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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8383 del 20 settembre 1996
«Il genitore, il quale contesti la sussistenza del proprio obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiorenni che non svolgano attività lavorativa retribuita, è tenuto a fornire la prova che ciò dipenda da una condotta colpevole del figlio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12204 del 2 dicembre 1998
«In tema di assegno di mantenimento, la disposizione legislativa di cui all'art. 156 c.c., per effetto della quale il giudice può dispone, nel caso in cui eventuali terzi risultino obbligati a versare (anche periodicamente) somme di danaro al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8886 del 14 aprile 2010
«In caso di dimissioni presentate dal lavoratore in stato di incapacità naturale, il diritto a riprendere il lavoro sorge con la sentenza di annullamento ai sensi dell'art. 428 c.c., i cui effetti retroagiscono al momento della domanda giudiziaria...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13113 del 5 giugno 2007
«L'art. 1188, secondo comma, c.c. secondo cui il debitore che ha pagato al non legittimato a ricevere è liberato qualora il creditore abbia nondimeno approfittato del pagamento, comporta per il debitore, che si affermi liberato, l'onere di provare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5498 del 9 novembre 1985
«L'imputazione del pagamento - che, secondo la norma generale del primo comma dell'art. 1193 c.c., costituisce una facoltà del debitore, al mancato esercizio della quale sopperiscono i criteri legali dettati dal secondo comma dello stesso articolo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5518 del 18 marzo 2004
«Il lavoratore che, ottenuta una pronunzia di conversione in un unico rapporto di lavoro a tempo indeterminato di una pluralità di rapporti di lavoro a termine, contrastanti con le previsioni della legge 18 aprile 1962 n. 230, non venga riammesso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20316 del 23 luglio 2008
«Al dipendente che sospenda volontariamente l'esecuzione della prestazione lavorativa, finché non provveda a mettere nuovamente a disposizione la stessa, anche se per facta concludentia e senza ricorrere a specifici requisiti formali,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20858 del 27 ottobre 2005
«Nel caso di trasformazione in unico rapporto di lavoro a tempo indeterminato di più contratti a termine succedutisi tra le stesse parti, per effetto dell'illegittimità dell'apposizione dei termini, o comunque dell'elusione delle disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11737 del 14 maggio 2010
«I lavoratori che abbiano prestato attività a carattere stagionale con contratto a tempo determinato (nella specie nel settore turistico), ai sensi dell'art. 23, comma secondo, della legge n. 56 del 1987 - la cui operatività è stata ripristinata, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4791 del 1 marzo 2007
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto in giovane età, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo (come nel caso di morte conseguente a sinistro stradale fondato su responsabilità altrui),...»