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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3617 del 24 maggio 1988
«L'atto di riassunzione della causa in sede di rinvio, il quale introduce un'autonoma fase del giudizio soggetta all'applicazione delle norme riguardanti il corrispondente procedimento di primo o di secondo grado, deve contenere tutti gli elementi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1758 del 1 ottobre 1985
«...della consumazione processuale è riscontrabile, in riferimento all'estinzione del processo di impugnazione, unicamente quando siffatta estinzione determina, ex art. 338 c.p.c., il passaggio in giudicato della decisione di primo grado impugnata.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3877 del 18 giugno 1980
«Poiché il giudizio di rinvio costituisce la prosecuzione del giudizio di primo o di secondo grado conclusosi con la pronuncia della sentenza cassata, la parte che riassume la causa davanti al giudice di rinvio non è tenuta a conferire una nuova...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8492 del 22 aprile 2005
«...la validità della comparsa di costituzione della parte citata in riassunzione, che aveva proposto appello avverso la sentenza di primo grado, un contenuto ripetitivo dell'atto di appello, potendo la comparsa essere integrata a mezzo di tale atto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10456 del 26 novembre 1996
«...ai sensi dell'art. 828 c.p.c., dà luogo ad una vicenda processuale non riconducibile al parametro dell'impugnazione di un atto negoziale, bensì ad un vero e proprio giudizio di secondo grado, rispetto a quello già svoltosi dinanzi agli arbitri.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5901 del 18 giugno 1994
«Il giudizio di rinvio conseguente alla cassazione della sentenza di secondo grado per motivi di merito (cosiddetto giudizio di rinvio proprio) non costituisce la prosecuzione della pregressa fase di merito che ha preceduto il giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3742 del 15 marzo 2001
«È improcedibile l'appello avverso la sentenza emessa a conclusione di una domanda di revocazione se l'appellante non ottempera all'obbligo di depositare la sentenza di cui ha chiesto al primo giudice la revocazione, ossia la prima sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19299 del 3 ottobre 2005
«Le pretese restitutorie conseguenti alla riforma in appello della sentenza di primo grado possono trovare ingresso nella fase di gravame al fine di precostituire il titolo esecutivo per la restituzione (non conseguendo tale effetto alla mera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 514 del 5 febbraio 1977
«...oggetto e materia del contendere nel processo precedente. Di conseguenza essa, anziché proporsi davanti al giudice ordinario di primo grado, va proposta davanti al giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata, ai sensi dell'art. 405 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2134 del 24 febbraio 1995
«Qualora l'opposizione di terzo sia stata proposta al giudice di secondo grado, la rimessione della causa al primo giudice deve essere disposta, in applicazione del principio del doppio grado di giurisdizione, solo se il giudice d'appello consideri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4896 del 16 luglio 1983
«Mentre nel caso di opposizione di terzo proposta da litisconsorte necessario pretermesso contro una sentenza di primo grado le due fasi — rescindente e rescissoria — si svolgono innanzi allo stesso giudice il quale può, con un'unica decisione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16729 del 17 luglio 2009
«La sentenza che decide sull'opposizione di terzo ex art. 404, primo comma, c.p.c., è soggetta alle medesime impugnazioni proponibili avverso la decisione opposta; ne consegue che se viene proposta opposizione di terzo avverso una sentenza di primo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2080 del 23 maggio 1975
«Proposta opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c. avverso una sentenza di primo grado passata in giudicato, poiché il giudizio di opposizione si svolge davanti allo stesso giudice in primo grado, la sentenza che definisce tale giudizio in quel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20153 del 18 ottobre 2005
«Nel rito del lavoro, l'omessa indicazione, nell'atto introduttivo del giudizio di primo grado, dei documenti, e l'omesso deposito degli stessi contestualmente a tale atto, determinano la decadenza del diritto alla produzione dei documenti stessi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18343 del 13 settembre 2004
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 68 della legge professionale forense 27 novembre 1933, n. 1578, mentre la nozione di transazione della lite deve essere intesa nella più ampia accezione di ogni accordo che abbia l'effetto di estinguere la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2576 del 2 febbraio 2009
«...regime di impugnativa - e che, pertanto, è ammissibile, per effetto del citato articolo, il ricorso per cassazione avverso la sentenza pronunciata in primo (ed unico) grado dal tribunale che abbia rigettato l'impugnativa del lodo arbitrale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4025 del 23 febbraio 2006
«...con la conseguente applicabilità dell'art. 412 quater c.p.c. e la derivante ammissibilità del ricorso per cassazione avverso la sentenza pronunciata in primo (ed unico) grado dal tribunale che rigetti l'impugnativa del relativo lodo arbitrale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 44 del 7 gennaio 2003
«...rituale ed il lodo era impugnabile, ai sensi dell'art. 828, c.p.c., innanzi al tribunale quale giudice d'appello per le controversie di lavoro e, dopo l'istituzione dell'ufficio del giudice unico di primo grado, innanzi alla Corte d'Appello.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14789 del 4 giugno 2008
«Né la valutazione di idoneità dell'atto processuale da parte del giudice di primo grado può essere sindacata dal giudice di appello in difetto di specifico motivo d'impugnazione, in mancanza del quale la dichiarazione officiosa di nullità della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3100 del 19 maggio 1984
«...altresì che concomitanti fattori di diminuzione di incertezza consistevano nell'essere stato tale atto notificato al procuratore costituito in primo grado e nell'essere anche in appello avvenuta la costituzione della stessa persona giuridica).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3126 del 8 febbraio 2011
«Nel rito del lavoro, per aversi nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8070 del 2 aprile 2009
«Nel rito del lavoro, la domanda può ritenersi proposta nei confronti di un determinato soggetto quando nel ricorso questi sia indicato con le modalità previste dall'art. 414 c.p.c., l'oggetto della domanda ("petitum") sia determinato e gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4557 del 25 febbraio 2009
«...del ricorso introduttivo per indeterminatezza del "petitum" senza considerare che il giudice di primo grado, con l'accoglimento della pretesa, aveva già escluso la carenza degli elementi di cui ai numeri 3 e 4 dell'art. 414 cod. proc. civ.).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1629 del 22 gennaio 2009
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione delle ragioni, di fatto e di diritto, non ricorre ove si deducano pretesi errori di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15966 del 18 luglio 2007
«La Corte territoriale, con decisione confermata dalla S.C., aveva ravvisato nelle espressioni contenute nel ricorso al giudice di primo grado un'implicita invocazione della norma dello Statuto dei lavoratori, ritenendo, quell'invocazione,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3480 del 21 luglio 1989
«Nel nuovo rito del lavoro, per aversi nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12923 del 24 maggio 2013
«Nel processo del lavoro, la mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda la domanda è causa di nullità del ricorso introduttivo, che, ove non rilevata dal giudice di primo grado, è soggetta alla regola...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11353 del 17 giugno 2004
«La sanatoria del ricorso non vale, tuttavia, a rimettere in termini il ricorrente rispetto ai mezzi di prova non indicati né specificati in ricorso, sicché il convenuto può eccepire, in ogni tempo e in ogni grado del giudizio, il mancato rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5879 del 17 marzo 2005
«Nel processo del lavoro, qualora nel ricorso introduttivo non siano indicati — ex art. 414, n. 4, analogamente a quanto stabilito per il giudizio ordinario dall'art. 163, n. 4 c.p.c. del codice di rito — gli elementi di fatto e di diritto posti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4349 del 26 marzo 2001
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado, per la mancata determinazione dell'oggetto della domanda e per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda la domanda...»