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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 16 del 27 novembre 1989
«Il decorso del termine breve di legge (90 giorni) per la formazione del silenzio-rigetto ai sensi dell'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, non tra effetti sostanziali, non concreta cioè alcun provvedimento amministrativo fittizio, ma produce...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5204 del 25 maggio 1998
«Il principio secondo cui, ai sensi dell'art. 149 c.p.c., la notificazione degli atti per mezzo del servizio postale non si esaurisce con la spedizione dell'atto da notificare, ma si perfeziona con la consegna del plico al destinatario attestata...»
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Tribunale Superiore delle acque pubbliche, sentenza n. 21 del 3 aprile 1986
«È inammissibile, in quanto rivolto contro un atto non definitivo, il ricorso proposto avanti al tribunale superiore delle acque pubbliche, quale giudice amministrativo, avverso un provvedimento dell'ufficio del genio civile adottato ai sensi degli...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 425 del 15 aprile 1996
«È ammissibile il ricorso giurisdizionale amministrativo di primo grado, proposto avverso un'ordinanza contingibile e urgente del sindaco, nei riguardi della quale il privato abbia, pendente il termine d'impugnazione, richiesto al prefetto un atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2798 del 28 marzo 1997
«in tema di impugnazione giurisdizionale di un provvedimento amministrativo adottato a seguito di ricorso gerarchico improprio, la soluzione del problema relativo alla competenza territoriale, non può prescindere dall'individuazione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1920 del 16 aprile 2014
«Il decorso dello spatium deliberandi di 90 giorni previsto dall'art. 6 del D.P.R. n. 1199 del 1971 per l'adozione e la comunicazione della decisione del ricorso gerarchico non genera un atto di contenuto negativo, presunto ex lege, ma costituisce...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4276 del 27 agosto 2013
«Non è proponibile l'azione avverso il silenzio della p.a., ex art. 117 del codice del processo amministrativo (D.Lgs. 104 del 2010), nel caso in cui sia stato presentato ricorso gerarchico e sia inutilmente decorso del termine di 90 giorni...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 347 del 21 gennaio 2013
«L'annullamento, in sede giurisdizionale, di una decisione di ricorso gerarchico di inammissibilità non comporta il rinvio della controversia all'Amministrazione, con assorbimento delle altre doglianze, giacché, quando sia possibile e salvo il caso...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 8 del 9 gennaio 1986
«Dopo la scadenza del termine di novanta giorni, stabilito dall'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, l'amministrazione non ha più il potere di decidere, nè in senso favorevole nè sfavorevole, il ricorso gerarchico; pertanto, il provvedimento...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 9 maggio 2019
«È sempre possibile in sede di c.d. "ottemperanza di chiarimenti" modificare la statuizione relativa alla penalità di mora contenuta in una precedente sentenza d'ottemperanza, ove siano comprovate sopravvenienze fattuali o giuridiche che...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3997 del 14 giugno 2019
«Il giudice dell'ottemperanza non ha l'obbligo di accogliere automaticamente la richiesta di corresponsione della penalità di mora di cui all'art. 114 del D.Lgs. n. 104/2010 essendo lo stesso dotato di un ampio potere discrezionale che gli consente...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3530 del 28 maggio 2019
«È ammissibile l'ottemperanza, ai sensi degli artt. 112 e 114 del D.Lgs. n. 104/2010, dell'ordinanza del giudice dell'esecuzione mobiliare emessa, ai sensi dell'art. 530 c.p.c., sulla base del titolo esecutivo rappresentato dal decreto decisorio...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3092 del 13 maggio 2019
«In sede di ottemperanza il giudice amministrativo è dotato di un ampio potere discrezionale ai fini della valutazione del riconoscimento della penalità di mora di cui all'art. 114 del D.Lgs. n. 104/2010 la quale può essere non essere liquidata...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3065 del 13 maggio 2019
«L'art. 114 del D.Lgs. n. 104/2010 non prevede l'obbligo del giudice dell'ottemperanza di accogliere senz'altro la richiesta di parte e di disporre automaticamente una tale misura, nel caso di constatato mancato pagamento: il giudice...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1075 del 21 febbraio 2011
