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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10849 del 11 maggio 2006
«L'atto stragiudiziale di costituzione in mora del debitore, anche al fine dell'interruzione della prescrizione, inviato al debitore con raccomandata a mezzo del servizio postale si presume giunto a destinazione — sulla base dell'attestazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5144 del 9 giugno 1997
«Nell'ambito di un rapporto contrattuale scaturente da un negozio di somministrazione continuata di energia elettrica, incombe sull'ente erogatore, convenuto per il risarcimento del danno (e tenuto alla esecuzione della propria prestazione secondo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11934 del 18 novembre 1995
«Invece il periodo di prova non è prorogabile in caso di carcerazione preventiva del lavoratore, dato che in riferimento a tale evento non trova applicazione la norma di cui all'art. 2110, le cui tassative previsioni sottraggono taluni eventi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10527 del 30 aprile 2010
«In tema di risarcimento del danno subito dal dipendente postale, collocato in quiescenza per raggiungimento della massima anzianità contributiva, in conseguenza della declaratoria di nullità della previsione contrattuale secondo cui il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22863 del 9 settembre 2008
«Ove il procedimento disciplinare si concluda in senso sfavorevole al dipendente con l'adozione della sanzione del licenziamento, la precedente sospensione dal servizio - pur strutturalmente e funzionalmente autonoma rispetto al provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18399 del 19 agosto 2009
«Ai fini della tempestività dell'interruzione della prescrizione ai sensi dell'art. 2943, primo comma, c.c., in applicazione del principio della scissione del momento perfezionativo della notificazione per il richiedente e per il destinatario,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41980 del 25 ottobre 2012
«In tema di lesioni personali colpose a seguito di incidente ferroviario, sussiste la responsabilità, ex art. 40, comma secondo, cod. pen., del conduttore e manovratore di un treno di servizio che, trovandosi dinnanzi ad un passaggio a livello in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6747 del 21 marzo 2014
«Ne consegue che in caso di completa ed inequivoca espressione di tale volontà non può farsi questione di integrazione del contratto ma, eventualmente, solo di invalidità totale o parziale dello stesso se in contrasto con disposizioni di legge....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 315 del 9 gennaio 2013
«Ove, peraltro, la notifica al terzo sia nulla (nella specie, per mancata spedizione, a seguito di notificazione a mezzo del servizio postale, dell'ulteriore avviso per raccomandata imposto da Corte cost. 22 settembre 1998, n. 346), il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30749 del 23 aprile 2009
«L'attività di smaltimento di rifiuti è da considerare un "servizio di pubblica necessità" e, pertanto, integra il reato di interruzione di un servizio di pubblica necessità l'inadempimento di tale attività che alteri il funzionamento del servizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37083 del 8 ottobre 2007
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 331 c.p. è necessario che sia interrotto o turbato nel suo complesso il servizio pubblico o di pubblica necessità, restando esclusa dalla previsione normativa la condotta limitata a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5994 del 13 giugno 1996
«Il reato di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità di cui all'art. 331 c.p. è reato proprio che si qualifica per il soggetto che lo può realizzare (imprenditore, in senso lato); quando manchi tale requisito soggettivo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35399 del 23 ottobre 2006
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 340 c.p. (interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità), è necessario che il turbamento della regolarità dell'ufficio si riferisca ad un'alterazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22422 del 14 giugno 2005
«Il reato previsto dall'art. 340 c.p. tutela non solo l'effettivo funzionamento di un ufficio ovvero di un servizio pubblico o di pubblica necessità, ma anche l'ordinato e regolare svolgimento di esso, sicché ai fini della sussistenza dell'elemento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33062 del 5 agosto 2003
«Il reato previsto dall'art. 340 c.p. si configura alternativamente nella condotta di chi cagiona un'interruzione o di chi turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, ciò comporta che le due ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13451 del 30 dicembre 2000
