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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23848 del 18 settembre 2008
«Quando, a seguito di interruzione del processo, venga depositato nel termine perentorio di cui all'art. 305 c.p.c. un ricorso in riassunzione e sia in tal modo impedita l'estinzione del processo, ove all'udienza fissata per la prosecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14854 del 28 giugno 2006
«Verificatasi una causa d'interruzione del processo, in presenza di un meccanismo di riattivazione del processo interrotto, destinato a realizzarsi distinguendo il momento della rinnovata edictio actionis da quello della vocatio in ius, il termine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3933 del 23 giugno 1980
«Il termine ordinatorio può essere prorogato solo prima della scadenza, a norma dell'art. 154 c.p.c., con la conseguenza che, lasciato inutilmente scadere, ha gli stessi effetti preclusivi del termine perentorio. Pertanto, il ricorso per la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5160 del 19 aprile 2000
«La mancata riassunzione, nel termine perentorio di sei mesi, del processo dichiarato interrotto (o sospeso) ne determina l'estinzione ai sensi degli artt. 305, (297) e 307 c.p.c., sempre che, al momento della pronuncia di interruzione (o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10796 del 9 luglio 2003
«Il termine perentorio di un anno per la riassunzione della causa, ai sensi dell'art. 307, secondo comma, c.p.c., a seguito della cancellazione della causa dal ruolo, decorre in ogni caso dalla data dell'ordinanza di cancellazione, anche se essa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12917 del 4 dicembre 1992
«Avvenuta la translatio iudicii davanti al giudice competente con la notifica della citazione in riassunzione prima della scadenza del termine perentorio assegnato dal giudice dichiaratosi incompetente, la mancata iscrizione a ruolo non comporta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1739 del 24 gennaio 2013
«L'estinzione del processo, per mancata integrazione del contraddittorio nel termine perentorio stabilito dal giudice a norma dell'art. 102, secondo comma, c.p.c., postula la legittimità del relativo ordine, e, pertanto, va esclusa, ove...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 30432 del 30 dicembre 2011
«...perentorio annuale per la riassunzione del procedimento, con la conseguenza che, in caso di riassunzione tardiva, il giudice deve dichiarare l'estinzione del procedimento, non potendo sindacare la legittimità del provvedimento di cancellazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21681 del 13 ottobre 2009
«Avvenuta la "translatio iudicii" davanti al giudice competente con comparsa in riassunzione notificata nel termine perentorio assegnato dal giudice dichiaratosi incompetente, la mancata iscrizione della causa a ruolo non determina l'estinzione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6286 del 3 giugno 1995
«In particolare, l'eventuale errore commesso dalla parte nel collegare gli effetti del mancato rispetto di un termine perentorio ad una determinata disposizione di legge piuttosto che ad un'altra non impedisce di valutare la posizione assunta dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28 del 5 gennaio 1996
«Nel caso in cui il giudice, disponendo la rinnovazione della notificazione della domanda (art. 307, comma 3, c.p.c.), si limiti a fissare l'udienza prossima, senza specificare la scadenza del termine perentorio, deve ritenersi che il termine per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6296 del 18 aprile 2003
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 308 c.p.c., nella parte in cui, richiamando l'art. 178 dello stesso codice, stabilisce in dieci giorni il termine, perentorio, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15959 del 19 dicembre 2000
«Nel caso di tempestiva opposizione orale in udienza dinanzi al giudice di pace, ai sensi dell'art. 316 c.p.c., l'omesso rispetto, da parte dell'ingiunto — opponente, del termine perentorio di cui all'art. 641 c.p.c. nell'assolvimento dell'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2320 del 1 febbraio 2011
«A seguito della sentenza n. 477 del 2002 della Corte costituzionale - secondo cui la notifica di un atto processuale si intende perfezionata, per il notificante, al momento della consegna del medesimo all'ufficiale giudiziario - la tempestività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9397 del 6 maggio 2005
«In tema d'impugnazioni, la tempestiva formulazione della riserva di cui all'art. 340 c.p.c., che consente alla parte di differire la proposizione del gravame avverso la sentenza non definitiva senza incorrere nella decadenza per l'inosservanza del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9631 del 25 settembre 1998
