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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12797 del 23 luglio 2012
«Il patto di prelazione inserito nello statuto di una società di capitali ed avente ad oggetto l'acquisto delle azioni sociali, poiché è preordinato a garantire un particolare assetto proprietario, ha efficacia reale, in caso di violazione, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9680 del 22 aprile 2013
«In materia di società, la minaccia del socio di far valere il proprio diritto di voto contro l'approvazione del bilancio in caso di mancata dismissione della partecipazione ad altro socio può essere causa di annullabilità della vendita delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14488 del 23 giugno 2006
«Tale determinazione consegue al fatto che la suddetta ulteriore attività non può ritenersi meramente accessoria nella funzione economico-sociale del contratto, allorché con il contratto di compravendita non si è inteso acquistare le varie singole...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 17604 del 12 ottobre 2012
«Ne consegue che la clausola derogativa della competenza, contenuta nel contratto di vendita ed espressamente approvata per iscritto dalle parti di quel contratto, deve ritenersi operante anche nei confronti dell'utilizzatore, in quanto clausola di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44274 del 5 dicembre 2005
«Il reato di frode in commercio può essere commesso non solo quando si consegna una cosa diversa da quella pattuita (aliud pro alio), ma anche quando, pur essendoci identità di specie, si consegna una cosa qualitativamente diversa da quella...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 28 del 9 marzo 2000
«Il delitto di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) è configurabile solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all'atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9963 del 2 marzo 1990
«...nti. Di conseguenza, mentre per tale contravvenzione è sufficiente che risulti dimostrata la coscienza e volontarietà della condotta posta in essere, per il delitto di cui all'art. 516 c.p. deve essere raggiunta la prova della sussistenza del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26925 del 4 luglio 2001
«Pertanto, in applicazione delle regole dettate dall'art. 530 c.p.p., quando risulti provata la insussistenza di detta ultima condizione o anche vi siano dubbi al riguardo, va pronunciata sentenza di assoluzione. (Nella specie, peraltro, la S.C.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3207 del 12 febbraio 2014
«La parte che si è obbligata o ha alienato un bene sotto la condizione sospensiva del rilascio delle autorizzazioni amministrative necessarie alle finalità economiche dell'altra parte deve compiere, secondo buona fede, tutte le attività che da lei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6835 del 24 marzo 2014
«Ne consegue che anche tale società ove svolga attività commerciale può, in caso di insolvenza, può essere assoggettata a fallimento in applicazione dell'art. 2545 terdecies cod. civ. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza dichiarativa di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7708 del 2 aprile 2014
«Nella vendita forzata l'aggiudicatario del bene pignorato, in quanto parte del processo di esecuzione, ha l'onere di far valere l'ipotesi di "aliud pro alio" con il solo rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi, che va esperita - nel limite...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6078 del 11 febbraio 2009
«In tema di delitto di circonvenzione di persone incapaci, la prova della condotta induttiva può essere tratta anche da elementi indiziari e prove logiche, avendo riguardo alla natura dell'atto, all'oggettivo pregiudizio da esso derivante e ad ogni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6531 del 11 giugno 1991
«In tema di ricettazione (art. 648 c.p.), la prova dell'elemento psicologico del reato può desumersi da qualsiasi elemento di fatto e da qualunque indizio giuridicamente apprezzabile, compreso il comportamento dell'imputato in relazione alla sua...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9896 del 9 novembre 1984
«Ai fini dell'indagine sul dolo del delitto di ricettazione non è indispensabile l'accertamento del prezzo effettivamente pagato dall'agente, potendo il giudice di merito desumere la prova dell'elemento psicologico del delitto anche da altre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1419 del 10 febbraio 1987
«Pertanto, nel caso di azione od eccezione con la quale la parte deduca la simulazione di un contratto di compravendita siccome dissimulante una donazione, nulla per difetto di forma, da essa fatta all'altra parte, non può ritenersi inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19142 del 6 settembre 2006
