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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4949 del 7 gennaio 1995
«L'ultimo comma dell'art. 164 c.p., quando descrive il potere di disporre la sospensione della pena, nei confronti di chi ne abbia già altre volte fruito, ovvero di disporla nei confronti di chi abbia già riportato una condanna, per delitto, a pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 907 del 25 marzo 1995
«La revoca della sospensione condizionale della pena erroneamente concessa può essere disposta dal giudice dell'esecuzione solo nel caso che si verta in un'ipotesi di revoca obbligatoria, di cui all'art. 168, comma 1, nn. 1 e 2, c.p., perché le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1940 del 23 maggio 1996
«In caso di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, disposta ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p. basandosi la detta causa di sospensione sul dato oggettivo della complessità del dibattimento, e cioè ad una situazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2964 del 28 novembre 1996
«La disposizione dell'art. 568 comma quinto c.p.p. — secondo cui l'impugnazione proposta a giudice incompetente deve essere da questo trasmessa a quello competente — non può considerarsi principio generale applicabile al di fuori della materia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3926 del 4 gennaio 1996
«Al fine della individuazione della particolare complessità del dibattimento che giustifica, ex art. 304, comma 2, c.p.p., la sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, occorre fare riferimento alla situazione processuale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4073 del 19 aprile 1996
«Legittimamente il beneficio della sospensione condizionale della pena è negato dal giudice in base a prognosi sfavorevole nella quale rientrano, oltre le sentenze di condanna riportate dall'imputato, anche i precedenti giudiziari di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4463 del 9 febbraio 1996
«Il potere discrezionale del giudice di sospendere i termini della custodia cautelare quando si proceda per i reati indicati nell'art. 407, comma 2, c.p.p., lettera a) e qualora il dibattimento sia particolarmente complesso deve, con riguardo a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4593 del 23 dicembre 1996
«L'ordinanza che, ai sensi dell'art. 304, comma secondo, c.p.p., dispone nella fase del giudizio la sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, può essere legittimamente adottata anche prima della dichiarazione di apertura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5896 del 10 dicembre 1996
«Avverso il provvedimento di cui agli artt. 666, comma settimo, e 678 c.p.p. (nella specie, rigetto della richiesta di sospensione dell'esecuzione di ordinanza di concessione dell'affidamento in prova al servizio sociale) non è previsto alcun mezzo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8167 del 3 settembre 1996
«Per ciò che concerne i limiti entro i quali è ammessa la sospensione condizionale della pena (art. 164 c.p.) la possibilità di concedere ulteriormente il beneficio in parola in base al cumulo della pena da infliggere con quella irrogata con la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10494 del 20 novembre 1997
«È solo apparente la motivazione con la quale, per giustificare il diniego della sospensione condizionale della pena, si afferma che non sussistono elementi che inducono a formulare una prognosi favorevole ai sensi dell'art. 164, primo comma, c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 174 del 13 febbraio 1997
«La causa di sospensione dei termini della custodia cautelare durante la fase del giudizio, rappresentata dalla complessità del dibattimento (art. 304, comma secondo, c.p.p.), quando si tratti di reati indicati nell'art. 407, comma secondo, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2584 del 8 agosto 1997
«Ai fini della formulazione del giudizio prognostico di particolare complessità, richiesto per dar luogo alla sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., deve ritenersi consentito al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3928 del 4 novembre 1997
«Può ammettersi un interesse giuridicamente apprezzabile dell'imputato al ricorso avverso provvedimento in materia di misure interdittive anche dopo la cessazione dell'esecuzione di tali misure (nella specie trattavasi di sospensione dall'ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6351 del 30 dicembre 1997
«In tema di inosservanza di provvedimenti dell'autorità, atteso il principio secondo cui la contravvenzione prevista dall'art. 650 c.p. non è configurabile quando l'inosservanza riguardi provvedimenti dotati di propri meccanismi sanzionatori, deve...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 714 del 3 febbraio 1997
