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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33872 del 9 ottobre 2006
«Il ricorso per cassazione per errore di fatto, ex art. 625 bis c.p.p., essendo un mezzo di impugnazione straordinario, consente la rescissione della decisione definitiva solo nel caso di accoglimento. Nei casi, invece, di rigetto o inammissibilità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30373 del 13 settembre 2006
«In tema di ricorso straordinario, l'art. 625 bis c.p.p. prevede che tale impugnazione è ammessa solo « a favore del condannato» Tale espressione deve essere intesa nel senso che una persona è legittimata a proporre l'impugnazione straordinaria...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16954 del 17 maggio 2006
«Costituisce errore di fatto, rilevante a norma dell'art. 625 bis c.p.p., la svista in cui sia incorsa la Corte di cassazione nella lettura degli atti interni al giudizio, che ha portato a dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15137 del 3 maggio 2006
«In tema di ricorso straordinario, l'omesso esame di un motivo di ricorso per cassazione non dà luogo ad errore di fatto rilevante a norma dell'art. 625 bis c.p.p., allorché, pur in mancanza di espressa disamina, il motivo proposto debba...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7660 del 3 marzo 2006
«Nel caso in cui venga dedotto un mero errore materiale rilevabile di ufficio ex art. 625 bis c.p.p., ed emendabile con la procedura di cui all'art. 130 c.p.p., non è necessaria una procura speciale del difensore per proporre il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6378 del 20 febbraio 2006
«In tema di impugnazioni, qualora la Corte di cassazione abbia dichiarato la inammissibilità del ricorso presentato dal difensore senza verificare che il termine per impugnare sia decorso anche per l'imputato e conseguentemente, sul ricorso da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34156 del 10 agosto 2004
«L'errore di fatto verificatosi nel giudizio di legittimità ed oggetto del rimedio previsto dall'art. 625 bis c.p.p. consiste in un errore percettivo causato da una svista o da un equivoco e postula inderogabilmente che lo sviamento della volontà...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24666 del 31 maggio 2004
«È inammissibile, per decorso limiti temporali, il ricorso straordinario reiterato personalmente dall'imputato avverso la stessa sentenza, già oggetto di ricorso straordinario proposto dal difensore dichiarato inammissibile. (Tale principio è stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20135 del 29 aprile 2004
«Qualora la Corte di cassazione definisca (nella specie dichiarandolo inammissibile) il ricorso proposto dall'imputato deceduto nelle more della fissazione dell'udienza, la decisione non è affetta da errore materiale, suscettibile di rimedio ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34247 del 13 agosto 2003
«L'omesso esame di un motivo di ricorso per cassazione non dà luogo ad errore di fatto, rilevante a norma dell'art. 625 bis c.p.p., qualora le censure in esso formulate risultino comunque implicitamente valutate in conseguenza della disamina di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24169 del 3 giugno 2003
«È inammissibile il ricorso straordinario per errore di fatto, ex art. 625 bis c.p.p., con il quale si prospetti — sotto le apparenze di una censura rivolta avverso la sentenza della Corte di cassazione — la critica per un asserito travisamento del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14894 del 31 marzo 2003
«Con il ricorso straordinario previsto dall'art. 625 bis c.p.p. non possono essere fatti valere errori materiali o di fatto che non siano verificati nell'attività propria della Corte di cassazione. (Nel caso di specie, la Corte ha dichiarato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12893 del 20 marzo 2003
«È inammissibile il ricorso straordinario per errore di fatto con il quale si deduca non un vizio determinato da inesatta percezione della realtà nella quale sia incorsa la Corte di cassazione in sua precedente decisione, bensì un preteso errore di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12720 del 18 marzo 2003
«Alla proposizione del ricorso straordinario per errore di fatto contenuto in provvedimento della Corte di cassazione è legittimato anche il soggetto che per effetto di esso risulti condannato solo agli effetti civili.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3201 del 23 gennaio 2003
«La procedura prevista dall'art. 625 bis c.p.p. (ricorso straordinario per errore materiale o di fatto) consente la correzione dei provvedimenti pronunciati dalla Corte di cassazione solo se detta correzione debba intervenire a favore del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35240 del 21 ottobre 2002
