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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3387 del 13 giugno 2000
«In tema di misure cautelari, allorché, nella persistenza dei gravi indizi di colpevolezza, venga richiesta la revoca della custodia cautelare in carcere per grave malattia, ai sensi dell'art. 275, comma 4 bis, c.p.p., si esige, da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1441 del 31 maggio 2000
«A seguito dell'entrata in vigore della L. 12 luglio 1999, n. 231, (che ha modificato l'art. 275 c.p.p., introducendo nella disposizione, fra gli altri, i commi 4 bis e 4 ter), se la persona sottoposta a custodia cautelare sia affetta da malattia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 10 marzo 1999
«In tema di misure coercitive, ove il giudice non ritenga di accogliere, sulla base degli atti, la richiesta di revoca o di sostituzione della custodia cautelare in carcere basata sulla prospettazione di condizioni di salute incompatibili con lo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1057 del 27 maggio 1995
«La particolare gravità delle condizioni di salute, richiesta dal quarto comma dell'art. 275 c.p.p. come presupposto per l'operatività del divieto di custodia cautelare in carcere, va inteso non come assoluta incompatibilità con la detenzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3506 del 14 dicembre 1999
«La presunzione di cui al terzo comma dell'art. 275 c.p.p., che impone l'applicazione della custodia in carcere quando sussistano gravi indizi in ordine a determinati reati e non risultano acquisiti elementi di esclusione delle esigenze cautelari,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3096 del 20 maggio 1999
«Il divieto della custodia cautelare in carcere per gli ultrasettantenni rappresenta la regola, essendo ammessa solo in via di eccezione la detenzione carceraria, sicché il giudice può esercitare il potere coercitivo di assoggettamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6304 del 17 gennaio 1996
«Per chi abbia superato l'età di settanta anni, l'incompatibilità con il regime carcerario è presunta dalla legge, senza che sia necessario accertare la sussistenza di infermità particolarmente gravi. Ne consegue che, in tal caso, ogni indagine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1519 del 8 giugno 1993
«L'art. 275, quarto comma, c.p.p., fa derivare, dal superamento del settantesimo anno di età una presunzione di ridotta pericolosità sociale connessa all'inevitabile scadimento delle facoltà fisiche e psichiche dell'uomo, affidando al giudice il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 795 del 15 maggio 1996
«In tema di provvedimenti coercitivi, la ratio della limitazione al potere del giudice di scegliere la misura cautelare personale, introdotta dall'art. 5 L. 8 agosto 1995, n. 332, che ha modificato l'art. 275, comma 4, c.p.p., secondo cui non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 226 del 24 marzo 1995
«Le «esigenze cautelari di eccezionale rilevanza» richieste dall'art. 275, comma 4, c.p.p., perché possa essere superato il divieto, ivi stabilito, di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei soggetti che si trovano nelle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4955 del 29 dicembre 1994
«La presunzione di cui al comma 3 dell'art. 275 c.p.p., che impone l'applicazione della custodia in carcere, quando sussistono gravi indizi in ordine a determinati reati e non risultino acquisiti elementi che escludano l'esistenza di esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4427 del 6 agosto 1996
«Poiché la disposizione dell'art. 275, comma 2 bis, c.p.p., secondo la quale non può essere disposta la misura della custodia cautelare se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere concessa la sospensione condizionale della pena, non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5569 del 24 gennaio 1996
«La valutazione del giudice circa la concedibilità della sospensione condizionale della pena, richiesta dall'art. 275, comma secondo bis, c.p.p. (introdotto dall'art. 4 legge 8 agosto 1995, n. 332) in relazione alla scelta della misura da adottare,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2097 del 7 agosto 1993
«La revoca della misura cautelare della custodia in carcere, ai sensi dell'art. 89 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (T.U. delle norme in materia di stupefacenti), quale novellato, ultimamente, dall'art. 5, D.L. 14 maggio 1993, n. 139, convertito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8210 del 2 marzo 2010
«La sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, in forza del nuovo testo dell'art. 275, comma terzo, c.p.p., come modificato dal D.L. n. 11 del 2009 (convertito nella L. n. 38 del 2009), può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43814 del 24 novembre 2008
