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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1148 del 14 febbraio 1983
«Poiché il giuramento a norma dell'art. 238 c.p.c. deve essere prestato ripetendo le parole della formula, è necessario — qualora si tratti di giuramento de scientia — che la formula stessa sia redatta, a pena di inammissibilità in modo che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3865 del 26 giugno 1982
«Sulla validità della prestazione del giuramento decisorio non incide l'eventuale presenza di un altro litisconsorte, chiamato a giurare sullo stesso fatto, tenuto conto che il disposto dell'art. 251, primo comma, c.p.c., circa l'esame separato dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4052 del 17 giugno 1986
«Il giuramento decisorio deve considerarsi prestato anche quando il giurante abbia apportato alla formula del giuramento aggiunte e varianti che ne costituiscano semplici chiarimenti senza alterarne la sostanza. Il relativo giudizio di valutazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3991 del 25 agosto 1978
«Quando la parte, chiamata a prestare il giuramento decisorio, apporti alla formula aggiunte o variazioni, il giuramento deve considerarsi prestato solo se le aggiunte e le variazioni costituiscano semplici chiarimenti della formula stessa, tali da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2647 del 25 maggio 1978
«Il giuramento decisorio deve considerarsi prestato anche quando il giurante abbia apportato alla formula del giuramento aggiunte e varianti che ne costituiscano semplici chiarimenti senza alternarne la sostanza. Il relativo giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1865 del 9 febbraio 2001
«Alle ipotesi di mancata prestazione del giuramento decisorio di cui all'art. 239 c.p.c. è legittimamente assimilabile quella dell'aver apportato il deferito modifiche della formula ammessa dal giudice tali da alterarne l'originaria sostanza e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5827 del 24 giugno 1996
«L'art. 239, secondo comma, c.p.c. disponendo che nel caso di mancata comparizione della parte che deve prestare il giuramento il giudice istruttore provvede a norma del precedente art. 232 secondo comma, consente al detto giudice di rinviare ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 598 del 22 gennaio 1987
«Ove il rappresentante legale di una società, cui sia stato deferito il giuramento decisorio in ordine ad una circostanza attinente al rapporto di lavoro dei dipendenti (nella specie, effettuazione di lavoro straordinario) si rifiuti di prestarlo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3894 del 7 luglio 1979
«La mancata prestazione del giuramento decisorio da parte di un litisconsorte facoltativo nuoce solo a lui, e non al litisconsorte che lo ha prestato e ha diritto a che la causa sia decisa in base alle risultanze di esso, in quanto tale mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10941 del 4 novembre 1993
«Il giuramento suppletorio, come mezzo complementare e sussidiario nei confronti delle prove fornite dalle parti o comunque acquisite, è inammissibile nel caso in cui altri mezzi di prova siano stati richiesti a fondamento della domanda o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2333 del 12 aprile 1980
«Il giuramento suppletorio può essere deferito dal giudice anche su circostanze attinenti alla formazione di un contratto ai fini dell'interpretazione della volontà dei contraenti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 278 del 29 gennaio 1976
«Il giuramento suppletorio può essere deferito, al pari di quello decisorio, oltre che su un fatto proprio (cioè su un fatto specifico, proprio della parte che è chiamata a giurare, o al quale la stessa abbia partecipato personalmente o che quanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 101 del 8 gennaio 2003
«Il deferimento del giuramento suppletorio rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, cui è riservata tanto la valutazione circa la sussistenza del requisito della semiplena probatio e dell'opportunità di avvalersi o meno di tale mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5265 del 12 giugno 1997
«Il giudice di merito che ritenga la causa giunta ad uno stato di semiplena probatio ha la facoltà (ma non anche l'obbligo) di deferire il giuramento suppletorio ai sensi del disposto dell'art. 2736, n. 2 c.c., mentre alla parte che abbia assolto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8508 del 26 settembre 1996
«Il deferimento di un giuramento suppletorio non preclude al giudice, pur dopo la prestazione dello stesso, di decidere la domanda, in senso favorevole alla parte che lo ha prestato, prescindendo dalle risultanze del giuramento (e così revocando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1407 del 22 febbraio 1996
