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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11619 del 21 novembre 1997
«Il curatore dell'eredità giacente, nominato dal pretore a norma dell'art. 528 c.c., va annoverato fra gli ausiliari del giudice, dovendo intendersi per tale secondo la definizione datane dall'art. 68 c.p.c. (che, nel prevedere, oltre il custode e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19011 del 1 settembre 2007
«In tema di accertamento della qualità di erede legittimo, la pronuncia — n. 532 del 2000 della Corte costituzionale — di non fondatezza della questione, già sollevata nel medesimo processo, di illegittimità costituzionale dell'art. 565 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3323 del 7 marzo 2001
«In tema d'impugnazione del testamento per incapacità d'intendere e di volere del testatore, il legatario, che abbia partecipato al giudizio di primo grado, assume nella fase di appello la qualità quantomeno di litisconsorte necessario processuale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1741 del 11 febbraio 1993
«Tuttavia, nell'ipotesi in cui a seguito della proposizione della domanda il presidente del tribunale nomini un curatore speciale al minore e questi intervenga nel processo, formulando proprie deduzioni e prendendo specifiche conclusioni, si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2572 del 20 marzo 1999
«In virtù del principio generale, deducibile dall'art. 354 c.p.c., dell'effetto cosiddetto devolutivo dell'impugnazione, stante la tassatività delle ipotesi di rimessione del processo al giudice di primo grado, previste dalla citata disposizione,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9217 del 19 aprile 2010
«In tema di capacità processuale dell'inabilitato, l'assistenza del curatore è necessaria anche quando l'attività processuale della parte assuma i caratteri dell'atto di ordinaria amministrazione, perché, a prescindere dalla opinabilità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15346 del 1 dicembre 2000
«Ditalché, escluso che detti parenti ed affini siano qualificabili come parti necessarie del procedimento, ne discende che, non intervenuti né chiamati in primo grado e facoltizzati ad impugnare la prima sentenza sol deducendo fatti ed informazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 826 del 27 gennaio 1997
«Pertanto il condomino che interviene personalmente nel processo promosso dall'amministratore per far valere diritti della collettività condominiale non è un terzo che si intromette in una vertenza fra estranei ma è una delle parti originarie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12564 del 27 agosto 2002
«In tema di condominio, la legittimazione ad impugnare una deliberazione assembleare compete individualmente e separatamente agli assenti e ai dissenzienti (nonché ai presenti e consenzienti, senza limiti di tempo, quando si verte in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17567 del 31 agosto 2005
«Il principio della infrazionabilità e contestualità della prova testimoniale tra i vari gradi del giudizio, derivante dall'art. 244 c.p.c., coordinato con il successivo art. 345, secondo comma, nel testo previgente alla riforma del processo del...»