«L'applicazione della custodia cautelare contestualmente ad una sentenza di condanna, sulla base di una valutazione discrezionale fondata sui criteri previsti dall'art. 275, comma primo bis, c.p.p., è consentita, oltre che al giudice di primo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47413 del 10 dicembre 2003
«In tema di misure cautelari personali, la previsione di cui all'art. 275 bis c.p.p., introdotta dall'art. 16 D.L. 24 novembre 2000, n. 341, conv. dalla legge 19 gennaio 2001, n. 4 — stabilendo che il giudice nel disporre la misura degli arresti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2397 del 12 luglio 1997
«Il problema dell'inosservanza delle prescrizioni che rappresentano il contenuto delle singole misure cautelari è disciplinato, nel codice di rito vigente, dall'art. 276, il quale prevede la possibilità o del cumulo delle misure ovvero quella della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3629 del 16 settembre 1994
«Il ricorso per cassazione, proposto a norma dell'art. 311 c.p.p., avverso l'ordinanza con la quale il tribunale (in sede di appello su provvedimenti concernenti la libertà personale) ha rigettato il gravame contro l'ordinanza di applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4932 del 4 febbraio 2009
«Nell'ipotesi di aggravamento delle misure cautelari personali a seguito della trasgressione alle prescrizioni imposte, il giudice non deve procedere all'interrogatorio di garanzia in alcuno dei casi contemplati dall'art. 276, commi primo e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40965 del 31 ottobre 2008
«In caso di trasgressione alle prescrizioni inerenti ad una misura cautelare diversa dagli arresti domiciliari, la sostituzione di tale misura con un'altra più grave, ai sensi dell'art. 276, comma primo, c.p.p., siccome non automatica ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5690 del 5 febbraio 2008
«In caso di trasgressione alle prescrizioni concernenti il divieto di allontanarsi dal luogo di esecuzione degli arresti domiciliari, l'art. 276, comma primo ter, c.p.p., rende obbligatoria la revoca degli arresti domiciliari, seguita dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 23595 del 20 maggio 2004
«Non deve farsi luogo all'interrogatorio cosiddetto di garanzia, nel caso in cui la custodia cautelare in carcere è disposta, ex art. 276, comma primo ter c.p.p., in sostituzione della misura degli arresti domiciliari, a seguito della avvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3744 del 23 gennaio 2013
«Configura il delitto di evasione e non l'ipotesi di trasgressione alle prescrizioni imposte, sanzionabile ex art. 276 c.p.p., l'allontanamento della persona sottoposta alla misura degli arresti domiciliari dal luogo di detenzione in un orario che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40680 del 17 ottobre 2012
«La previsione di cui all'art. 275 bis c.p.p., che consente al giudice di prescrivere, con gli arresti domiciliari, l'adozione del c.d. "braccialetto elettronico" non ha introdotto una nuova misura coercitiva, ma solo una mera modalità di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15053 del 18 aprile 2012
«In tema di arresti domiciliari, la trasgressione alle prescrizioni - concernente l'allontanamento volontario del soggetto dal luogo di esecuzione della misura (art. 276 comma primo ter, c.p.p.) - comporta che il giudice, accertata la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21487 del 28 maggio 2008
«In caso di trasgressione alle prescrizioni degli arresti domiciliari, concernenti il divieto di allontanarsi dal luogo di detenzione per ragioni diverse da quelle autorizzate, deve escludersi che la norma di cui all'art. 276, comma primo ter,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 270 del 17 aprile 2000
«In tema di provvedimenti in caso di trasgressione alle prescrizioni inerenti a una misura cautelare, di cui all'art. 276 c.p.p., è da riconoscere il potere del giudice di attivarsi d'ufficio a seguito della segnalazione ad opera degli organi di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 780 del 21 marzo 2000
«Nel caso di trasgressione alle prescrizioni inerenti ad una misura cautelare applicata nel contesto di una scarcerazione per decorrenza del termine massimo di custodia cautelare, il ripristino della custodia in carcere è subordinato, a norma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3937 del 22 gennaio 2000
«In presenza di imputato che si trovi nelle condizioni di salute, particolarmente gravi, di cui all'art. 275, comma 4 bis, c.p.p., introdotto dalla L. 12 luglio 1999, n. 231, il giudice, per applicare o mantenere la custodia cautelare in carcere...»