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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3176 del 25 febbraio 1977
«L'assegnazione della somma che, ai sensi dell'art. 24 L. 24 dicembre 1969, n. 990, può essere concessa nel corso del giudizio di primo grado all'avente diritto al risarcimento del danno da sinistro stradale è limitata ad una sola volta e non può,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5776 del 9 giugno 1982
«L'assegnazione della somma concedibile nel corso del giudizio di primo grado al danneggiato da sinistro stradale ex art. 24, legge 24 dicembre 1969, n. 990, può concorrere con la provvisionale di cui all'ultima parte del secondo comma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1928 del 10 marzo 1989
«In tema di interessi civili, la disposizione di cui all'art. 24, L. 24 dicembre 1969, n. 990, in forza della quale, nel corso del giudizio di primo grado, relativo a reato di danno alle persone connesso alla circolazione di autoveicoli per i quali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4368 del 9 aprile 1992
«L'estinzione del giudizio civile per effetto della costituzione di parte civile nel processo penale ed il conseguente trasferimento in tale sede dell'azione civile, ai sensi dell'art. 24 c.p.c. (previgente), non è rilevabile di ufficio ma deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1781 del 8 febbraio 1980
«La provvisionale prevista dall'art. 24 legge 24 dicembre 1969 n. 990, può essere concessa dal giudice di appello anche in mancanza di espresso motivo di impugnazione o quando la relativa istanza sia proposta per la prima volta nel corso del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4038 del 30 aprile 1981
«L'avvenuta assegnazione provvisoria al danneggiato di una somma di danaro, così come prevista dall'art. 24 L. 24 dicembre 1969, n. 990, non impedisce al giudice, che abbia raggiunto, in base agli elementi raccolti nel dibattimento, un giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6072 del 18 aprile 2012
«In tema di esecuzione forzata, allorché l'esecuzione sia iniziata in base a titolo esecutivo giudiziale non definitivo, cui segua la pronunzia, nello sviluppo dello stesso processo in cui il primo si è formato, di altro titolo, il quale modifichi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8375 del 27 luglio 1993
«Non è ricorribile per cassazione ai sensi dell'art. 111 della Costituzione l'ordinanza con la quale il giudice istruttore ordina alla società di assicurazione, convenuta in giudizio ai sensi dell'art. 18, L. 24 dicembre 1969, n. 990, il deposito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8154 del 18 agosto 1998
«In tema di disciplina dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli ed in relazione agli illeciti amministrativi previsti, con riferimento ai sinistri con soli danni a cose, a carico degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7364 del 8 agosto 1997
«Non viola alcuna norma di legge (né tantomeno alcun principio fondamentale della materia) il giudice conciliatore che pronunci sentenza di condanna nei confronti di una compagnia di assicurazione, evidenziando la colpa grave in cui quest'ultima...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 13549 del 15 settembre 2003
«Nella nozione di danneggiato dalla circolazione di veicolo o natante soggetti all'obbligo assicurativo, in relazione al quale l'art. 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 prevede l'azione diretta contro l'assicuratore, vanno incluse non soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11100 del 21 ottobre 1991
«Al datore di lavoro, che abbia risentito pregiudizio a causa della invalidità temporanea del dipendente coinvolto in incidente stradale, spetta l'azione diretta contro l'assicuratore, ai sensi dell'art. 18 della L. 24 dicembre 1969, n. 990,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18053 del 26 novembre 2003
«Anche nei giudizi decisi secondo equità dal giudice di pace, il giudizio sulla sussistenza o meno della legittimazione passiva precede, e non segue, l'individuazione della norma applicabile al caso concreto, in quanto anche in questo caso il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18242 del 3 luglio 2008
«Nel caso in cui la vittima di un sinistro stradale convenga cumulativamente in giudizio l'assicuratore del responsabile, il proprietario ed il conducente del veicolo, quest'ultimo non è un litisconsorte necessario, e la domanda eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13514 del 8 giugno 2007
«In tema di scontro fra veicoli, la relazione fra le controversie che due soggetti, rimasti danneggiati nella qualità di proprietari dei veicoli coinvolti e, quindi, di responsabili ai sensi dell'art. 2054, terzo comma, c.c. (come nella specie: ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23870 del 8 novembre 2006
