrazione del reato di esercizio abusivo della professione, il compimento di atti strumentalmente connessi agli atti tipici della professione non assume rilievo in assenza dei caratteri della continuità e della professionalità....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49 del 8 gennaio 2003
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 348 c.p. (abusivo esercizio di una professione), sono atti rilevanti non solo quelli riservati, in via esclusiva, a soggetti dotati di speciale abilitazione, c.d. atti tipici della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12890 del 7 dicembre 2000
«In tema di esercizio abusivo di una professione difetta l'elemento oggettivo del reato quando l'attività posta in essere dall'agente non abbia assunto rilevanza esterna e non sia caratterizzata dalla tipicità degli atti compiuti, riferibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1751 del 16 gennaio 2003
«In tema di successione di norme penali nel tempo, qualora trattisi di norme penali «in bianco» (fra le quali rientra l'art. 348 c.p., che punisce l'esercizio abusivo di professioni richiedenti una speciale abilitazione dello Stato), la disciplina...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1632 del 21 febbraio 1997
«L'art. 348 c.p., che punisce il reato di abusivo esercizio di una professione, ha natura di norma penale in bianco, in quanto presuppone l'esistenza di altre disposizioni, integrative del precetto penale, che definiscono l'area oltre la quale non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9089 del 25 agosto 1995
«L'art. 348 c.p. (abusivo esercizio di una professione), è norma penale in bianco, che presuppone l'esistenza di norme giuridiche diverse, qualificanti una determinata attività professionale, le quali prescrivono una speciale abilitazione dello...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10816 del 21 ottobre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di esercizio abusivo di una professione, non rileva — considerata l'indisponibilità dell'interesse protetto dalla norma incriminatrice — l'assenza di scopo di lucro nell'autore o il movente di carattere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35101 del 4 settembre 2003
«Non è configurabile il reato di abusivo esercizio della professione medica nella condotta dell'optometrista che abbia effettuato una correzione prismatica, in quanto si tratta di un'attività consistente nella semplice misurazione della potenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9725 del 28 febbraio 2013
«Integra il reato di esercizio abusivo della professione l'attività di colui che curi la gestione dei servizi e degli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale (nella specie, occupandosi in particolare della compilazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28642 del 18 luglio 2007
«Integra il reato di esercizio abusivo della professione medica l'espletamento, da parte di tecnico di settore addetto alla camera mortuaria, di operazioni di dissezione senza la presenza del sanitario.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49116 del 22 dicembre 2003
«In tema di reato di abusivo esercizio di una professione, di cui all'art. 348 c.p., l'iscrizione all'albo dei medici abilita il medico chirurgo allo svolgimento non solo delle attività professionali sanitarie principali, ma anche di quelle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2076 del 19 luglio 1996
«L'attività di tatuaggio non è allo stato disciplinata da alcuna norma specifica né la stessa è riconducibile alle attività proprie della professione sanitaria: pertanto con riguardo alla medesima non è configurabile il reato di abusivo esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24622 del 30 giugno 2010
«Non integra il delitto di abusivo esercizio di una professione - a seguito delle modifiche normative apportate dal D.L.vo 8 luglio 2003, n. 277 (relativo all'attuazione della Direttiva 2001/19/CE) alla legge n. 409/1985 (istitutiva della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16527 del 24 aprile 2007
«Solo ai medici abilitati e agli igienisti dentali sono riservate le operazioni di detartrasi, con la conseguenza che commette il reato di cui all'art. 348 c.p. l'assistente di poltrona di uno studio dentistico che esegua tali attività.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33706 del 14 settembre 2005
«La disposizione di cui all'art. 1, comma secondo lett. a), del Trattato tra l'Italia e gli Stati Uniti d'America firmato il 2 febbraio 1948 (che consente ai cittadini dei due Stati di svolgere attività professionali nei territori delle Parti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5672 del 13 giugno 1997
«In tema di abusivo esercizio di una professione, l'art. 7 della L. 24 luglio 1985, n. 409, istitutiva della professione sanitaria di odontoiatria, prevede, in attuazione del diritto di stabilimento di cui all'art. 52 del Trattato CEE, e in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11929 del 12 dicembre 1992
«Commette il reato di abusivo esercizio della professione di dentista l'odontotecnico che svolga attività riservata al medico nei confronti di pazienti che si rivolgono a lui, in quanto, in virtù dell'art. 11, R.D. 31 maggio 1928, n. 1334 — norma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13124 del 2 aprile 2001
«Non integra l'elemento oggettivo del reato di esercizio abusivo di una professione (art. 348 c.p.), la compilazione delle denunce dei redditi e dell'Iva, atteso che queste attività non rientrano tra quelle riservate ai dottori commercialisti, e ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 904 del 27 gennaio 2000
«Non dà luogo alla configurabilità del reato di cui all'art. 348 c.p. la condotta di chi, senza essere iscritto all'albo dei dottori commercialisti o a quello dei ragionieri e periti commerciali, provveda alla redazione di bilanci di società...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21424 del 15 maggio 2003
«Concorre nel reato di abusivo esercizio di una professione, previsto dall'art. 348 c.p., il geometra che si sia limitato a sottoscrivere un progetto edilizio interamente elaborato da soggetto privo di abilitazione, rendendo in questo modo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6841 del 1 giugno 1999
«Risponde del reato di cui all'art. 348 c.p. il geometra non abilitato all'esercizio della professione il quale abbia abusivamente redatto degli elaborati tecnici richiedenti la detta abilitazione, pur quando tali elaborati siano stati poi fatti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1147 del 1 febbraio 1996
«Risponde del reato di esercizio abusivo della professione il geometra che procede alla progettazione e alla direzione dei lavori di un edificio con strutture di cemento armato che non sia di modeste dimensioni anche se il progetto è controfirmato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1545 del 14 febbraio 1995
«Commette il reato di abusivo esercizio di una professione (art. 348 c.p.) il geometra che procede al restauro conservativo di un edificio sottoposto a vincolo ai sensi delle leggi che tutelano l'antichità e le belle arti; tale intervento, infatti,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6887 del 19 febbraio 2007
«Integra il reato di esercizio abusivo della professione di consulente del lavoro, riservata dalla legge 2 novembre 1979, n. 12 agli iscritti nell'apposito albo, l'attività di colui che non munito di abilitazione professionale provvede, con...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5385 del 10 febbraio 2010
«Il reato di violazione di sigilli è configurabile anche nel caso in cui i sigilli siano stati apposti esclusivamente per impedire l'uso illegittimo della cosa, perchè questa finalità deve ritenersi compresa in quella, menzionata nell'art. 349...»