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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 16 luglio 1993
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti il giudice non può, alterando i dati della concorde richiesta, subordinare il beneficio della sospensione condizionale dell'esecuzione della pena all'adempimento di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5332 del 13 aprile 2002
«Ai fini della valutazione della gravità di un fatto addebitato a un dipendente di un istituto di credito quale giusta causa di licenziamento, è ininfluente la circostanza che con la sentenza penale di condanna per il medesimo fatto siano stati...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2828 del 18 ottobre 1999
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena, una volta concesso, non può essere revocato, salvo che ne vengano meno i presupposti, né è rinunciabile non rientrando nel potere dispositivo del condannato, né può formare oggetto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1952 del 19 giugno 1997
«Il giudizio prognostico sulla probabile concessione della sospensione condizionale della pena, che legittima il rigetto della richiesta di applicazione della misura cautelare ai sensi dell'art. 275 comma 2 bis c.p.p., implica l'esclusione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12425 del 28 marzo 2011
«L'impossibilità di stabilire oggettivamente e con certezza l'identità dell'imputato, che pure abbia fornito le proprie generalità, non può costituire causa ostativa alla concessione al medesimo della sospensione condizionale della pena.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 528 del 5 marzo 1996
«La sospensione condizionale dell'esecuzione della pena, è istituto ordinariamente attinente al processo di cognizione, in quanto in esso il giudice ha tutti gli elementi necessari di valutazione per formare il suo convincimento. Intervenuta...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7551 del 27 giugno 1998
«Il provvedimento di revoca della sospensione condizionale della pena previsto dall'art. 168, comma primo, c.p. ha natura dichiarativa. Conseguentemente gli effetti di diritto sostanziale risalgono de jure al momento in cui si è verificata la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35438 del 23 ottobre 2006
«...esecutiva diretta alla revoca della sospensione condizionale della pena, è stata ritenuta operante non solo ai fini delle pronunce incidentali relative al patrocinio a spese dello Stato, ma anche ai fini dell'intero procedimento camerale).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23 del 14 luglio 1995
«L'indulto, se estingue la pena e ne fa cessare l'espiazione, non ha, però efficacia ablativa ed eliminatoria dal mondo giuridico penale degli altri effetti scaturenti ope legis dalla condanna, tra i quali anche l'idoneità della stessa a fungere da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2416 del 4 agosto 1999
«La pericolosità sociale dell'indagato, valutata ai sensi dell'art. 133 c.p., si pone come presupposto positivo per la applicazione della misura cautelare restrittiva ed impedisce la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 58 del 3 marzo 1997
«Ai sensi dell'art. 273 comma secondo c.p.p., la prospettiva di una possibile concessione della sospensione condizionale della pena non è impeditiva dell'adozione di una misura cautelare personale, poiché per l'applicazione delle norme occorre che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1370 del 28 ottobre 1994
«Ai fini della non applicazione, ex art. 273, secondo comma, c.p.p., di una misura cautelare personale, può rilevare anche il favorevole giudizio prognostico in ordine alla concessione, in caso di condanna, della sospensione condizionale della pena.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1823 del 25 agosto 1993
«In tema di divieto di applicazione di misure cautelari personali, per valutare l'esistenza dei presupposti per l'applicazione della sospensione condizionale della pena, la quale pur rileva ai fini dell'operatività del divieto previsto dal secondo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4067 del 8 febbraio 1995
«Ed infatti, il divieto di ordinare la custodia in carcere se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere concessa la sospensione condizionale della pena, e perciò possa essere irrogata una pena non superiore ai due anni di reclusione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12461 del 28 marzo 2001
«Ai fini del giudizio in ordine alla sussistenza dell'esigenza cautelare di cui all'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p. i «comportamenti o atti concreti» da prendere in esame quali elementi rivelatori della personalità dell'imputato ben possono...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6480 del 16 aprile 1998