«...e della sua estensione ex art. 159 c.p.c., è la nullità dell'intero procedimento e del provvedimento conclusivo ed il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado ove nel frattempo sia scaduto il termine perentorio per l'impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13128 del 28 maggio 2010
«Ne consegue che, se tra la notifica dell'atto di appello e l'udienza di comparizione intercorre un termine inferiore a quello indicato, l'atto di citazione é nullo ai sensi del primo comma dell'art. 164 c.p.c., e deve applicarsi il secondo comma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11657 del 19 novembre 1998
«Il deposito del ricorso, pur se tempestivo, non è, difatti, idoneo alla costituzione di un valido rapporto processuale, che richiede, pur sempre, che l'atto recettizio d'impugnazione venga portato a conoscenza della controparte entro il termine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15672 del 15 luglio 2011
«Qualora il fascicolo dell'appellante regolarmente presentato e poi ritirato non venga restituito entro il termine, non perentorio, prescritto (artt. 169 c.p.c. e 111 disp. att. c.p.c.), il giudice di secondo grado deve decidere sul gravame in base...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 104 del 9 gennaio 1997
«...di avvalersi del documento impugnato, ma deve limitarsi a valutarne la rilevanza ai fini della decisione, sospendendo in caso positivo il giudizio e fissando alle parti un termine perentorio per riassumere la causa di falso davanti al tribunale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5021 del 8 maggio 1995
«...stesso codice nel prescrivere la riassunzione del processo di merito (dopo la dichiarazione della giurisdizione del giudice ordinario) in un termine perentorio non contiene, né richiama, alcuna disposizione in ordine alla forma della riassunzione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11047 del 24 ottobre 1995
«Nel caso di sospensione del processo a seguito di ricorso per regolamento di giurisdizione proposto ai sensi dell'art. 41 c.p.c., il termine perentorio di sei mesi previsto dall'art. 367, secondo comma, c.p.c. per la riassunzione del giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7340 del 27 luglio 1998
«...di giurisdizione la Corte di cassazione, mediante ricorso per regolamento di giurisdizione da proporre nel previsto termine perentorio di trenta giorni dalla notificazione del decreto prefettizio, a pena di inammissibilità del ricorso stesso.»
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Cassazione civile, sentenza n. 1584 del 1 ottobre 1947
«...la parte diligente proponga alla Corte di cassazione per investirla della cognizione della questione stessa deve essere dichiarato inammissibile se sia già decorso il termine perentorio di giorni trenta dalla notificazione del decreto prefettizio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 711 del 28 gennaio 1984
«L'inammissibilità dell'appello per la pretesa inosservanza del termine perentorio di proposizione, ove la relativa eccezione sia stata rigettata dal giudice d'appello, non può essere rilevata d'ufficio in sede di legittimità, né può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6364 del 13 luglio 1996
«Se, nonostante l'invalidità, il giudizio sia proseguito, la Corte Suprema, a cui la questione venga dedotta, deve dichiarare la nullità e cassare la sentenza impugnata con rinvio, quand'anche nelle more delle precorse fasi processuali sia decorso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7536 del 27 marzo 2009
«Nel caso in cui l'atto di citazione in riassunzione in sede di rinvio contenga l'indicazione di un termine a comparire più breve rispetto a quello legale, il giudice del rinvio è tenuto, in assenza di costituzione del convenuto, a rilevare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10116 del 15 ottobre 1997
«...e la controparte in condizione di rilevare la tempestività dell'opposizione, in relazione al termine perentorio di trenta giorni dalla scoperta (del dolo o della collusione) stabilito dagli artt. 325 e 326, comma secondo, del codice di rito.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4557 del 25 febbraio 2009
«Ne consegue che, ove il giudice abbia omesso di fissare un termine perentorio per la rinnovazione del ricorso o per l'integrazione della domanda e il convenuto non abbia tempestivamente eccepito il vizio dell'atto ex art. 157 cod. proc. civ., deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11353 del 17 giugno 2004
«Corollario di tali principi è che la mancata fissazione di un termine perentorio da parte del giudice, per la rinnovazione del ricorso o per l'integrazione della domanda, e la non tempestiva eccezione di nullità da parte del convenuto ex art. 157...»