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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12242 del 6 giugno 2011
«Pertanto, l'opponibilità dell'acquisto di un immobile nei confronti dell'erede del venditore si sottrae, oltre che alle regole dell'art. 2704 c.c. in tema di certezza della data della scrittura privata, anche alle disposizioni dell'art. 2644 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7844 del 15 luglio 1993
«La causa o ragione del negozio si identifica con la funzione economico-sociale dell'atto di autonomia privata nella sintesi dei suoi elementi essenziali e l'accertamento da parte del giudice di merito degli elementi costitutivi del negozio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8573 del 23 agosto 1990
«La trasformazione del rapporto di lavoro privatistico in rapporto di pubblico impiego, sopravvenuta (nella specie, per effetto della L. 24 dicembre 1979, n. 653) all'instaurazione del giudizio, non è idonea, stante il principio della perpetuatio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10815 del 8 giugno 2004
«...minorata libertà di contrattazione, ma anche sul suo patrimonio sì da determinare, in rapporto di causa ed effetto, una situazione di lesione ingiusta del medesimo in conseguenza della sproporzione tra la prestazione eseguita e quella ottenuta.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6490 del 27 luglio 1987
«La violenza, perché assurga a causa di invalidità del contratto, anche quando consista nella minaccia di far valere un diritto, deve intervenire in un momento anteriore al negozio e concretarsi nella minaccia attuale di un male futuro, dipendente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4378 del 20 dicembre 1974
«Il metus ab intrinseco, derivante dalla paura ispirata da uno stato di fatto oggettivo, non può essere causa invalidante di un negozio giuridico, occorrendo invece, a tal fine, che il timore provenga dall'esterno, ad opera di un soggetto che usi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11791 del 6 agosto 2002
«Ne consegue che non contrasta con il divieto di derogabilità a svantaggio dell'agente, stabilito dal penultimo comma dell'art. 1751 c.c., l'applicazione della normativa collettiva, in base alla quale l'indennità di scioglimento del contratto va...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4056 del 19 febbraio 2008
«A seguito della sentenza, della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, 23 marzo 2006, in causa C465/04, interpretativa degli artt. 17 e 19 della direttiva 86/653, ai fini della quantificazione dell'indennità di cessazione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3380 del 12 febbraio 2008
«In tema di domanda di rivendica, proposta da una cassa di previdenza degli agenti verso la compagnia assicuratrice in liquidazione coatta amministrativa, per la restituzione delle somme dei conti individuali riferibili agli agenti e costituenti il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19351 del 18 settembre 2007
«Il contratto collettivo, senza predeterminazione di un termine di efficacia, non può vincolare per sempre tutte le parti contraenti, perché finirebbe in tal caso per vanificarsi la causa e la funzione sociale della contrattazione collettiva, la...»