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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7836 del 16 giugno 1999
«In tal caso, la modificazione della formula (in quella di assoluzione perché il fatto non costituisce reato) non ha influenza sulla posizione dell'imputato, per il quale resta ferma l'intangibilità del giudicato penale quanto alla diversa formula...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44711 del 18 novembre 2004
«...delle risultanze raccolte, finalizzata alla verifica della prospettata necessità della prova integrativa richiesta, senza che ciò si traduca in giudizio sul merito dell'azione penale e dunque in causa di incompatibilità per il giudice stesso.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2977 del 17 marzo 1992
«...costituzionale dell'art. 442, comma 2, c.p.p. Per questi imputati deve rimanere fermo il trattamento penale di favore di cui hanno goduto in collegamento con il procedimento speciale i cui atti di conseguenza non possono essere annullati.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 115 del 9 febbraio 1998
«Con il consenso del pubblico ministero, infatti, il procedimento si avvia verso un epilogo anticipato che, con l'assunzione da parte dell'inquisito della qualità di imputato, e l'esercizio dell'azione penale, non consente il ritorno alla fase...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8442 del 4 marzo 2005
«In tema di spese di costituzione e difesa di parte civile, deve ritenersi legittima, in caso di condanna dell'imputato, la liquidazione, in favore della parte civile, anche dell'onorario per l'atto di costituzione e per la procura, nonché per le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26402 del 19 giugno 2003
«...pronunciarsi, sia pure separatamente, anche sulla violazione amministrativa, essendo previsto che la sua competenza venga meno solo qualora il procedimento penale si chiuda per estinzione del reato o per difetto di una condizione di procedibilità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20383 del 19 maggio 2001
«...la decisione del giudice che in assenza del certificato penale dell'imputato aveva pronunciato sentenza ex art. 444 c.p.p. senza pronunciarsi su tale parte della richiesta, disponendo solo successivamente l'acquisizione del predetto certificato).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 13 novembre 2000
«In caso di connessione obiettiva tra reato e violazione non costituente reato, il giudice competente a conoscere del reato è anche competente a decidere sulla violazione non costituente reato e ad applicare la sanzione per essa stabilita dalla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5066 del 10 febbraio 2011
«È causa di nullità di ordine generale e a regime intermedio la pronuncia "de plano", e quindi senza previa fissazione di udienza camerale, della sentenza di patteggiamento, pur dopo l'esercizio dell'azione penale e la notifica del decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1327 del 15 maggio 1997
«È nulla la sentenza di patteggiamento, quando il giudice, nell'applicare l'istituto della continuazione, abbia omesso la motivazione sulla sussistenza dei requisiti stabiliti dalla legge penale, non avendo il magistrato funzione meramente notarile...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6219 del 23 giugno 1993
«Poiché la sentenza che applica la pena su richiesta delle parti è equiparata a una pronuncia di condanna e non contiene statuizioni di estinzione del reato o di improcedibilità dell'azione penale, con il cosiddetto patteggiamento sulla pena non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4142 del 5 ottobre 1998
«Di conseguenza, indipendentemente dal riconoscimento della penale responsabilità e a prescindere dalla richiesta delle parti, il giudice deve, a norma dell'art. 537 c.p.p., dichiarare la falsità degli atti da lui accertata, stante l'esigenza di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 47289 del 10 dicembre 2003
«È inammissibile nel giudizio di cassazione la richiesta di applicazione della pena formulata in base all'art. 5 della legge 12 giugno 2003 n. 134 (modifiche al codice di procedura penale in materia di applicazione della pena su richiesta delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4853 del 1 dicembre 1999
«...che aveva ritenuto ostativa alla declaratoria di estinzione del delitto di truffa — oggetto di patteggiamento — la pendenza, nei confronti dell'interessato, di un procedimento penale per il delitto di lesioni colpose commesso nel quinquennio).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6646 del 2 febbraio 1996