«La mancata indicazione nell'epigrafe dell'atto di appello della qualità nella quale l'appellato è chiamato in giudizio (nella specie trattavasi dell'appello nei riguardi di compagnia assicuratrice senza specificazione della sua qualità di soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2069 del 4 maggio 1989
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per i danni derivati dalla circolazione stradale, ove in sede penale l'assicuratore sia stato condannato a risarcire l'intero danno, senza limiti, con pronuncia irrevocabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9634 del 19 agosto 1992
«Nel giudizio sulla responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti dei quali è obbligatoria l'assicurazione, il giudice non può condannare l'assicuratore a risarcire il danno al danneggiato oltre i limiti del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 477 del 15 gennaio 2003
«In materia di r.c.a., la domanda dell'assicurato di essere tenuto indenne anche oltre il limite massimale di polizza, per mala gestio dell'assicuratore, deve essere espressamente formulata, non potendo ritenersi implicita nella chiamata in causa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21661 del 13 ottobre 2009
«Nel giudizio promosso per il risarcimento dei danni conseguenti al contenuto diffamatorio di una trasmissione televisiva e, più in generale, di quelli derivanti dal pregiudizio dei diritti della personalità recati da mezzi di comunicazione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11974 del 18 novembre 1995
«Quando l'obbligazione dedotta in giudizio è il compenso dovuto al professionista (nella specie avvocato), per la determinazione del forum contractus facoltativo, ai sensi dell'art. 20 c.p.c., deve farsi riferimento al luogo in cui il contratto è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6740 del 16 maggio 2001
«Il forum destinatae solutionis di cui alla seconda ipotesi dell'art. 20 c.p.c. (giudice del luogo in cui deve essere eseguita l'obbligazione dedotta in giudizio) non è invocabile quale foro facoltativo in deroga di quelli di cui agli artt. 18 e 19...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5832 del 14 giugno 1999
«Per stabilire il foro competente, ai sensi dell'art. 20 c.p.c., a decidere una domanda di risoluzione per inadempimento di contratto, occorre aver riguardo al luogo ove doveva esser adempiuta l'originaria obbligazione di cui in giudizio si deduce...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4541 del 26 agosto 1985
«In tema di competenza territoriale, l'azione volta alla risoluzione di un contratto ha natura personale e va proposta a norma dell'art. 20 c.p.c., riguardando diritti di obbligazione radicati nel negozio oggetto del giudizio, senza assumere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4973 del 19 luglio 1983
«Agli effetti dell'art. 20 c.p.c., nel caso in cui venga proposta domanda di risoluzione del contratto per inadempimento, per obbligazione dedotta in giudizio deve intendersi l'obbligazione originaria rimasta inadempiuta, e non già quella derivata,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12764 del 26 settembre 2000
«L'applicazione della disposizione dell'art. 19, primo comma, della legge n. 990 del 1969 — secondo il quale il risarcimento dei danni da circolazione stradale è posto a carico del Fondo di garanzia per le vittime della strada, tra l'altro, quando...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13268 del 26 luglio 2012
«La regola generale, secondo cui l'eccezione di incompetenza per territorio derogabile si ha per non proposta, se non accompagnata dall'indicazione di tutti i fori concorrenti, subisce deroghe quando sia convenuta una P.A. in un giudizio in materia...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 2265 del 16 febbraio 2012
«Nelle cause in cui sia parte un'amministrazione dello Stato, qualora l'obbligazione dedotta in giudizio abbia origine da un fatto illecito, ai fini dell'individuazione del giudice competente per territorio, ai sensi degli artt. 6 r.d. 30 ottobre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 30035 del 29 dicembre 2011
«Le particolari disposizioni in materia di foro erariale (artt. 25 c.p.c. e 6, 10 r.d. 30 ottobre 1933, n. 1611) e di notifica degli atti introduttivi del giudizio presso gli uffici periferici dell'Avvocatura dello Stato (art. 11 del citato regio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13796 del 22 luglio 2004
«In caso di cumulo soggettivo, nelle cause nelle quali è parte un'amministrazione dello Stato, la prevalenza del foro erariale comporta che la competenza territoriale si determina applicando i soli criteri di collegamento operanti per la domanda in...»