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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50120 del 12 dicembre 2013
«È legittima l'ordinanza di sospensione dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 304, comma primo, lett. a), cod. proc. pen., richiesta dal pubblico ministero a seguito dell'accoglimento dell'istanza di rinvio del processo avanzata dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 115 del 9 marzo 2000
«In tema di sospensione dei termini di durata massima di custodia cautelare, in sede di giudizio incidentale de libertate, salvo il caso di abnormità del provvedimento, non è deducibile alcuna questione inerente la mancata separazione dei processi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1628 del 26 giugno 1995
«Non può dubitarsi della legittimazione del pubblico ministero ad impugnare un'ordinanza reiettiva della sua richiesta di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare. Ciò risulta evidente dal richiamo operato dall'art. 304...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 543 del 17 maggio 1995
«Avverso i provvedimenti di diniego della sospensione dei termini di custodia cautelare è ammesso l'appello davanti al tribunale indicato dall'art. 309, settimo comma, c.p.p. (La Corte ha precisato che la differenziazione tra gli strumenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3672 del 26 giugno 1996
«In caso di sospensione dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., «nei confronti di tutti gli imputati detenuti», cui abbia fatto seguito altro analogo provvedimento nei confronti di altri imputati, precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12372 del 23 marzo 2007
«La sospensione dei termini di custodia cautelare di cui all'art. 304, comma primo, lett. c), c.p.p. rappresenta un'ipotesi di sospensione automatica che opera a vantaggio della successiva fase di appello e in relazione a tutti i reati oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27361 del 13 luglio 2011
«È legittimo il provvedimento di sospensione dei termini di durata della custodia cautelare, in pendenza dei termini per la redazione della sentenza, ex art. 304, comma primo, lett. c), c.p.p., assunto d'ufficio, senza il previo contraddittorio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5288 del 10 febbraio 2004
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, nei casi previsti dal primo comma dell'art. 304 c.p.p., a differenza di quelli previsti dal comma successivo, prescinde da qualsiasi valutazione discrezionale, tanto da non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 163 del 4 marzo 2000
«La circostanza che l'art. 304, terzo comma, c.p.p., in tema di sospensione dei termini di custodia cautelare, non preveda, a differenza di quanto dispone l'art. 305, stesso codice in tema di proroga di quei termini, che sia sentito il difensore,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4042 del 25 gennaio 2000
«Una volta instaurata la fase di appello, spetta al giudice d'appello la competenza ad adottare il provvedimento dichiarativo della sospensione ex lege dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 304, comma 1, lett. c), c.p.p., per il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 596 del 15 marzo 1999
«In tema di misure cautelari personali, il provvedimento con il quale il giudice dispone la sospensione dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 304 c.p.p. può essere adottato dallo stesso giudice che ha emesso la sentenza anche dopo il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1875 del 23 settembre 1998
«La sospensione dei termini di custodia cautelare per la redazione della sentenza non deve necessariamente essere pronunciata contestualmente al dispositivo, ma può esser disposta successivamente da un giudice diverso, anche in senso processuale....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4618 del 9 gennaio 1998
«In caso di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare ex art. 304, comma secondo, c.p.p., non può farsi luogo al riconoscimento di posizioni individuali differenziate tra imputati, sempreché si tratti di soggetti cui sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3676 del 7 agosto 1996
«In materia di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare (art. 304 c.p.p.), la competenza ad emettere il provvedimento sospensivo, ai fini della redazione della motivazione della sentenza, spetta al giudice che ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2670 del 26 agosto 1994
«In tema di sospensione dei termini di custodia cautelare nella fase del giudizio, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., la relativa ordinanza può essere adottata anche fuori udienza ed è subordinata solo alla richiesta del P.M., non prevedendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2720 del 23 agosto 1994
«In tema di sospensione dei termini di custodia cautelare, l'art. 304, comma 2, c.p.p. prevede un potere discrezionale che il giudice può esercitare quando ricorrano due condizioni: che si tratti di reati indicati dall'art. 407, comma 2, lett. a),...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1697 del 29 aprile 1994
«È nulla l'ordinanza di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, nei casi previsti dal secondo comma dell'art. 304 c.p.p., qualora il giudice la disponga senza avere sentito la difesa, trattandosi di provvedimento emesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3940 del 6 agosto 1998
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare durante la stesura della motivazione della sentenza di primo grado, prevista dall'art. 304, comma primo, lett. c) c.p.p., opera a vantaggio della successiva fase di appello, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4204 del 6 agosto 1998
«In caso di provvedimento di sospensione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 304 comma secondo c.p.p. adottato «per tutti gli imputati in stato di custodia cautelare», ad esso deve necessariamente far seguito altro analogo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3327 del 8 luglio 1998
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare durante la stesura della motivazione della sentenza di primo grado, prevista dall'art. 304, comma primo, lett. c) c.p.p., opera a vantaggio della successiva fase di appello, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3538 del 1 ottobre 1994
«L'ordinanza di sospensione dei termini di custodia cautelare, adottata ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., non perde efficacia per l'intervenuto mutamento di composizione del collegio giudicante dal quale era stata emessa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4257 del 3 febbraio 1994
«...del termine di durata della custodia cautelare, formulata ex art. 304, terzo comma, c.p.p., mantiene la sua piena efficacia, nell'ipotesi di invalidità del provvedimento che l'accoglie, anche in relazione al rinnovato provvedimento del giudice.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8564 del 29 maggio 2012
«Se nel corso del giudizio di primo grado venga concesso il sequestro giudiziario di un bene immobile, ed in grado di appello venga dichiarata l'inesistenza del diritto a cautela del quale il sequestro era preordinato, la misura cautelare perde...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1611 del 12 ottobre 1996
«In materia di individuazione dei limiti di pena, anche per quanto riguarda la individuazione dei termini massimi di durata della custodia cautelare, in caso di ricorrenza di circostanze aggravanti, la pena per il delitto tentato deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4051 del 30 dicembre 2000
«...il ricorso con il quale si sosteneva, ai fini del computo del termine massimo della custodia cautelare, che l'aggravante de qua non rientri fra quella ad effetto speciale, non determinando automaticamente un aumento di pena superiore al terzo).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2036 del 21 settembre 1996
«...del giudice di aumentare la pena, sicché il reato di estorsione rientra nella categoria di quelli puniti con pena superiore ai venti anni di reclusione, per i quali il termine di custodia cautelare per la fase del giudizio è di un anno e sei mesi.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2125 del 19 aprile 1996
«Ne consegue, che ai fini della determinazione della pena edittale, in relazione ai termini di durata massima della custodia cautelare ex art. 303 c.p.p., deve tenersi conto di tutte le eventuali circostanze ad effetto speciale, e non soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31004 del 27 luglio 2009
«Non sussiste fungibilità tra il periodo di custodia cautelare sofferta in regime detentivo differenziato ai sensi dell'art. 41-bis della L. 26 luglio 1975 n. 354 (cosiddetto ordinamento penitenziario) e la durata dell'isolamento diurno inflitto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2750 del 21 luglio 1992
«Dall'altro, ciascun periodo di carcerazione cautelare o esecutiva, pur avendo a suo tempo trovato causa in uno o più determinati titoli di custodia o in una o più determinate condanne, allorché si proceda in sede esecutiva all'unificazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45607 del 29 dicembre 2010
«In tema di determinazione della pena da porre in esecuzione, l'applicazione del criterio moderatore di cui all'art. 78 c.p. deve aver luogo prima della detrazione, dal cumulo, delle pene espiate ovvero sofferte in custodia cautelare.»