«La scadenza del termine funge da condizione sospensiva dell'estinzione del reato e di ogni effetto penale, e quindi da condizione risolutiva (eventuale) dell'indulto applicato — o applicabile — a precedente condanna, con la conseguente revoca del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3305 del 5 settembre 1996
«Pertanto, a prescindere dall'esigenza per la parte di recuperare le spese sostenute per le attività prodromiche alla costituzione nel giudizio penale, quest'ultima è sempre utile e dunque ammissibile dopo il raggiungimento dell'accordo fra...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4187 del 13 gennaio 1996
«La sentenza applicativa della pena patteggiata non può essere impugnata per cassazione sotto il profilo dell'erronea applicazione della legge posto che la struttura del procedimento penale in questione è incompatibile con la previsione di una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 777 del 6 maggio 1999
«In materia di reati edilizi, la confisca dei terreni lottizzati di cui all'art. 19 della legge n. 47 del 1985, deve essere qualificata come sanzione amministrativa irrogata dal giudice penale e si applica indipendentemente da una sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15 del 24 luglio 1996
«L'ordine di demolizione adottato dal giudice ai sensi dell'art. 7 L. 28 febbraio 1985, n. 47, al pari delle altre statuizioni contenute nella sentenza definitiva, è soggetto all'esecuzione nelle forme previste dal codice di procedura penale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9749 del 9 settembre 1994
«Tra queste indubbiamente è l'ordine di ripristino, previsto dal comma 2 dell'art. 1 sexies della L. 8 agosto 1985, n. 431, che non è una pena accessoria, né un effetto penale della condanna, ma una vera e propria sanzione amministrativa, tanto è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7506 del 2 luglio 1994
«L'ordine di demolizione dei manufatti abusivi deve essere emanato dal giudice penale, anche a seguito di sentenza emessa ai sensi dell'art. 444 c.p.p. per illeciti edilizi ancorché la demolizione non costituisca oggetto di accordo delle parti;...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 855 del 21 maggio 1993
«In materia di reati edilizi, va esclusa la titolarità da parte del giudice penale del potere di subordinare la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena all'ottemperanza all'ordine di demolizione pronunciato dallo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1969 del 18 marzo 1993
«In materia paesaggistica, l'ordine di rimessione in pristino dello stato originario dei luoghi, disciplinato dall'art. 1 sexies L. 8 agosto 1985, n. 431, ha natura di sanzione penale, in quanto è applicato dal magistrato ordinario, come...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1585 del 22 febbraio 1993
«... L'ordine de quo costituisce quindi una nuova forma di sanzione penale con caratteri spesso simili a quelli dell'analogo provvedimento amministrativo. Esso non è classificabile secondo gli schemi pregressi, ma è pur sempre conforme al principio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3450 del 23 gennaio 1995
«Infatti, è attribuita rilevanza penale al fatto quando date condotte sono tenute in ambito spaziale definito, nel caso «luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli ed associazioni di qualunque specie» (art. 110, terzo comma, T.U.L.P.S.) al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2142 del 4 luglio 1998
«In materia di misure di prevenzione, è legittimo addurre, a sostegno del giudizio di pericolosità sociale del prevenuto, elementi risultanti dal giudizio penale di cognizione conclusosi con sentenza di patteggiamento che, quantunque non sia una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8489 del 18 ottobre 1994
«...o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione), la sentenza penale resa a seguito di patteggiamento (art. 444 c.p.p. del 1988) è equiparata alla sentenza di condanna emessa all'esito di un processo celebrato con il rito ordinario.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8488 del 21 luglio 1998
«...prefettizio, non può essere computato nella determinazione della durata della sanzione amministrativa definitivamente applicata dal giudice penale all’esito dell’accertamento o dallo stesso prefetto nel caso di estinzione del reato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2352 del 10 marzo 1993
«Nel caso di connessione obiettiva con un reato di una violazione amministrativa prevista dall'art. 24 L. 24 novembre 1981, n. 689 la competenza del giudice penale a conoscere della violazione suddetta non viene meno ancorché il processo trovi la...»