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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42075 del 23 novembre 2001
«In tema di applicazione di misure coercitive, le esigenze cautelari di particolare gravità devono sussistere anche nel caso in cui il giudice, ai sensi dell'art. 275, comma 4 ter, c.p.p., accertato che l'imputato è affetto da una malattia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 296 del 5 aprile 2000
«Le condizioni di salute particolarmente gravi, che — di norma — precludono la custodia in carcere, non devono identificarsi con quelle patologie che, ancorché marcate, sono, per così dire, connaturali alla privazione della libertà personale, quali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5840 del 6 febbraio 2008
«I divieti di applicazione della custodia cautelare in carcere stabiliti dai commi quarto e quarto bis dell'art. 275 c.p.p. non sono basati su presunzioni che si contrappongano a quella di adeguatezza esclusiva della medesima misura nei casi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12355 del 17 marzo 2003
«Ai fini dell'applicazione o del mantenimento della custodia cautelare in carcere, nell'ipotesi di AIDS conclamata (art. 275, comma 4 bis c.p.p.), è necessario che il giudice accerti, ai sensi dell'art. 275, comma 4 ter, fornendo puntuale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11965 del 13 marzo 2003
«In tema di incompatibilità dello stato di salute dell'indagato con la detenzione in carcere, l'art. 275, comma 4 bis c.p.p. pone una presunzione in bonam partem che, ai sensi del successivo comma 4 ter, può essere superata non in base all'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3387 del 13 giugno 2000
«In tema di misure cautelari, allorché, nella persistenza dei gravi indizi di colpevolezza, venga richiesta la revoca della custodia cautelare in carcere per grave malattia, ai sensi dell'art. 275, comma 4 bis, c.p.p., si esige, da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5827 del 4 febbraio 2000
«In materia di criteri di scelta delle misure cautelari personali, la disposizione di cui al quarto comma dell'art. 275 c.p.p. relativa alla verifica dell'incompatibilità delle condizioni di salute dell'imputato o dell'indagato con lo stato di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19 del 12 aprile 1999
«In tema di misure cautelari, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 439 del 1995, non sussiste più incompatibilità presunta tra il regime detentivo e lo stato di salute particolarmente grave di un indagato; ciò di conseguenza non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 10 marzo 1999
«In tema di misure coercitive, ove il giudice non ritenga di accogliere, sulla base degli atti, la richiesta di revoca o di sostituzione della custodia cautelare in carcere basata sulla prospettazione di condizioni di salute incompatibili con lo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 175 del 22 febbraio 1999
«In tema di misure cautelari personali, la particolare gravità delle condizioni di salute richiesta per l'operatività del divieto di custodia in carcere, deve essere valutata, oltre che in sé stessa, anche in relazione alla praticabilità o meno dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3119 del 16 luglio 1998
«Il giudizio sulle gravi condizioni di salute deve essere rapportato alle esigenze cautelari e alla loro gravità, così che quando queste sono maggiori, tanto più gravi devono essere le condizioni di salute per giustificare l'esclusione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5633 del 31 gennaio 1996
«Le «condizioni di salute particolarmente gravi incompatibili con lo stato di detenzione e comunque tali da non consentire adeguate cure in caso di detenzione in carcere», cui fa riferimento l'art. 275, comma 4, c.p.p., nel testo introdotto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2874 del 7 settembre 1995
«In tema di misure cautelari, il dettato dell'art. 275, comma 4 c.p.p., secondo il quale non può essere disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di persone che si trovino in condizioni di salute particolarmente gravi, che non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3348 del 25 luglio 1995
«Divenuto definitivo, rebus sic stantibus , il provvedimento che ha rigettato l'istanza di revoca o di sostituzione della misura cautelare, motivata con ragioni di salute ex art. 275, comma 4, c.p.p., la preclusione di un nuovo esame viene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1057 del 27 maggio 1995
«La particolare gravità delle condizioni di salute, richiesta dal quarto comma dell'art. 275 c.p.p. come presupposto per l'operatività del divieto di custodia cautelare in carcere, va inteso non come assoluta incompatibilità con la detenzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3506 del 14 dicembre 1999
