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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12099 del 22 novembre 1995
«La competenza a conoscere delle domande relative al possesso, da parte del giudice investito della causa petitoria, ai sensi dell'art. 704, primo comma, c.p.c., sussiste soltanto se i fatti posti a fondamento delle domande medesime siano avvenuti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12166 del 24 novembre 1995
«Legittimata a proporre ricorso incidentale, oltre ai soccombenti parziali o reciproci che intendano impugnare la sentenza per motivi diversi da quelli dedotti nel ricorso principale, ovvero che abbiano una ragione comune contraria o indipendente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1222 del 2 febbraio 1995
«Il giudice del merito ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente la domanda sulla base dei fatti dedotti dalla parte, indipendentemente dall'esattezza del nomen iuris attribuitole nell'atto introduttivo e in genere delle prospettazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 123 del 29 novembre 1995
«Il difetto di competenza territoriale del pretore in funzione di giudice del lavoro (competenza che, essendo inderogabile suole anche definirsi funzionale) non è rilevabile ex officio dopo l'adozione dei provvedimenti relativi all'istruzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12360 del 9 dicembre 1995
«Il giudice di merito che riconosce convincenti le conclusioni del consulente tecnico non è tenuto ad esporre in modo specifico le ragioni che lo inducono a fare propri gli argomenti dell'ausiliare se dalla indicazione della consulenza tecnica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 126 del 4 gennaio 1995
«L'ordinanza con cui il presidente del Tribunale provvede alla liquidazione dell'onorario e delle spese degli arbitri, a norma dell'art. 814 secondo comma c.p.c., avendo carattere decisorio, in quanto diretta a risolvere il conflitto di interessi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12720 del 12 dicembre 1995
«In tema di sospensione necessaria del processo civile, anche se nel testo dell'art. 295 c.p.c., modificato dall'art. 35 legge n. 353 del 1990, manca il riferimento ad una pregiudiziale «controversia amministrativa» (presente, invece, nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1506 del 11 febbraio 1995
«Nel rito del lavoro – nel quale, mentre è consentita, sia pure previa autorizzazione del giudice e per gravi motivi, la modificazione della domanda (emendatio libelli), non è invece ammissibile la proposizione di una domanda nuova per mutamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1561 del 13 febbraio 1995
«A norma dell'art. 15 del D.M. 31 ottobre 1985 (tariffa forense) il rimborso forfettario sulle spese generali — in ragione del dieci per cento sull'importo degli onorari e dei diritti — costituisce una componente delle spese giudiziali; ne consegue...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1598 del 14 febbraio 1995
«L'ordinanza declinatoria della competenza pronunciata ai sensi dell'art. 669 septies c.p.c. in pendenza del giudizio arbitrale dal giudice adito con istanza di concessione di provvedimento cautelare, non è idonea ad assumere natura ed effetti di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1730 del 17 febbraio 1995
«Nella vendita forzata, pur non essendo ravvisabile un incontro di consensi, tra l'offerente ed il giudice, produttivo dell'effetto transattivo, essendo l'atto di autonomia privata incompatibile con l'esercizio della funzione giurisdizionale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1791 del 18 febbraio 1995
«Poiché i documenti si considerano ritualmente prodotti in giudizio solo con le formalità previste, per una esigenza di garanzia del diritto di difesa della controparte (anche se contumace), dagli artt. 74 e 87 att. c.p.c., il giudice non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1803 del 18 febbraio 1995
«Costituisce un difetto della motivazione su un punto decisivo della controversia, denunciabile in cassazione a norma dell'art. 360 n. 5 c.p.c., e non un'ipotesi di revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395 n. 4, l'omesso esame da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 22 febbraio 1995
«Nella espropriazione forzata presso terzi l'assegnazione al creditore (pignorante o intervenuto) del bene pignorato può essere disposta solo in seguito ad una specifica istanza di quest'ultimo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1985 del 22 febbraio 1995
«L'ordinanza emessa in sede di procedimento cautelare (nella specie, instaurato a seguito di domanda di provvedimento ex art. 700 c.p.c. volto ad ottenere, prima dell'inizio del giudizio di merito, l'autorizzazione ad eseguire lavori di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2019 del 22 febbraio 1995
