AUTORE:
Irina Dmitrijeva
ANNO ACCADEMICO: 2024
TIPOLOGIA: Laurea liv. I
ATENEO: Università degli Studi di Teramo
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Questa tesi esplora il complesso rapporto tra l'intelligenza artificiale (IA) e la tutela dei diritti umani, esaminando le sfide etiche, legali e sociali poste dall'implementazione crescente di sistemi di IA in vari ambiti della vita quotidiana.
L'analisi è articolata in tre capitoli principali.
Nel primo capitolo, viene tracciata l'evoluzione storica dell'IA, delineando le tappe principali dello sviluppo tecnologico e le diverse visioni teoriche che hanno contribuito alla sua crescita. Si evidenzia come la mancanza di una definizione univoca di intelligenza abbia complicato l'elaborazione di criteri per valutare i progressi nel campo dell'IA.
Il secondo capitolo si concentra sulle implicazioni dell'IA per i diritti umani, con particolare attenzione alla protezione dei dati personali. Viene esaminato l'approccio del legislatore europeo alla data protection e i principi applicabili all'IA, come la qualità dei dati e la finalità del trattamento. Inoltre, si discutono le sfide legate alla gestione dei big data e alla necessità di bilanciare innovazione tecnologica e tutela dei diritti individuali.
Il terzo capitolo affronta l'impatto dell'IA sul mondo del lavoro, analizzando come i processi di selezione, organizzazione e sviluppo del personale siano trasformati dalle tecnologie digitali. Si discutono i rischi di "bias algoritmico" e le implicazioni etiche della progettazione e dell'uso degli algoritmi nel reclutamento. Viene sottolineata l'importanza di adottare approcci etici e trasparenti per garantire equità e inclusione.
In conclusione, la tesi sottolinea la necessità di un quadro normativo equilibrato che contempli la protezione dei diritti umani senza soffocare lo sviluppo tecnologico.
Si propone un approfondimento sulle possibili innovazioni normative e interpretative per affrontare le sfide future poste dall'IA, inclusa la riflessione sui "diritti della macchina" in un contesto di crescente autonomia delle intelligenze artificiali.
L'analisi è articolata in tre capitoli principali.
Nel primo capitolo, viene tracciata l'evoluzione storica dell'IA, delineando le tappe principali dello sviluppo tecnologico e le diverse visioni teoriche che hanno contribuito alla sua crescita. Si evidenzia come la mancanza di una definizione univoca di intelligenza abbia complicato l'elaborazione di criteri per valutare i progressi nel campo dell'IA.
Il secondo capitolo si concentra sulle implicazioni dell'IA per i diritti umani, con particolare attenzione alla protezione dei dati personali. Viene esaminato l'approccio del legislatore europeo alla data protection e i principi applicabili all'IA, come la qualità dei dati e la finalità del trattamento. Inoltre, si discutono le sfide legate alla gestione dei big data e alla necessità di bilanciare innovazione tecnologica e tutela dei diritti individuali.
Il terzo capitolo affronta l'impatto dell'IA sul mondo del lavoro, analizzando come i processi di selezione, organizzazione e sviluppo del personale siano trasformati dalle tecnologie digitali. Si discutono i rischi di "bias algoritmico" e le implicazioni etiche della progettazione e dell'uso degli algoritmi nel reclutamento. Viene sottolineata l'importanza di adottare approcci etici e trasparenti per garantire equità e inclusione.
In conclusione, la tesi sottolinea la necessità di un quadro normativo equilibrato che contempli la protezione dei diritti umani senza soffocare lo sviluppo tecnologico.
Si propone un approfondimento sulle possibili innovazioni normative e interpretative per affrontare le sfide future poste dall'IA, inclusa la riflessione sui "diritti della macchina" in un contesto di crescente autonomia delle intelligenze artificiali.