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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10406 del 4 ottobre 1995
«Nel rito del lavoro, il potere del giudice d'appello in tema di ammissione di nuove prove (art. 437 c.p.c.) –che non può sostituire l'onere probatorio incombente sulle parti – può essere esercitato ai fini della decisione della causa; l'omessa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1075 del 28 gennaio 1995
«Il ricorso per cassazione con il quale la parte, senza dolersi della mancanza di un'esauriente e pertinente risposta, ad opera del giudice di secondo grado, alle deduzioni proposte con l'atto di appello, censuri la motivazione della sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10767 del 14 ottobre 1995
«Dalla sentenza della Corte costituzionale n. 253 del 23 giugno 1994 – la quale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 669 terdecies c.p.c. nella parte in cui non ammette il reclamo ivi previsto anche avverso l'ordinanza con cui sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1089 del 30 gennaio 1995
«I provvedimenti di urgenza, essendo volti ad impedire che la futura pronuncia del giudice possa risultare pregiudicata dal tempo necessario ad ottenerla, esauriscono la loro funzione con la decisione emessa nel successivo giudizio di merito,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11555 del 6 novembre 1995
«L'eccezione di illegittimità costituzionale, se può essere proposta per la prima volta in sede di legittimità (e quivi essere sollevata d'ufficio) deve essere rilevante agli effetti della decisione della causa, e cioè deve avere una portata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12061 del 22 novembre 1995
«Nel rito del lavoro, la lettura in udienza del dispositivo della sentenza, costituente un adempimento distinto e successivo rispetto alla deliberazione della decisione, deve essere compiuta, se il giudice è collegiale, alla contestuale presenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1222 del 2 febbraio 1995
«Il giudice del merito ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente la domanda sulla base dei fatti dedotti dalla parte, indipendentemente dall'esattezza del nomen iuris attribuitole nell'atto introduttivo e in genere delle prospettazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1241 del 2 febbraio 1995
«Anche nelle controversie del lavoro ed in quelle agrarie assoggettate al medesimo rito, il principio dell'immutabilità del collegio riguarda esclusivamente la fase della discussione e della decisione della causa e non già anche la fase...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1322 del 3 febbraio 1995
«Affinché si abbia una sentenza sulla competenza, impugnabile con l'istanza di regolamento, è indispensabile un provvedimento che oltre a comportare una decisione irretrattabile ed a provenire da un organo giudiziario dotato di potere decisorio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1506 del 11 febbraio 1995
«Nel rito del lavoro – nel quale, mentre è consentita, sia pure previa autorizzazione del giudice e per gravi motivi, la modificazione della domanda (emendatio libelli), non è invece ammissibile la proposizione di una domanda nuova per mutamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1791 del 18 febbraio 1995
«Poiché i documenti si considerano ritualmente prodotti in giudizio solo con le formalità previste, per una esigenza di garanzia del diritto di difesa della controparte (anche se contumace), dagli artt. 74 e 87 att. c.p.c., il giudice non può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2019 del 22 febbraio 1995
«È pienamente legittima la sentenza in calce alla quale si dia atto che il provvedimento stesso è stato adottato e redatto in collaborazione con un uditore giudiziario, atteso che, da un lato, né le partecipazione dell'uditore all'udienza, né la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2645 del 7 marzo 1995
«Con riguardo alla questione pregiudiziale in senso logico (o punto pregiudiziale) l'efficacia del giudicato copre, in ogni caso e pure in assenza di un'apposita richiesta, non soltanto la pronuncia finale ma anche l'accertamento che si presenta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2697 del 8 marzo 1995
«Le sentenze che statuiscono sulla competenza – ad eccezione delle decisioni della Corte di cassazione in sede di regolamento di competenza – non sono suscettibili di passare in cosa giudicata in senso sostanziale poiché la decisione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2735 del 9 marzo 1995
«In caso di nullità intervenuta nel giudizio di primo grado per la mancata comunicazione ad una delle parti costituite di un'ordinanza emanata fuori udienza, il dovere del giudice di appello di decidere il merito (art. 354 c.p.c.), previa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2767 del 9 marzo 1995