«Il giudice, nel concedere la sospensione condizionale della pena inflitta per il reato di esecuzione di lavori in assenza di concessione edilizia o in difformità, legittimamente può subordinare detto beneficio all'eliminazione delle conseguenze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 861 del 5 giugno 1997
«Allorché la causa di sospensione dei termini della custodia cautelare si basi sul dato oggettivo della complessità del dibattimento, non può farsi luogo al riconoscimento di posizioni differenziate, ed è pertanto irrilevante la circostanza che la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 953 del 5 febbraio 1997
«Qualora venga proposta dall'imputato ai sensi dell'art. 444 c.p.p. richiesta di applicazione della pena condizionata alla concessione del beneficio della sospensione condizionale ed il pubblico ministero manifesti dissenso in ordine solo a tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1668 del 20 maggio 1998
«In sede di impugnativa dell'ordinanza di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare per ritenuta particolare complessità del dibattimento, ex art. 304, comma secondo, c.p.p., non è consentita la proposizione di questioni...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 28 ottobre 1998
«Nei procedimenti di sorveglianza in corso al momento dell'entrata in vigore della legge 27 maggio 1998 n. 165 le nuove disposizioni si applicano ai rapporti non ancora esauriti, sicché è consentita la sospensione dell'esecuzione della pena anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3053 del 9 giugno 1998
«L'ordinanza di sospensione dei termini di durata della custodia cautelare, di cui all'art. 304 c.p.p., può intervenire durante tutta la fase del giudizio e quindi può essere pronunciata pure nel corso del dibattimento per difficoltà ed ostacoli —...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 3544 del 13 agosto 1998
«L'art. 129, comma secondo, c.s. che prevede la sospensione della patente di guida per la temporanea perdita dei requisiti psichici o fisici prescritti dal precedente art. 119, non contempla anche l'ordine di consegna del documento, ma la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3805 del 10 agosto 1998
«La valutazione della particolare complessità del dibattimento, che giustifica la sospensione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., non può riferirsi esclusivamente alla natura del processo ed al tempo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4838 del 24 aprile 1998
«Il diniego di concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena con la motivazione che trattandosi di pena pecuniaria la sospensione non sarebbe favorevole all'imputato è illegittimo. Una siffatta motivazione finisce per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5475 del 28 gennaio 1998
«Poiché la disposizione dell'art. 275, comma secondo bis, c.p.p., secondo la quale non può essere disposta la misura della custodia cautelare se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere concessa la sospensione condizionale della pena,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 608 del 8 maggio 1998
«L'art. 304, comma secondo, c.p.p., nel richiamare, ai fini della sospensione dei termini di durata della custodia cautelare, il concetto di complessità del dibattimento, ha inteso comprendere in tale locuzione non solo la complessità inerente alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6540 del 26 gennaio 1998
«In materia di sospensione dei termini di custodia cautelare nell'ipotesi di cui al secondo comma dell'art. 304 c.p.p., la separazione del processo in fase dibattimentale può incidere sulla efficacia della ordinanza di sospensione. Ciò nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6669 del 26 gennaio 1998
«In tema di sospensione dei termini di custodia cautelare, e con riferimento all'ipotesi di cui al secondo comma dell'art. 304 c.p.p., la complessità del dibattimento non cessa di costituire un requisito oggettivo sol perché derivante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 674 del 21 aprile 1998
«L'istituto della sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare previsto dall'art. 304, comma secondo, c.p.p., basandosi sul dato oggettivo della complessità del dibattimento, e cioè su una situazione unitaria, contraddistinta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8043 del 7 luglio 1998
«Allorché l'imputato, al quale in primo grado sono state inflitte distinte condanne a pena sospesa, chieda l'applicazione della continuazione, il giudice di appello acquista il potere di rivalutare la personalità del medesimo sulla base del...»