«In tema di misure cautelari, la valutazione prognostica che con la sentenza possa essere concessa la sospensione condizionale della pena, il cui esito positivo impedisce l'applicazione della «custodia cautelare», secondo la lettera dell'art. 275,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27973 del 22 giugno 2004
«Non è deducibile in sede di appello avverso ordinanza reiettiva dell'istanza di revoca della custodia cautelare la questione circa l'operatività del disposto di cui all'art. 275, comma secondo bis. c.p.p., secondo cui la custodia cautelare non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2955 del 16 settembre 1998
«...reiterazione del reato, non sussiste obbligo di motivazione sul divieto di disporre la custodia cautelare nel caso di prognosi favorevole alla futura concessione della sospensione condizionale della pena previsto dall'art. 275, comma 2 bis, c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1463 del 11 giugno 1996
«Deve ritenersi adeguatamente motivato il provvedimento restrittivo della libertà personale che illustri i motivi per i quali si ritiene sussistente il pericolo concreto di reiterazione del reato e non faccia esplicito riferimento alla prevedibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2925 del 19 novembre 1996
«Ai fini della riconduzione della pena in limiti compatibili con la concedibilità della sospensione condizionale, in relazione alla scelta della misura cautelare da adottare, deve in ogni caso escludersi che il giudice possa tener conto della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 848 del 17 maggio 1993
«Queste ultime, poi, non vengono meno sol perché possa prevedersi che, in caso di condanna, la pena inflitta sia condizionalmente sospesa, giacché, pur essendo compresa la sospensione condizionale fra le cause di estinzione del reato, alla cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4427 del 6 agosto 1996
«Poiché la disposizione dell'art. 275, comma 2 bis, c.p.p., secondo la quale non può essere disposta la misura della custodia cautelare se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere concessa la sospensione condizionale della pena, non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5569 del 24 gennaio 1996
«La valutazione del giudice circa la concedibilità della sospensione condizionale della pena, richiesta dall'art. 275, comma secondo bis, c.p.p. (introdotto dall'art. 4 legge 8 agosto 1995, n. 332) in relazione alla scelta della misura da adottare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4385 del 26 settembre 1995
«Poiché il comma 2 bis dell'art. 275 c.p.p. nella sua nuova formulazione, a seguito della L. 8 agosto 1995, n. 332, sancisce che la misura della custodia cautelare non può essere disposta ove con la sentenza possa essere concessa la sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3944 del 16 febbraio 1994
«Nell'ipotesi di sospensione condizionale della pena subordinata all'adempimento di determinati obblighi, l'inosservanza di questi da parte del condannato non comporta la revoca automatica del beneficio, potendo il soggetto allegare la comprovata...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 18 aprile 1997
«Poiché la sentenza emessa all'esito della procedura di cui agli artt. 444 ss. c.p.p. non ha natura di sentenza di condanna, difettandole l'accertamento giudiziale dell'avvenuta «commissione» del fatto-reato, essa non può costituire titolo idoneo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19305 del 24 aprile 2003
«Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione ai sensi dell'art. 314, comma 2 c.p.p., conseguente all'emissione o al mantenimento della custodia cautelare in violazione degli artt. 273 e 280 del codice di rito, non viene meno se il processo...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 30505 del 6 agosto 2001
«Atteso il decisivo valore che, nel procedimento di applicazione della pena su richiesta, assume il verbale di udienza, in cui vengono consacrate le concordi volontà delle parti, deve ritenersi possibile, in caso di divergenza fra detto verbale ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6580 del 2 giugno 2000
«In tema di applicazione della pena su richiesta, qualora, in sede di legittimità, si rilevi che una clausola dell'accordo concluso tra le parti sia stata pattuita in violazione di legge, la sentenza pronunciata a norma dell'art. 444 c.p.p. non può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47688 del 12 dicembre 2003
«In tema di patteggiamento, l'omessa pronuncia del giudice sulla richiesta di restituzione dei beni in sequestro, anche se oggetto di accordo tra le parti, non comporta la nullità della sentenza, giacché la richiesta di applicazione della pena può...»