«È illegittima la formula del giuramento suppletorio che immuti la causa petendi contenuta nella domanda e che, anziché avere ad oggetto circostanze ben determinate che, quali fatti storici, siano state percepite dal giurante con i sensi o con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6917 del 19 giugno 1995
«Il giuramento suppletorio è un mezzo di prova la cui disponibilità non rientra tra i poteri della parte, bensì tra quelli del giudice, al cui prudente apprezzamento è rimessa la scelta se fare o no ricorso a quei poteri senza che il mancato o il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4860 del 25 ottobre 1978
«Il provvedimento che ammette il giuramento suppletorio ha natura giuridica di ordinanza e, come tale, può essere revocata sia prima che dopo la prestazione del giuramento, qualora il giudice collegiale, riesaminando gli atti della causa, si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8021 del 2 aprile 2009
«Il giudice di merito che ritenga la causa giunta ad un stato di "semiplena probatio" ha la facoltà ma non dell'obbligo di deferire il giuramento suppletorio ai sensi del disposto dell'art. 2736 n. 2 cod. civ., così che dovrà ritenersi sindacabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3272 del 17 maggio 1986
«L'apprezzamento del giudice del merito in ordine alla sussistenza del requisito della semiplena probatio e alla scelta della parte cui debba essere deferito il giuramento suppletorio, è un giudizio di fatto insindacabile in sede di legittimità se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2307 del 16 aprile 1981
«Il giuramento suppletorio è un mezzo istruttorio integrativo, destinato a colmare le lacune e le deficienze della prova offerta, e postula, non un accertamento circa la possibilità o meno di dare la prova piena della domanda o dell'eccezione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1226 del 3 marzo 1981
«La valutazione della sussistenza della cosiddetta semiplena probatio legittimante il ricorso al giuramento suppletorio, è rimessa all'apprezzamento ed al potere discrezionale del giudice del merito e, come tale non è sindacabile in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2659 del 11 febbraio 2004
«Il potere del giudice di merito di deferire il giuramento suppletorio ha natura eminentemente discrezionale — trattandosi di mezzo di prova eccezionalmente sottratto alla disponibilità delle parti ed ammissibile d'ufficio — e la valutazione circa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7554 del 13 agosto 1996
«Il giudice d'appello, nell'esercizio del potere di riesaminare il merito della controversia, può ritenere non giustificata la revoca da parte del giudice di primo grado dell'ordinanza ammissiva del giuramento suppletorio e, di conseguenza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2246 del 14 aprile 1981
«Quando il giudizio di primo grado sia stato definito in base a giuramento suppletorio, il giudice d'appello, soltanto se investito della questione della sussistenza delle condizioni per il deferimento del giuramento ad una delle parti, è tenuto a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 241 del 11 gennaio 1980
«Il giuramento suppletorio, il quale ha lo scopo di integrare la prova insufficiente della domanda o dell'eccezione, non si trasforma in giuramento estimatorio, per il solo fatto che detta integrazione possa incidere, sulla base di meri conteggi,...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3302 del 10 ottobre 1953
«Non è necessaria la notificazione al contumace dell'ordinanza collegiale che dispone un giuramento (nella specie; suppletorio) quando il giuramento non debba essere prestato dal contumace, ma da un'altra delle parti in causa.»
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Cassazione civile, sentenza n. 775 del 31 marzo 1951
«L'ordinanza collegiale che dispone un giuramento suppletorio deve essere, a pena di nullità di tutti gli atti successivi, notificata personalmente al contumace, indipendentemente dall'essere o non essere egli la parte che deve giurare.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3521 del 21 maggio 1983
«Il giuramento estimatorio va deferito, ai sensi dell'art. 241 c.p.c., secondo una formula che lasci libero il giurante di stabilire il valore della cosa domandata entro un limite massimo che il giudice stabilisce secondo il suo prudente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1151 del 15 febbraio 1980
«Il principio di cui all'art. 266 c.p.c., secondo cui la revisione del conto che la parte ha approvato può essere chiesta soltanto in caso di errore materiale, omissione, falsità o duplicazione di partite si applica non solo nell'ipotesi di normale...»