«Posto che l'esecuzione dei pronunciamenti del giudice costituisce un obbligo per la P.A. e che il giudizio di ottemperanza non è un giudizio impugnatorio, tendendo esclusivamente l'azione medesima ad adeguare la situazione di fatto a quella di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 9 febbraio 2016
«In sede di esecuzione del giudicato riguardante una sentenza concernente una occupazione illegittima di un'area da parte della P.A., il commissario ad acta può emanare il provvedimento di acquisizione coattiva previsto dall'articolo 42-bis del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5014 del 3 novembre 2015
«Una volta scaduto il termine per adempiere fissato nella sentenza di esecuzione del giudicato e nominato il commissario ad acta, la P.A. non consuma il potere di provvedere, in attuazione e nel rispetto dei principi di economicità e buon andamento...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4299 del 15 settembre 2015
«La scelta del codice del processo amministrativo, quale chiaramente si desume dall'univoca formulazione dell'art. 114, comma 6, c.p.a., è stata quella di qualificare il commissario ad acta nominato in sede di esecuzione del giudicato quale...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4414 del 21 settembre 2015
«L'art. 114 del c.p.a. (secondo cui "il giudice, in caso di accoglimento del ricorso... e) salvo che ciò sia manifestamente iniquo e se non sussistano altre ragioni ostative, fissa, su richiesta di parte la somma di denaro dovuta dal resistente per...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 25 giugno 2014
«L'art. 114, comma 4, lett. e, c.p.a. (secondo cui il giudice dell'ottemperanza, in caso di accoglimento del ricorso in executivis, «salvo che ciò sia manifestamente iniquo, e se non sussistono altre ragioni ostative, fissa, su richiesta di parte,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8112 del 29 marzo 2017
«Non è configurabile un eccesso di potere giurisdizionale del giudice amministrativo, per invasione della sfera riservata al potere discrezionale della P.A., nel caso in cui il giudice dell'ottemperanza, rilevata la violazione od elusione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 117 del 12 gennaio 2011
«L'accesso costituisce oggetto di un diritto soggettivo di cui il giudice amministrativo conosce in sede di giurisdizione esclusiva.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1033 del 19 febbraio 2018
«In tema di accesso agli atti, al di là degli specifici vizi e della specifica motivazione dell'atto impeditivo dell'accesso, il giudice deve verificare se sussistono o meno i presupposti per l'ostensione del documento, potendo pertanto negare...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 351 del 19 gennaio 2018
«Nel processo amministrativo il giudice adito, qualora ravvisi posizioni di controinteresse può anche d'ufficio, in applicazione dell'art. 116 del D.Lgs n. 104/2010, imporre la notifica del ricorso di primo grado alla parte controinteressata.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4504 del 1 luglio 2019
«Il ricorso avverso il silenzio inadempimento deve intendersi ritualmente esperibile solo se proposto a tutela di posizioni di interesse legittimo, implicanti l'esercizio in via autoritativa di una potestà pubblica, e non se l'inerzia è serbata a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18152 del 16 settembre 2015
«Il ricorso avverso il silenzio della P.A., previsto dall'art. 117 del D.Lgs. n. 104 del 2010, quale strumento processuale di tutela contro l'inerzia della stessa P.A., non fonda bensì presuppone la giurisdizione del giudice amministrativo sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16308 del 28 giugno 2013
«La previsione normativa di cui all'art. 118 c.p.a. (D.Lgs. n. 104 del 2010) prevede che nelle controversie devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, aventi ad oggetto diritti soggettivi di natura patrimoniale, si applica il...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6237 del 5 novembre 2018
«Il contenzioso in materia di revisione dei prezzi dei contratti pubblici rientra fra le materie di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, e invece non figura affatto fra le fattispecie espressamente sottoposte dagli artt. 119 e 120...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 32 del 9 agosto 2012
«In materia di processo amministrativo, non possono trovare applicazione i principi enunciati dalla Cassazione in materia di erronea scelta del rito da parte del Giudice, secondo la quale rileva il rito adottato da quest'ultimo che, a prescindere...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 373 del 19 gennaio 2011
«Ai sensi dell'art. 120 comma 10, c.p.a., nelle controversie quale quella di specie relative all'affidamento di lavori, servizi e forniture, i provvedimenti del giudice devono essere sintetici e la sentenza è redatta, ordinariamente, nelle forme di...»