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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12169 del 15 settembre 2000
«Le risultanze dell'estratto di conto corrente allegate a sostegno della domanda di pagamento del saldi legittimano l'emissione di decreto ingiuntivo e, nell'eventuale giudizio di opposizione, hanno efficacia fino a prova contraria, potendo essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6707 del 18 luglio 1994
«Ai sensi dell'art. 102 della legge bancaria 7 marzo 1938, n. 141 il valore probatorio dell'«estratto dei saldaconti» è limitato al procedimento monitorio, esonerando l'istituto di emissione nonché le banche di interesse nazionale e le Casse di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6660 del 6 dicembre 1982
«L'estratto di una scrittura contabile ancorché non soggetta obbligatoriamente a bollatura e vidimazione (nella specie, estratto di conto corrente presso una banca privata), integra prova scritta al fine dell'emanazione di decreto ingiuntivo, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2336 del 12 aprile 1980
«L'art. 102 della legge bancaria (R.D.L. 12 marzo 1936, n. 375) il quale accorda gli istituti ivi previsti la possibilità di chiedere il decreto ingiuntivo anche in base all'estratto dei loro saldaconti, certificato conforme alle scritture...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 311 del 26 febbraio 1965
«Prove scritte idonee alla concessione del decreto ingiuntivo, ex art. 634, secondo comma c.p.c., sono gli estratti autentici delle scritture contabili di cui all'art. 2214 e ss. c.c., purché bollate e vidimate. L'estratto per copia autentica di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3433 del 26 maggio 1980
«L'ente mutualistico il quale agisce nei confronti del produttore di medicinali per ottenere il pagamento delle somme cui ha diritto a titolo di sconto obbligatorio sul prezzo dei medicinali medesimi, mediante richiesta di decreto ingiuntivo,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16455 del 20 agosto 2004
«Il potere, attribuito al giudice dall'art. 641, secondo comma, c.p.c., di ridurre o aumentare il termine entro il quale il debitore può proporre opposizione al decreto ingiuntivo «se concorrono giusti motivi» non si sottrae all'obbligo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24483 del 30 ottobre 2013
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto da una banca nei confronti di un correntista, la nullità delle clausole del contratto di conto corrente bancario che rinviano alle condizioni usualmente praticate per la determinazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21141 del 10 ottobre 2007
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo il creditore assume la veste sostanziale di attore, sicché, laddove l'opponente abbia contestato l'ammontare degli interessi dovuti, il giudice, nel determinare tali interessi, e dovendo utilizzare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7539 del 12 aprile 2005
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo l'opponente assume la veste sostanziale di convenuto e, quindi, l'eccezione con la quale deduce la nullità delle clausole del contratto posto a base del provvedimento monitorio non costituisce una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17371 del 17 novembre 2003
«Il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo si configura come giudizio ordinario di cognizione e si svolge secondo le norme del procedimento ordinario nel quale incombe, secondo i principi generali in tema di onere della prova, a chi fa valere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9685 del 21 maggio 2004
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo — nel quale attore in senso formale è l'opponente, che propone le sue domande nella forma dell'atto di citazione (art. 645 c.p.c.), e, quindi, con il rispetto dei requisiti di contenuto indicati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 250 del 10 gennaio 2008
«Il contratto che ha per oggetto la concessione dello sfruttamento di una cava di pietra, che è un bene produttivo, deve essere inquadrato nello schema dell'affitto e non nella diversa figura contrattuale della locazione; pertanto, ad esso non sono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 192 del 11 gennaio 1991
«La L. 27 luglio 1978, n. 392 non ha abrogato le disposizioni del c.p. c. relative al procedimento di convalida di sfratto. Pertanto la domanda volta ad ottenere il rilascio dell'immobile ad uso abitativo per generica «fine locazione» è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2034 del 20 marzo 1985
«La validità ed operatività «inter partes» di un contratto di locazione di immobile, nonché il suo assoggettamento alla normale disciplina privatistica, compresa l'azione di rilascio in caso di morosità del conduttore, non restano esclusi per il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2908 del 28 luglio 1975