«Nel rito del lavoro, che prevede la lettura del dispositivo nella stessa udienza di discussione della causa, il dispositivo medesimo non può considerarsi come atto meramente interno, modificabile fino al momento in cui la sentenza venga pubblicata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2813 del 10 marzo 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della R.C.A., qualora sopravvenga nel corso del giudizio promosso contro la società assicuratrice la liquidazione coatta amministrativa della medesima ed il processo dichiarato interrotto sia stato poi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2859 del 11 marzo 1995
«Il mancato esame di una richiesta istruttoria non integra omessa pronuncia e, quindi, violazione dell'art. 112 c.p.c. — perché questa norma riguarda solo le domande attinenti al merito — ma può dar luogo unicamente ad omesso esame di punto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 381 del 13 gennaio 1995
«Il mancato esame da parte del giudice del merito di elementi contrastanti con quelli posti a fondamento della decisione adottata, ovvero la mancata pronuncia su una istanza istruttoria, non integrano di per sé il vizio di omessa o insufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5022 del 8 maggio 1995
«Nell'ipotesi di pronunzia di assoluzione di più soggetti chiamati a rispondere come condebitori in solido, la notificazione della sentenza, ancorché eseguita all'unico soccombente su richiesta di uno solo dei soggetti vittoriosi, vale a far...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5068 del 10 maggio 1995
«Ad integrare il dolo revocatorio di cui all'art. 395 n. 1 c.p.c. non è sufficiente la sussistenza di un'attività deliberatamente fraudolenta della parte, ma è necessario anche che essa abbia determinato il convincimento del giudice e la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5509 del 19 maggio 1995
«La sopravvenienza di un requisito «nuovo» del diritto fatto valere in giudizio, che sia determinata dall'emissione di una declaratoria d'illegittimità costituzionale – o dall'avvento di una normativa d'interpretazione autentica – di una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5590 del 20 maggio 1995
«Le dichiarazioni rese dalla parte in sede di libero interrogatorio ai sensi dell'art. 420 c.p.c. possono essere poste a base della decisione, pur non avendo un valore confessorio, ma non consentono al giudice, in relazione al loro contenuto, di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5689 del 24 maggio 1995
«Anche nei confronti degli enti pubblici non difesi dall'Avvocatura dello Stato, costituiti in giudizio, il termine breve per proporre l'impugnazione – ivi compresa quella di cui all'art. 362 c.p.c. – decorre dalla notificazione della decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6397 del 7 giugno 1995
«In sede di legittimità il motivo di ricorso con il quale si censuri per vizio di ultrapetizione l'argomento in sé superfluo che il giudice di appello, confermando la sentenza impugnata per ragioni di per sé sufficienti al rigetto del gravame,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7022 del 21 giugno 1995
«La legge 26 marzo 1983, n. 84, che ha sostituito, in materia di trasporti aerei internazionali, ai fini della responsabilità del vettore, la somma in franchi d'oro Poincarè di cui alla Convenzione di Varsavia del 12 ottobre 1929 emendata dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7671 del 13 luglio 1995
«Nell'ipotesi d'insanabile contrasto fra motivazione e dispositivo, non è consentito individuare la statuizione del giudice attraverso una valutazione di prevalenza di una delle contrastanti affermazioni contenute nella sentenza, né è data la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7684 del 14 luglio 1995
«Il provvedimento con il quale il pretore, nella fase preliminare e sommaria del procedimento possessorio, dispone informazioni presso i carabinieri in ordine al presunto spoglio, riservando espressamente ogni decisione sulle eccezioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7964 del 21 luglio 1995
«Il principio secondo cui il provvedimento che dispone la consulenza tecnica rientra nel potere discrezionale del giudice del merito, incensurabile in sede di legittimità, va contemperato con l'altro principio secondo cui il giudice deve sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8857 del 12 agosto 1995
«La decadenza dall'impugnazione per il decorso del termine annuale previsto dall'art. 327 c.p.c. si verifica indipendentemente dalla notificazione della sentenza e, pertanto, è inammissibile il ricorso per cassazione proposto entro i sessanta...»