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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2556 del 18 giugno 1994
«Ai fini della decorrenza del termine per proporre istanza di riesame dell'ordinanza applicativa di misura coercitiva la conoscenza della medesima comunque acquisita dal difensore non può ritenersi equipollente all'avviso di deposito del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4356 del 1 febbraio 2012
«In tema di misure cautelari personali, la sentenza dichiarativa della incompetenza
territoriale, pronunciata nel giudizio di merito, preclude la possibilità che
l'ordinanza applicativa di una misura cautelare, non ancora divenuta definitiva,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44127 del 26 novembre 2008
«...su nastro magnetico delle registrazioni di conversazioni o comunicazioni utilizzate ai fini dell'adozione di un provvedimento cautelare deve essere presentata al giudice che ha adottato la relativa misura coercitiva e non al Tribunale del riesame.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 26 del 20 luglio 1995
«Atteso che il riesame ha natura di mezzo di impugnazione, deve trovare applicazione, anche con riguardo ad esso il principio generale fissato in materia di spese dall'art. 592 c.p.p. Pertanto, quando la richiesta di riesame venga rigettata o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3824 del 19 gennaio 1999
«Il verbale dell'interrogatorio «di garanzia» previsto dall'art. 294 c.p.p. fa parte in ogni caso degli «elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta a indagini», da trasmettere al tribunale del riesame, ai sensi dell'art. 309, comma 5,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1146 del 8 maggio 2000
«In tema di interrogatorio reso dalla persona colpita da ordinanza di custodia cautelare in carcere, nell'ipotesi in cui l'atto debba essere assunto nella circoscrizione di altro tribunale e lo stesso venga delegato al giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 283 del 6 aprile 2000
«...la Corte ha rigettato il ricorso avverso il provvedimento con cui il Tribunale, in qualità di giudice dell'esecuzione, aveva respinto la richiesta del P.M. di dichiarazione di latitanza per il condannato che si sottrae all'ordine di carcerazione).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1006 del 13 gennaio 2012
«La questione relativa all'applicazione della regola della retrodatazione dei termini della misura cautelare in caso di cosiddette contestazioni a catena può essere validamente dedotta davanti al tribunale in sede di riesame ove si prospetti che,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8631 del 1 marzo 2001
«L'ordinanza che dispone una misura cautelare personale, per fatti diversi e anteriori a quelli oggetto di altro provvedimento restrittivo, viola il divieto delle «contestazioni a catena» solo se tra i fatti sia stata accertata in concreto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3268 del 15 giugno 1999
«L'art. 390, comma 1, c.p.p., che prevede per la convalida dell'arresto o del fermo la competenza del giudice per le indagini preliminari del luogo dove l'arresto o il fermo è stato eseguito e l'art. 391, comma 5, stesso codice, che prevede la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2136 del 11 giugno 1999
«In tema di giudizio di appello, appartiene al giudice di secondo grado (ed anche al giudice di rinvio che debba decidere su di un appello in materia di provvedimenti restrittivi della libertà) il potere di sostituire, integrare e modificare la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24710 del 26 giugno 2002
«È consentito applicare una misura alternativa alla detenzione contestualmente ad una misura cautelare personale, dovendosi solo verificare in concreto l'effettiva compatibilità tra l'una e l'altra con prevalenza, nel caso siano contrastanti, della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5041 del 9 settembre 1998
«Qualora il tribunale della libertà, in accoglimento dell'appello del pubblico ministero, applichi la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio, ha l'obbligo di procedere al previo interrogatorio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4042 del 5 novembre 1999
«Lo strumento della revoca della misure cautelari, in quanto diretto a consentire la valutazione della sussistenza ex ante e della persistenza ex post delle condizioni di applicabilità delle misure, non giustifica, in relazione alla sua funzione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 961 del 28 maggio 1996
«La decisione del giudice di appello avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca di misura cautelare è vincolata, oltre che dall'effetto devolutivo proprio di questo tipo di impugnazione, anche dalla natura del provvedimento impugnato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 657 del 30 maggio 2000