«È pienamente legittima la sentenza in calce alla quale si dia atto che il provvedimento stesso è stato adottato e redatto in collaborazione con un uditore giudiziario, atteso che, da un lato, né le partecipazione dell'uditore all'udienza, né la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2363 del 1 marzo 1995
«I mutamenti normativi prodotti da pronunce d'illegittimità costituzionale, configurandosi come ius superveniens, impongono — in ogni stato e grado e quindi anche nella fase di cassazione — la disapplicazione della norma dichiarata illegittima e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2496 del 3 marzo 1995
«Allorquando una sentenza della Corte di cassazione abbia fissato, ai sensi dell'art. 384, primo comma, c.p.c., i criteri che devono informare la risoluzione della controversia, tutte le questioni in proposito precedentemente dedotte devono...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2645 del 7 marzo 1995
«Con riguardo alla questione pregiudiziale in senso logico (o punto pregiudiziale) l'efficacia del giudicato copre, in ogni caso e pure in assenza di un'apposita richiesta, non soltanto la pronuncia finale ma anche l'accertamento che si presenta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 267 del 11 gennaio 1995
«Per la sussistenza del fatto notorio occorre innanzitutto che esso abbia una distinta identità storica che si imponga alla osservazione o alla percezione della collettività, in modo che questa ne compia, per suo conto, la valutazione critica,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2697 del 8 marzo 1995
«Le sentenze che statuiscono sulla competenza – ad eccezione delle decisioni della Corte di cassazione in sede di regolamento di competenza – non sono suscettibili di passare in cosa giudicata in senso sostanziale poiché la decisione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2719 del 8 marzo 1995
«Nel comodato di un immobile, stipulato senza la espressa fissazione di un termine, questo, mentre non è desumibile dalla generica destinazione che l'immobile può avere per sua propria natura, trattandosi di destinazione ad uso generico ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2735 del 9 marzo 1995
«In caso di nullità intervenuta nel giudizio di primo grado per la mancata comunicazione ad una delle parti costituite di un'ordinanza emanata fuori udienza, il dovere del giudice di appello di decidere il merito (art. 354 c.p.c.), previa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2767 del 9 marzo 1995
«Nel rito del lavoro, che prevede la lettura del dispositivo nella stessa udienza di discussione della causa, il dispositivo medesimo non può considerarsi come atto meramente interno, modificabile fino al momento in cui la sentenza venga pubblicata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2768 del 9 marzo 1995
«Quando il pretore, in funzione di giudice del lavoro, non abbia attribuito la rivalutazione monetaria ex art. 429, terzo comma, c.p.c., sia che abbia disatteso la domanda di parte o trascurato di pronunciare su di essa sia che, mancando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2813 del 10 marzo 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della R.C.A., qualora sopravvenga nel corso del giudizio promosso contro la società assicuratrice la liquidazione coatta amministrativa della medesima ed il processo dichiarato interrotto sia stato poi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2877 del 13 marzo 1995
«Con riferimento alla materia delle malattie professionali, oggetto dell'assicurazione obbligatoria di cui al D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, l'affermazione dell'esistenza di un rapporto causale efficiente tra la malattia sofferta e l'esposizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 301 del 12 gennaio 1995
«I principi generali dell'ordinamento in materia di processo per cassazione, soprattutto quello che impone che la funzione giurisdizionale di legittimità sia esercitata attraverso l'individuazione delle censure espresse nei motivi di ricorso e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3073 del 16 marzo 1995
«Nei casi di cassazione per error in judicando in jus (art. 360 n. 3 c.p.c.), il giudice del rinvio deve uniformarsi al principio di diritto indicato (art. 384 c.p.c.) e, nell'applicarlo, deve attenersi agli accertamenti di fatto già compiuti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 381 del 13 gennaio 1995
«Il mancato esame da parte del giudice del merito di elementi contrastanti con quelli posti a fondamento della decisione adottata, ovvero la mancata pronuncia su una istanza istruttoria, non integrano di per sé il vizio di omessa o insufficiente...»