«La presunzione di cui al terzo comma dell'art. 275 c.p.p., che impone l'applicazione della custodia in carcere quando sussistano gravi indizi in ordine a determinati reati e non risultano acquisiti elementi di esclusione delle esigenze cautelari,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 226 del 24 marzo 1995
«Le «esigenze cautelari di eccezionale rilevanza» richieste dall'art. 275, comma 4, c.p.p., perché possa essere superato il divieto, ivi stabilito, di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei soggetti che si trovano nelle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4955 del 29 dicembre 1994
«La presunzione di cui al comma 3 dell'art. 275 c.p.p., che impone l'applicazione della custodia in carcere, quando sussistono gravi indizi in ordine a determinati reati e non risultino acquisiti elementi che escludano l'esistenza di esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3937 del 22 gennaio 2000
«In presenza di imputato che si trovi nelle condizioni di salute, particolarmente gravi, di cui all'art. 275, comma 4 bis, c.p.p., introdotto dalla L. 12 luglio 1999, n. 231, il giudice, per applicare o mantenere la custodia cautelare in carcere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38860 del 30 ottobre 2001
«In tema di disciplina degli arresti domiciliari, l'autorizzazione ad assentarsi dal luogo degli arresti in caso di assoluta indigenza non può basarsi sulla semplice circostanza dell'avvenuta ammissione dell'imputato al gratuito patrocinio, e ciò...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4115 del 11 gennaio 2001
«In tema di arresti domiciliari, i criteri di particolare rigore che governano la concessione dell'autorizzazione ad allontanarsi dal domicilio per provvedere ad indispensabili esigenze di vita devono trovare applicazione anche nella valutazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2530 del 21 luglio 1999
«In tema di disciplina degli arresti domiciliari, l'art. 284, terzo comma, c.p.p., che consente al giudice di autorizzare il sottoposto ad assentarsi dal luogo di arresto in caso di «assoluta indigenza», va riferito ai bisogni primari...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3403 del 11 aprile 1997
«Gli enti fieristici hanno una base ordinamentale espressa da normative dello Stato e delle regioni, da regolamenti, da provvedimenti generali nonché da provvedimenti di autorizzazione e di controllo; d'altro canto svolgono attività contrassegnate...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2683 del 24 maggio 1996
«L'apprezzamento positivo della situazione d'inconciliabilità delle particolari condizioni di salute del condannato, malato di Aids, con il regime carcerario - presunto ex lege quando l'espiazione della pena possa avvenire con verosimile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5271 del 4 febbraio 1997
«Ai fini del ripristino della custodia cautelare in carcere nel caso previsto dall'art. 307, comma secondo, lett. b) c.p.p., l'indebita valutazione fatta dal giudice anche delle esigenze cautelari previste dall'art. 274, lett. c) stesso codice, non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4019 del 17 dicembre 1999
«In tema di ordinanza cautelare, la disposizione che sancisce la nullità del provvedimento per la mancata valutazione degli elementi a carico e a favore dell'imputato (o indagato), va interpretata nel senso che tali elementi devono intendersi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 553 del 17 maggio 1995
«In presenza di un provvedimento applicativo della misura della custodia cautelare in carcere, disposta ma non ancora eseguita, il giudice competente è legittimato ad ordinarne la revoca quando l'indagato di uno dei reati previsti dall'art. 275,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1576 del 25 ottobre 1993
«In tema di sostituzione delle misure cautelari, l'art. 299, quarto comma, c.p.p. richiede che si sia verificato un mutamento della situazione di fatto immediatamente precedente, tale da aggravare le esigenze cautelari. Lo stato di salute...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35773 del 28 settembre 2007
«In tema di revoca o sostituzione delle misure coercitive, l'art. 299, comma quarto-ter, c.p.p., prevede, in relazione all'accertamento delle condizioni di salute dell'imputato, l'obbligo di disporre la perizia con esclusivo riferimento al caso in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4107 del 25 gennaio 1995
«Il tribunale, in sede di appello avverso un'ordinanza reiettiva di un'istanza di revoca della custodia cautelare in carcere, non può dare rilievo ad un eventuale aggravamento delle condizioni di salute dell'indagato (intervenuto tra la pronuncia...»