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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3066 del 9 maggio 1981
«La disciplina della prevenzione di cui all'art. 875 c.c. implica che in tanto esiste il diritto di prevenzione, in quanto ciascuno dei due contrapposti interessati possa costruire sul confine ovvero a distanza da esso inferiore alla metà di quella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15492 del 6 dicembre 2001
«Il preventivo interpello, richiesto dall'art. 875, comma secondo, c.c. al fine di consentire al vicino l'esercizio della facoltà di estendere al confine il muro realizzato sul suo fondo o di procedere alla sua demolizione o di arretrarlo alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11858 del 8 settembre 2000
«Ai fini dell'attribuzione della comunione forzosa del muro ai sensi dell'art. 875 c.c., non è ostativo il l'atto che l'interpello previsto da detto articolo venga notificato al preveniente dopo che costui abbia agito in giudizio per ottenere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 449 del 23 gennaio 1982
«L'interpello ex art. 875, secondo comma, c.c., costituendo condizione dell'azione esperita per ottenere la comunione del muro del vicino, è validamente proposto anche dopo la realizzazione delle nuove fabbriche in appoggio o in aderenza a tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4719 del 5 novembre 1977
«La convenzione con la quale il proprietario di un fabbricato consenta al vicino di aprire vedute a distanza inferiore a quella legale, costituisce una servitù di veduta in favore del fondo confinante, e non una servitù in favore di quel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4395 del 8 agosto 1985
«Anche il proprietario che intende costruire in aderenza al muro del vicino che si trova a distanza dal confine inferiore a quella legale deve interpellare preventivamente il vicino se preferisca estendere il muro al confine o procedere alla sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6318 del 16 maggio 2000
«In tema di responsabilità del primario ospedaliero per i danni derivanti a neonato da difettosa assistenza nelle varie fasi del parti, se è vero che costui non può essere chiamato a rispondere di ogni evento dannoso che si verifichi in sua assenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4284 del 14 aprile 1995
«La comunicazione che il proprietario di un immobile locato ad uso non abitativo è tenuto a fare al conduttore, a norma dell'art. 38, L. n. 392/1978, non è qualificabile come proposta contrattuale, né come informativa di intenti destinata ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9972 del 16 aprile 2008
«In tema di dismissione del patrimonio immobiliare da parte degli enti pubblici, la denuntiatio praelationis che il locatore effettua, ai sensi dell'art. 3, comma 109, della legge n. 662 del 1996, non integra una proposta contrattuale ma un atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1116 del 23 marzo 1977
«Nel mandato con rappresentanza, deve presumersi, in difetto di espressa contraria pattuizione, che le limitazioni inerenti al rapporto di mandato (nella specie, necessità del preventivo interpello del mandante per il compimento di determinati...»
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