«Tanto la licenza per finita locazione che lo sfratto per morosità sono intimazioni del locatore o del concedente per la formazione del titolo esecutivo mediante il procedimento per convalida; l'intimazione convalidata, in assenza o senza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8068 del 8 agosto 1990
«La qualità di concessionario di pubblico servizio, spettante al gestore di un impianto di distribuzione di carburante, non sottrae al giudice ordinario le controversie inerenti ai contratti privatistici dal medesimo stipulati, ivi incluso il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5091 del 30 maggio 1990
«Qualora uno Stato straniero, per ottenere la disponibilità di un immobile in Italia da destinarsi a sede di proprio organo (nella specie, ufficio consolare), stipuli un contratto di locazione, le controversie inerenti a tale contratto, inclusa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4176 del 15 maggio 1990
«Qualora un ente pubblico abbia acquistato il godimento di un immobile mediante un contratto di locazione, l'avvenuta destinazione del bene (con provvedimento contestuale o successivo alla stipulazione del contratto) a sede di pubblico ufficio non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6448 del 18 dicembre 1985
«Con riguardo ad un immobile, il quale, nel quadro degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del novembre 1980 (D.L. 26 novembre 1980, n. 776, convertito in L. 22 dicembre 1980, n. 874), sia stato vincolato dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8612 del 12 aprile 2006
«Non si configura litispendenza — per esserne diversi sia il petitum che la causa petendi — tra la domanda di risoluzione di un contratto di locazione per inadempimento nel pagamento dei canoni relativi ad un determinato periodo sul presupposto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2692 del 5 marzo 1993
«Vi è litispendenza fra il giudizio, promosso nelle forme ordinarie, avente ad oggetto la domanda di accertamento della fine del rapporto di locazione e di rilascio dell'immobile, ed il giudizio che si instaura nel caso di opposizione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1305 del 15 marzo 1989
«Qualora il pretore, adito in sede di convalida di licenza o di sfratto per finita locazione, a fronte della richiesta di ordinanza di rilascio ex art. 665 c.p.c. da parte del locatore e dell'eccezione di litispendenza proposta dal conduttore (per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3383 del 7 maggio 1988
«Il procedimento instaurato a seguito di domanda di generica finita locazione di immobile adibito ad uso non abitativo per scadenza del termine convenzionale o legale deve svolgersi secondo le forme ordinarie e spetta al giudice competente alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6837 del 13 dicembre 1982
«Il giudicato derivante dalla convalida di licenza per finita locazione — la quale presuppone, per definizione, che il contratto non sia ancora scaduto — copre la scadenza futura del rapporto, che, fino a quella data, conserva integra la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2951 del 20 marzo 1991
«Le cause di sfratto aventi carattere di urgenza, a norma dell'art. 92 dell'ordinamento giudiziario, per le quali perciò non si verifica la sospensione dei termini processuali per le ferie dei procuratori, sono soltanto quelle che vengono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6540 del 27 giugno 1990
«Nei procedimenti di convalida di licenza per finita locazione o di sfratto, la sospensione dei termini durante il periodo feriale resta esclusa, in forza della deroga contenuta nell'art. 3 della L. 7 ottobre 1969, n. 742 in relazione all'art. 92...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5688 del 12 giugno 1990
«La sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale (art. 1 della L. n. 742 del 1969) trova applicazione nei procedimenti di convalida di licenza o di sfratto per finita locazione quando, a seguito dell'opposizione dell'intimato, si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 289 del 17 gennaio 1986
«La natura complessa dell'atto di intimazione di licenza per finita locazione — di carattere negoziale, in quanto diretta, sotto forma di manifestazione di volontà unilaterale e ricettizia, ad impedire la tacita riconduzione del contratto; e di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 684 del 19 gennaio 2010
«In tema di locazione, il giudice, ove accerti che, per erronea indicazione ovvero per avvenuta rinnovazione del contratto, l'effettiva data di scadenza dello stesso sia posteriore a quella indicata nell'atto di intimazione di licenza per finita...»