«Il ricorso straordinario per errore materiale o di fatto, previsto dall'art. 625 bis c.p.p., è ammesso soltanto «a favore del condannato» e, pertanto, può essere proposto soltanto avverso le decisioni del giudice di legittimità che abbiano avuto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35186 del 21 ottobre 2002
«La declaratoria di inammissibilità del ricorso straordinario per errore materiale o di fatto previsto dall'art. 625 bis c.p.p. — al pari di quella di inammissibilità della richiesta di revisione, ai sensi dell'art. 634, comma 1, c.p.p. — non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34923 del 17 ottobre 2002
«Il ricorso straordinario per errore materiale o di fatto, previsto dall'art. 625 bis c.p.p., siccome proponibile (oltre che dal procuratore generale) solo dal condannato, è inammissibile qualora venga presentato dal difensore che non sia munito di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16101 del 30 aprile 2002
«È inammissibile, in assenza di disposizioni transitorie, il ricorso straordinario per errore di fatto proposto avverso provvedimenti della Corte di cassazione depositati prima della data di entrata in vigore dell'art. 625 bis c.p.p., introdotto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16103 del 30 aprile 2002
«In tema di correzione dell'errore di fatto, poiché la relativa richiesta è ammessa solo a favore del condannato e l'art. 625 bis c.p.p. ha natura di norma eccezionale, possono costituire oggetto dell'impugnazione straordinaria esclusivamente quei...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16102 del 30 aprile 2002
«Non è consentito il ricorso alla procedura di correzione dell'errore materiale, prevista dall'art. 130 c.p.p., per porre rimedio ad errori di fatto contenuti in provvedimenti della Corte di cassazione, emandabili soltanto a norma dell'art. 625 bis...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6257 del 26 febbraio 1998
«La competenza del giudice dell'esecuzione ha carattere funzionale ed è perciò assoluta e inderogabile: ogni sua violazione, pertanto, non solo può essere dedotta dalla parte interessata, pubblica o privata, nell'ambito dello stesso contesto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1224 del 26 marzo 1998
«Quando nei confronti di un soggetto sono state emesse più sentenze di condanna, competente a provvedere in sede di esecuzione è sempre il giudice che ha pronunciato la sentenza di condanna divenuta irrevocabile per ultima: trattasi di competenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1726 del 10 febbraio 1994
«La rinnovazione dell'istruzione dibattimentale in grado di appello è istituto di carattere eccezionale al quale può farsi ricorso esclusivamente quando il giudice ritenga, nella sua discrezionalità, di non poter decidere allo stato degli atti....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4119 del 11 luglio 1985
«Il decreto, con il quale la corte di appello, in sede di reclamo, rigetti l'istanza del creditore di risoluzione del concordato, approvato a conclusione della liquidazione coatta amministrativa, e neghi conseguentemente la riapertura di tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24231 del 4 giugno 2003
«Ai fini del reato di cui all'art. 217 comma primo n. 2 l. fall., operazioni di grave imprudenza sono quelle caratterizzate da alto grado di rischio, prive di serie e ragionevoli prospettive di successo economico, le quali, avuto riguardo alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38144 del 21 novembre 2006
«Integra il reato di ricorso abusivo al credito (art. 218 L. fall.), la dissimulazione dello stato di dissesto della società avvenuta attraverso l'utilizzo strumentale della posta debitoria e la natura parzialmente fittizia del finanziamento soci,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23796 del 24 maggio 2004
«La differenza tra la ipotesi di bancarotta post-fallimentare disciplinata dall'art. 216 comma secondo legge n. 267 del 1942 e quella di ricorso abusivo al credito prevista dall'art. 218 della stessa legge sta nel fatto che con il primo reato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8705 del 4 agosto 1992
«L'art. 227 legge fallimentare, nel prevedere i reati fallimentari dall'institore, non fa distinzione alcuna tra institore preposto all'esercizio di tutta l'impresa commerciale, di cui al primo comma dell'art. 2203 c.c., e institore la cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46802 del 2 dicembre 2004
«Ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 228 della legge fallimentare, che sanziona la condotta del curatore il quale — avvantaggiando consapevolmente se stesso o un terzo — privilegia interessi privati contrastanti con la finalità...»