«In relazione alla configurabilità del reato di interruzione di un ufficio o servizio pubblico (o di pubblico interesse), l'accesso ai documenti amministrativi (mediante esame o estrazione di copie), è riconosciuto dall'art. 22 L. n. 241 del 1990 a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8651 del 7 luglio 1999
«Il reato di cui all'art. 340 c.p. (Interruzione di un servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità) è reato di evento la cui consumazione richiede un pregiudizio effettivo della continuità o della regolarità di un servizio pubblico e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3300 del 12 marzo 1999
«Ne consegue che il reato ex art. 340 c.p. è configurabile anche quando i fatti di interruzione o turbativa incidono in qualsiasi modo su mezzi e misure organizzative apprestati per il funzionamento dell'ufficio o del servizio pubblico, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6556 del 4 giugno 1998
«Il reato di interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità (art. 340 c.p.) è configurabile anche se l'interruzione o il turbamento della regolarità dell'ufficio o del servizio pubblico o di pubblica necessità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5851 del 18 maggio 1998
«Ai fini della configurabilità del delitto di interruzione di un ufficio o servizio pubblico (art. 340 c.p.), è necessario che il turbamento della regolarità dell'ufficio o del servizio si riferisca ad un'alterazione, anche temporanea, del suo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4546 del 16 aprile 1998
«In tema di interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, l'art. 340 c.p. è teso a tutelare non solo l'effettivo funzionamento di un ufficio o servizio pubblico, ma anche l'ordinato e regolare svolgimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6654 del 9 luglio 1997
«Per la configurabilità del delitto di cui all'art. 340 c.p. non è necessario che l'azione di interruzione o di turbamento si riferisca al servizio nel suo complesso, ma è sufficiente che sia interrotta o turbata una singola funzione o prestazione....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2808 del 16 marzo 1995
«In materia di interruzione di un ufficio e servizio pubblico, l'art. 340 c.p. non richiede la potenzialità del turbamento del funzionamento del servizio di pubblica necessità, ma la effettività di esso. (Nel caso di specie la Corte di cassazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25 del 5 gennaio 1995
«La irrilevanza va ravvisata ogniqualvolta il comportamento perturbatore, cui può porsi subitaneo riparo, rientra nella quotidiana quota di maleducazione, sgarbo e di petulanza che durante lo svolgimento di un tipo di pubblico servizio può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9447 del 19 ottobre 1993
«In tema di interruzione di un ufficio o servizio pubblico, la qualità di promotore o di organizzatore (art. 340 cpv. c.p.) è ravvisabile sia quando ci si trovi di fronte a compartecipi costretti al comportamento punito dal primo comma del predetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36354 del 22 settembre 2003
«Ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 340 c.p., non è necessario il dolo intenzionale essendo sufficiente che l'agente operi con la consapevolezza che il proprio comportamento, anche in via di mera possibilità, determini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47194 del 6 dicembre 2004
«Tra la norma che sanziona l'interruzione di pubblico servizio (art. 340 c.p.) e quella che punisce l'inadempimento di contratti per pubbliche forniture (art. 355 c.p.) esiste un rapporto di sussidiarietà, posto che la seconda, pur mirando in via...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37459 del 23 settembre 2004
«Integra il reato di interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità e non il reato di rifiuto di atti di ufficio la condotta del medico in turno di reperibilità presso una struttura ospedaliera che si renda irraggiungibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2203 del 26 gennaio 2001
«L'art. 1 bis del D.L.vo 22 gennaio 1948, n. 66, introdotto dall'art. 17 del D.L.vo n. 507 del 1999, nel prevedere come illecito amministrativo, «se il fatto non costituisce reato», la condotta di chi, «al fine di impedire od ostacolare la libera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1831 del 16 febbraio 2000
«In tema di interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, integra il reato di cui all'art. 340 c.p., e non quello di ragion fattasi di cui all'art. 392 c.p., la condotta di chi, adducendo un preteso diritto,...»