«La richiesta di revoca di una misura coercitiva non può basarsi sulla contestazione dell'esistenza dei gravi indizi di colpevolezza o delle esigenze cautelari posti a fondamento della stessa, avendo questi già formato oggetto di giudizio, ma deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4107 del 25 gennaio 1995
«Il tribunale, in sede di appello avverso un'ordinanza reiettiva di un'istanza di revoca della custodia cautelare in carcere, non può dare rilievo ad un eventuale aggravamento delle condizioni di salute dell'indagato (intervenuto tra la pronuncia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40917 del 31 ottobre 2008
«È inammissibile, per carenza di interesse, il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso ordinanza del tribunale che, su appello del P.M., aveva disposto il ripristino della custodia cautelare in carcere in luogo degli arresti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41150 del 21 ottobre 2004
«Qualora, in pendenza di ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso ordinanza del Tribunale che, su appello del P.M., aveva disposto il ripristino della custodia cautelare in carcere in luogo degli arresti domiciliari, precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 431 del 14 marzo 1995
«La facoltà del giudice di provvedere anche di ufficio alla revoca o alla sostituzione delle misure cautelari, di cui all'art. 299 c.p.p., riguarda solo il Gip ovvero il giudice competente per il giudizio, ma non compete al tribunale in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3843 del 2 dicembre 1997
«Il quarto comma dell'art. 172 c.p.p., secondo cui nel termine non si computa il giorno in cui ne è iniziata la decorrenza, è applicabile anche al termine di due giorni nel quale, ai sensi dell'art. 299, comma 3 bis, c.p.p., il pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1204 del 23 agosto 1993
«In tema di impugnazioni avverso provvedimenti in materia cautelare, l'appello previsto dall'art. 310 c.p.p., a differenza del riesame, ha conservato la fisionomia tradizionale del mezzo di gravame, per cui i motivi (che debbono essere indicati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2641 del 25 giugno 1996
«Il pubblico ministero che non convalida la decisione con la quale il tribunale del riesame abbia dichiarato la nullità del procedimento camerale, per mancato tempestivo avviso della data di udienza al difensore, confermando nel merito l'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 996 del 26 febbraio 1993
«Quando l'appello al tribunale della libertà investe un ordinanza reiettiva di istanza di revoca della custodia cautelare in carcere, la decisione del detto tribunale è vincolata dall'effetto devolutivo dell'impugnazione che segna un limite...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1309 del 11 maggio 1993
«Allorché l'appello riguarda un'ordinanza di rigetto di istanza di revoca ex art. 299 c.p.p., la decisione del tribunale è vincolata, oltre che all'effetto devolutivo, per cui la sua cognizione non può estendersi al di là dei limiti segnati dai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5825 del 13 gennaio 2000
«...per decorrenza dei termini. Esso pertanto non è impugnabile in cassazione, ma, ricorrendone i presupposti, deve essere qualificato dalla adita Suprema corte come appello, con conseguente trasmissione degli atti al competente Tribunale del Riesame.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5543 del 30 gennaio 1995
«Al giudice dell'impugnazione è inibita l'adozione di misure coercitive a carico dell'imputato prosciolto, prima della pronuncia della sentenza che, riformando quella di primo grado, sia stata essa emessa all'udienza preliminare od all'esito di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1213 del 4 giugno 1999
«In materia di misure cautelari, nel caso della seconda fattispecie prevista dall'art. 302 c.p.p., cioè di rinnovazione del provvedimento cautelare per caducazione della precedente ordinanza, la violazione dell'obbligo processuale del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 146 del 28 febbraio 1992
«La misura cautelare della custodia in carcere, divenuta inefficace per omesso interrogatorio della persona sottoposta alle indagini nel termine previsto dall'art. 294 c.p.p., può essere nuovamente adottata, su richiesta del pubblico ministero,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3525 del 23 marzo 1994
«In ipotesi di regressione del procedimento a una fase o a un grado di giudizio diversi, decorre ex novo il termine massimo della custodia cautelare previsto per la fase o il grado di giudizio a cui il procedimento è ritornato e non soltanto un...»