«...sia inferiore, obbligo di pagare la differenza). Il ricorso a tale forma di autotutela resta legittimo in ogni caso, presumendosi l'imputabilità dell'inadempimento a carico dell'aggiudicatario, salva la prova contraria su quest'ultimo incombente.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2420 del 27 febbraio 1992
«La circostanza che la sospensione della vendita immobiliare, ex art. 108, terzo comma, legge fallimentare, sia disposta non dal giudice delegato, ma da altro giudice, non comporta di per sé la nullità del provvedimento dovendosi presumere, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 460 del 13 gennaio 2009
«La valutazione in concreto di tali comportamenti forma oggetto di un giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità se non per contraddittorietà intrinseca della motivazione o per sua carenza o illogicità. (Nella fattispecie, relativa ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 14 maggio 1977
«Nel processo di esecuzione mobiliare, la distribuzione della somma ricavata dalla vendita dei beni pignorati secondo un piano concordato fra tutti i creditori aventi diritto alla partecipazione ed approvato dal pretore a norma dell'art. 541 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14842 del 27 giugno 2007
«Pertanto il giudice dell'esecuzione può modificarla anche nella parte che concerne la cauzione, senza che sia prevista alcuna pubblicità del provvedimento quando, come nella specie, la modifica sia contenuta nello stesso verbale di vendita, di cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3465 del 27 maggio 1980
«A norma dell'art. 597 c.p.c. — secondo cui «la mancata comparizione alla prima udienza e in quella fissata a norma dell'art. 485 ultimo comma importa approvazione del progetto per gli effetti di cui all'articolo seguente» — l'assenza dei soggetti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16370 del 4 agosto 2005
«Nell'espropriazione immobiliare, per poter procedere alla distribuzione del ricavato della vendita forzata, è necessario che non vi siano contestazioni in ordine all'esistenza o all'ammontare del credito, perché in tal caso il progetto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4274 del 17 novembre 1976
«Nel giudizio di opposizione avverso esecuzione per rilascio di immobile, instaurata dall'aggiudicatario dell'immobile stesso in esito a vendita fallimentare, il giudice del merito può avvalersi della prova testimoniale per accertare l'estensione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 217 del 23 gennaio 1976
«Il terzo opponente a norma dell'art. 619 c.p.c. non può provare mediante testimoni l'anteriorità, rispetto al pignoramento, di una fattura comprovante l'acquisto da parte sua del bene mobile pignorato nell'azienda del debitore esecutato....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2240 del 15 giugno 1976
«Il terzo opponente, il quale reclami la proprietà dei beni pignorati deducendo di averli venduti al debitore esecutato, od a familiare di lui, con patto di riservato dominio, non è tenuto — nemmeno dopo la scadenza del termine di rateazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2785 del 5 marzo 1994
«Vanno intesi quali locali adibiti al commercio non soltanto quelli di diretto accesso per gli acquirenti, ma anche i cosiddetti retrobottega, ove i prodotti sono conservati, quali scorta, pronti ad essere prelevati in caso di bisogno. (La Suprema...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11500 del 22 marzo 2011
«L'integrazione della fattispecie criminosa di commercio di sostanze alimentari nocive richiede che le sostanze destinate all'alimentazione siano già potenzialmente e concretamente nocive al momento della vendita o della detenzione per la vendita,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20448 del 29 settembre 2014
«Il coniuge affidatario della prole minorenne, o maggiorenne non autosufficiente, assegnatario della casa familiare, può opporre al comodante, che chieda il rilascio dell'immobile, l'esistenza di un provvedimento di assegnazione, pronunciato in un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15309 del 12 luglio 2011
«In caso di alienazione di un immobile di proprietà esclusiva in condominio, nel quale siano stati deliberati lavori di straordinaria manutenzione per riparare un danno già cagionato ad un singolo condomino, eseguiti successivamente alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7444 del 26 giugno 1992
«Rettamente è ritenuta provata la compartecipazione al reato di detenzione di sostanza stupefacente di colui il quale non si limiti a trasportare il detentore, suo amico, con la propria auto, ma gli faccia compiere una serie di giri viziosi per le...»