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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 145 del 12 gennaio 1988
«Al fine del mutamento del titolo della separazione, da consensuale in giudiziale, con addebito ad uno dei coniugi, non è, rilevante. la sopravvenuta procreazione di un figlio naturale, ove ricollegabile ad una relazione adulterina già in atto e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14840 del 27 giugno 2006
«In materia di affidamento dei figli minori, il giudice della separazione e del divorzio deve attenersi al criterio fondamentale - posto, per la separazione, nell'art. 155, primo comma, c.c. e, per il divorzio, dall'art. 6 della legge 1 dicembre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5714 del 19 aprile 2002
«In materia di affidamento dei figli minori il giudice della separazione e del divorzio deve attenersi al criterio fondamentale — posto per la separazione, dal legislatore della riforma del diritto di famiglia, nell'art. 155 comma primo c.c. (che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4936 del 4 maggio 1991
«L'affidamento alternato dei figli minori, che è espressamente previsto per il divorzio dall'art. 6 secondo comma della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (nel testo introdotto dall'art. 11 della L. 6 marzo 1987, n. 74), e che può essere disposto anche dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2817 del 16 marzo 1991
«In materia di affidamento di figli di genitori separati — nella quale il giudice deve attenersi al criterio fondamentale, posto dall'art. 155, comma primo, c.c., dell'interesse esclusivo della prole, privilegiando quel genitore che appare il più...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8109 del 9 agosto 1990
«Con i provvedimenti riguardanti il figlio minore, il giudice della separazione dei coniugi deve assicurare, in difetto di specifiche situazioni ostative, il mantenimento dei rapporti fra il figlio medesimo ed il genitore non affidatario, nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18613 del 7 luglio 2008
«Nella determinazione dell'assegno di mantenimento, deve tenersi conto del tenore di vita "normalmente" godibile in base ai redditi percepiti dalla coppia, e, pertanto, colui al quale è riconosciuto il diritto a tale assegno, potrà chiedere, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25618 del 7 dicembre 2007
«La durata del matrimonio ed il contributo apportato da un coniuge alla formazione del patrimonio dell'altro coniuge sono elementi valutabili al fine di stabilire l'importo dell'assegno di mantenimento.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15862 del 7 luglio 2009
«Il criterio identificativo dei crediti il cui soddisfacimento può essere realizzato in via esecutiva sui beni conferiti nel fondo patrimoniale va ricercato non già nella natura delle obbligazioni (legale o contrattuale), ma nella relazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5115 del 3 aprile 2003
«Il riconoscimento del figlio naturale minore infrasedicenne, già riconosciuto da un genitore, è diritto soggettivo primario dell'altro genitore, costituzionalmente garantito dall'art. 30 Cost.: in quanto tale, esso non si pone in termini di...»